Mi chiamo Peter ed ho solo 9 anni.
non credo di meritare tanta pena a quest' età.
oltre a dover scappare dai Droni, devo preoccuparmi di crescere e proteggere la mia sorellina Taylor, che ha solamente un anno e mezzo.
i Droni sono dei "robot" super tecnologici che individuano il potere di un mutante semplicemente guardandolo.
Il loro scopo è trovarci tutti e distruggerci.
Io odio il mio potere ed odio essere un mutante.
Il mio "dono" (come lo chiamava mia madre) consisterebbe nel controllare il fuoco, anche se "controllare" non sarebbe proprio il termine adatto.
Noi mutanti non siamo animali, ma gli umani ci braccano come se fossimo di peggio, come se fossimo dei mostri.
La realtà è che non accettano l'evoluzione, perchè ogni volta che una nuova specie si è formata, quella che la precedeva si è estinta. La loro è solo paura.
Non accettano l'evoluzione che la natura ha voluto offrirci.

Seguito di X-Men 3.
La cura non ha funzionato e una minaccia inaspettata è ritornata. Tony Stark scoprirà di non essere l'esempio più rappresentante dell'araba fenice.

[ Amnesia!AU, Charles/Erik, 100 words. ]
Senza contesto, senza motivazioni. Solo Charles; Charles e qualcosa che è andato storto. Troppo storto. E ora non si può più rimediare.
Dal testo: «Dove sono?» La voce di Charles è bassa, roca. I suoi occhi slittano da una parte all’altra della stanza, alla ricerca di qualcosa che mai più troverà. Il dolore è lancinante; un tamburellare dietro alla nuca, un ticchettare di ricordi che svaniscono.
Partecipa al “Last Minute Contest” di BuckyBear sul forum di EFP.

Dopo aver visto il trailer di Apocalypse del Comicon ho avuto l'ispirazione per questa storia.

1962. Shaw si prepara a lanciare un missile nucleare a Cuba e gli X-Men sono pronti ad affrontarlo.
L'odio e la paura saranno davvero gli unici sentimenti ad essere coltivati fra i mutanti?

[Seguito della One-Shot "You abandoned me"; spoiler X-Men DOFP]
Charles, Erik, Logan e Hank tornano a villa Xavier per tentare di localizzare Raven. Ad aiutarli ci sarà Charlotte Xavier, sorella di Charles, anch'essa mutante.
Durante le ricerche e gli allenamenti per migliorare i suoi poteri, Charlotte scoprirà cose che avrebbero dovuto rimanere nascoste, segreti mai rivelati e così potenti che sconvolgeranno totalmente la sua vita.
Nella corsa contro il tempo per salvare l'umanità e impedire al terribile futuro descritto da Wolverine di avverarsi, ognuno degli X-Men dovrà fare i conti con il proprio lato oscuro e mettere da parte l'orgoglio e l'odio per salvare, non solo le persone amate, ma l'umanità tutta.

Ambientato durante la fuga di Magneto in X-Men 2.
Accenni più o meno velati alla coppia Magneto/Mystica

Nove volte che negli occhi di Erik non c'è stato che Charles, e negli occhi di Charles non c'è stato che Erik.
[raccolta di flashfic per il Sillabario di Maridichallenge]

"Per Erik svegliarsi all'alba non era mai stato un problema.
Questa non era una di quelle occasioni."
[Charles/Erik; First Class pre-Cuba]

Una raccolta di drabble sulla coppia Cherik.
[Ambientata nell'universo creato da Giorni di un futuro passato].

Una melodia gli affiora tra i pensieri e galleggia lì, inerte, un tappo di sughero sulla superficie della memoria, fino a che non è seguita da un’altra, e poi da un’altra ancora e ancora e ancora, fino a che tutto quello che riesce a sentire è ottobre del 1962.
[Cherik; Erik!PoV; tra XMFC e DOFP.]

Erik Lensherr era furia, odio. Erik Lensherr era vendetta.
Vuoto e rancore si amalgamavano in lui, e dopo aver infuriato come una tempesta si ritiravano lasciando solo quei pochi, ostili sentimenti.
Erik non era altro se non quello, oltre che un sopravvissuto.

Erik e Charles non si vedono da molti anni, ma il Signore del Magnetismo ha bisogno dell'aiuto del suo vecchio amico per una missione speciale. Non sa però che, in quei dieci anni di distacco, alcune cose sono cambiate ...
Role tratta dalla fan art

“Senti, non volevo arrivare a tanto, ma visto che sei così insistente mi costringi; la tua è un’arte mediocre. È già un miracolo se ho stabilito l’offerta iniziale a diecimila sterline!”
Esmé sgranò gli occhi “Mediocre? Chi sei tu per giudicare la mia arte, ragazzino?”
Simon ripose un quadro nella sua borsa senza guardare l'artista infastidito “Per arrivare qui dove sono ho studiato parecchio, sono consapevole di ogni mia singola parola.”
“Quindi sei solo un critico?”
Chiuse la lampo della custodia. “La mia vocazione non è la realizzazione, è l’osservazione.”
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Cherick AU [Erik-Esmé/Charles-Simon]