Non avrebbe mai dovuto dare ascolto al canto di Tinúviel, il giorno in cui si erano incontrati. Se avesse resistito alla tentazione di guardarla, ora non avrebbe dovuto vedere il proprio sangue scorrere sempre meno caldo sul suolo.
E lei non avrebbe dovuto rischiare ogni cosa. Non avrebbe pianto, non per lui.

La Terza Era è una delle tante. Mentre gli elfi attendono la sua fine, gli umani s'inebriano delle sue gloriose battaglie. Sauron si reincarna e Istimiel tesse gli incubi delle terre emerse.
Accecata dalla paura dei Valar, rifugge gli elfi nelle foreste della Terra di Mezzo e trama la disfatta dell'Oscuro Signore. Con vendetta nella mano e astuzia sulle labbra, Istimiel si erge a difesa dei dimenticati, gli elfi, gli uomini e tutte le creature tracurate dal mondo, insignificanti come lei nello schema di Eru.
[A Sauron, che ancora parlava con suoni dolci e rideva con occhi luminosi, piaceva quella inerzia. Le prendeva la mano e le raccontava di come avrebbe fatto il mondo, se il caos fosse stato nelle sue mani. Nessuno badava a loro. Insieme guardavano i semi cadere a terra, pigiati nel suolo dai piedi dei Maiar, e germogliare sotto l’erba. Passava il tempo, si spaccavano e crescevano radici. Fusti gracili scostavano le pietre e traffiggevano il suolo. I tronchi s’ispessivano e si corrugavano con la saggezza di chi vede tanto e a lungo.
E loro erano ancora fermi, persi fuori dal tempo, quando il caos era ancora indomito.]

Questa storia si ambienta alcuni secoli dopo la morte di Sauron e la distruzione dell’Unico Anello. Alcuni personaggi che nella versione originale sono partiti per le Terre Immortali sono invece rimasti nella Terra di Mezzo.
Racconterò i fatto di una seconda guerra contro il nuovo Signore di Mordor, Stearion, fedele braccio destro di Sauron.
La storia è raccontata in prima persona da una ragazza di razza elfica e scriverò le vicende di questo conflitto dal suo punto di vista. Ci saranno alcuni nuovi personaggi ed i classici inventati dal genio di Tolkien.
Spero vi piaccia e buona lettura!

Nel grande continente esistono 8 terre: la Telmania, gli A.S.U., la China, la Ruttia, l'Itaglia, l'Inkilterra, la Fratta e la Foresta di Nessuno.
Nella Foresta di Nesusno abita una ragazza umana: Frode Biggins, "famosa" per aver cercato di distruggere l'anello del potere. Dieci anni dopo, la giovane si ritrova coinvolta in una nuova avventura: riprendere il tesoro affidato al terribile drago Sguma.
A chiederle aiuto saranno 7 personaggi legati alla politica delle otto terre: Junk, Dunk, Sulz, il Conte Gentile, il Conte solo Conte, il re della Frattia Macaron e l'elfa Ursula Van Di Linea.
Quasi costretta a partire, Frode affronterà così un nuovo viaggio, tra canzoni assurde e incontri dal passato, fino all'incontro con il temibile mostro....
(Parodia Satirica, riferimenti alla realtà. Seguito de "Il signore dei Bordelli")

Smaug è stato sconfitto
Erebor è stata riconquistata
Fili, Kili e Thorin sono faticosamente riusciti a sopravvivere e ora, assieme al resto della compagnia si godono un periodo di riposo prima di dare inizio ai lavori di ricostruzione di Erebor.
Ma lo sarà davvero? Thorin riuscirà a riposarsi e riprendersi dalla fatica della battaglia o avrà una nuova sfida da affrontare? Ne uscirà vincitore?
Dal testo:
"... "Il nostro scassinatore è un animo sensibile, non puoi guardarlo sempre con quel broncio, come se volessi ucciderlo!" lo rimbrottò Fili
"Ucciderlo?" ripeté Thorin guardandoli in un misto di confusione e incredulità, davvero quando lo guardava era quello che traspariva dal suo sguardo? Che voleva ucciderlo? ..."

Indis è costretta ad affrontare l'addio di Fingolfin.

Questa storia è candidata agli Oscar della Penna 2023 indetti sul forum Ferisce più la penna
 
[Lo Hobbit | Modern!AU]
 
Una volta scesi lo vide raggiungere degli altri ragazzi e captò qualche parola della conversazione.
 
“Sabato sera?”
“Sì Thorin, Bard ha disdetto e il posto è libero!” gli rispose un ragazzo con i capelli castani alle spalle.
“Kili ma è fantastico!” esclamò euforico il ragazzo con il berretto vicino a lui.
 
Bilbo avrebbe voluto sapere dove andavano, ma il saluto di un’amica lo distrasse.

Neve, vischio, una coppia innamorata e un re degli elfi iperprotettivo. Cosa mai potrebbe andare storto?
«Io non piaccio a tuo padre, eh?» domandò Aragorn mentre beveva un liquido caldo e avvolgente da un calice.
«Non prenderla sul personale, a lui non piace nessuno. Il fatto che tu sia umano non aiuta. Teme che io possa soffrire, credo. A volte dimentica che non sono un ragazzino.»
«Tecnicamente, se teniamo conto che voi elfi siete immortali, sei molto giovane.»
«Non infierire, ti prego» sospirò. «Prima o poi imparerà ad apprezzarti tanto quanto me. Beh, forse un po’ meno di me, altrimenti sarebbe strano.»
Questa storia partecipa alla Secret Santa Challenge del forum Ferisce la penna.

Faramir riflette sul suo ruolo ora che la Guerra dell'Anello è terminata e Eowyn saprà distrarlo dai suoi cupi pensieri.

[Questa storia partecipa al "Calendario dell'Avvento" indetto da Cora Line sul forum "Ferisce la penna"]
EverybodyLives!AU
Da quel momento, Fili iniziò a organizzare la più grande festa che Erebor avesse visto dai tempi di re Thror, e non ci fu più modo di convincerlo a stare a riposo – “Tu eri quello intelligente della famiglia! Sei stato pugnalato e hai fatto un volo di parecchi metri, e solo Durin sa come tu sia ancora intero!” lo aveva rimproverato Dwalin, ma una pacca sconsolata di Balin sulla spalla lo aveva portato a lasciar perdere.
Tutti i nani parteciparono attivamente all’organizzazione, sebbene Bilbo si rese presto conto che si sarebbe dovuto occupare lui di riempire la dispensa e, soprattutto, tenerla al sicuro fino al fatidico giorno. Si unirono a loro anche gli Uomini del Lago e qualche Elfo amico di Tauriel, la ragazza di Kili. Dopo i primi sguardi truci tra le varie fazioni, con l’intervento di Bilbo e Gandalf, gli unici appartenenti ad altre specie, riuscirono a preparare tutto in discreta armonia.

[Thorin Scudodiquercia/Bilbo Baggins Modern!AU]
Bilbo decide di iscriversi ad un corso di Muay Thai, si prenderà una bella cotta per il suo istruttore.
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Questa OS partecipa all'iniziativa "Regali di inchiostro" organizzata dal gruppo Facebook "L' Angolo di Madama Rosmerta".

Il trio di avventurieri dovrà esplorare le labirintiche segrete del Tempio degli Dei Imperiali, custodi di immensi tesori . I protagonisti si avventureranno tra trappole e creature mostruose, magiche e demoniache, che metteranno a dura prova le capacità del terzetto. Tra evocazioni infernali, demoni e mostruose apparizioni, dovranno scendere fino alla cripta più fonda, dove troveranno ad aspettarli una sconcertante situazione.

[Storia scritta per il Writober di fanwriter.it]
Questa storia è ambientata dopo "Di ghiande e altri frutti", ma è comunque leggibile da sola.
«Preferirei che piovesse ancora domattina» mormorò. «Non tutto il tempo, solo… abbastanza.»
Thorin non disse niente, ma il suo sguardo intenso lo invitò silenziosamente a continuare.
«Dopo la pioggia arriva sempre un arcobaleno. Sarà sciocco, ma mi piace vedere quei colori che illuminano il cielo e la calma che si respira di fronte a uno spettacolo così sublime.»
Si voltò verso Thorin, sentendosi ridicolo per quei sentimenti, pur consapevole che l’altro non li reputava affatto stupidi.

Ode all'Uomo
Ode al Simbolo
Alla sua caduta
E alla sua ricostruzione

[Storia scritta per il Writober di fanwriter.it]
What-if? Thorin, Fili e Kili non sono morti.
Il nano stava passeggiando con le braccia incrociate dietro la schiena, osservando le piante che popolavano il giardino di casa Baggins. Da quando era tornato, Bilbo aveva preso alla lettera l’augurio che il Re sotto la montagna gli aveva fatto quando credeva di non sopravvivere alle ferite di Azorg. Troppo alla lettera, forse. Ogni volta che vedeva un fiore o un piccolo arbusto che gli piaceva, ne cercava i semi per farlo crescere anche nella sua casa. E il primo che aveva piantato aveva generato la piccola quercia che sembrava aver catturato l’attenzione di Thorin. Bilbo si ritrovò ad arrossire, chiedendosi se il nano ricordasse la provenienza di quell’albero.