Uau! Proprio un cliffhanger da fiato sospeso! Ma partiamo dall'inizio.
Ho seguito con trepidazione l'arco del torneo, e mi sono davvero goduta la crescita dell'amicizia fra Nico e Raf. Raf è davvero un bel personaggio. Davvero divertente, ma non nel senso che fa ridere - okay, fa anche ridere, lo ammetto - ma nel senso che mi intrattiene tantissimo. È complicato, talvolta anche insopportabile, ma mai odioso, e penso sia per questo che mi diverto a leggere di lui: ho l'impressione che sia uno di quei personaggi che non smetterà mai di sorprendermi o di tirare fuori un lato inaspettato del suo carattere. È ingenuo, è vero, ma non stupido, e nemmeno troppo assorbito dalla bolla sociale in cui è cresciuto. Forse è una di quelle anime un po' dannate perché troppo sensibili in un mondo che invece è brutale, poco incline all'affetto e alla profondità. Di solito persone come lui sono quelle più inclini all'autodistruzione.
Raf è già sulla strada "giusta", e su questo punto ho sentimenti contrastanti. Da una parte gli sono già affezionata, quindi vorrei vederlo stare bene, vederlo felice. Dall'altra invece sarei davvero curiosa di scoprire cosa succederebbe spingendo il suo personaggio "al massimo del potenziale", quindi tirando la corda con lui fino a snudare i suoi limiti, fargli toccare l'apice di quell'autodistruzione che sta già covando dentro di sé.
Mi dispiace per come sono andate a finire (?) le cose fra lui e Nico. Ne stava uscendo davvero un bel rapporto, anche se vissuto in maniera diversa dai due ragazzi. Non biasimo Nico per essere rimasto con i piedi di piombo: dopo tutto quello che gli è successo, è chiaro che per lui è difficile fidarsi delle persone, fidarsi degli altri ragazzi. Io direi che in lui sono già ben visibili i sintomi di un brutto stress post traumatico. Il fatto che fa fatica a rivivere "quel momento" con Leo, a raccontarlo, a dire "Ti amo". Davvero mi spezza il cuore.
Lo so che c'è stato quel tentativo di tradimento con Raf, ma allo stesso tempo non riesco a essere troppo arrabbiata con lui. Poveretto: in quei giorni ha vissuto una montagna russa di emozioni, è normale ritrovarsi emotivamente vulnerabili in momenti simili. Raf forse è fin troppo buono con lui, ma allo stesso tempo mi è davvero piaciuto molto il modo in cui hai risolto questo conflitto fra di loro. Prima ci offri la soluzione perfetta, il trasferimento di Nico, la disponibilità di fare davvero carriera lontano dal paesino, e poi rovesci completamente la tovaglia facendo cadere praticamente tutti i personaggi col sedere per terra. Eccellente! Io adoro questi svolti narrativi, e apprezzo molto la serietà di un autore che appunto fa le cose come vanno fatte, buttando sui suoi personaggi un ostacolo dopo l'altro, invece che farli adagiare sugli allori.
Non so se Nico e Raf si rincontreranno, se avranno altre occasioni di riagganciare le estremità del loro rapporto. Io spero di sì, lo ammetto :)
E ora, anche il povero Leo. Ho apprezzato davvero molto la sincerità di Nico, il fatto che gli abbia raccontato tutto nonostante fosse al corrente della sua gelosia. È stato un segno di maturità, forse derivato dal fatto che è davvero un pochino cresciuto alla luce di tutto quello che è successo durante il torneo. Ah, e ho anche apprezzato la sua sincerità riguardo il discorso sul tennis, quindi quando ha confessato che forse non è nemmeno il tennis in senso stretto che lo appassiona, ma piuttosto la libertà che il tennis può offrirgli, la prospettiva di una vita distante dalla campagna e dalla mentalità di provincia.
Non è certamente una situazione semplice, e stai disegnando davvero bene la bufera emotiva che si sta scatenando nel cuore di Nico. Tutti quei sensi di colpa, tutta quella rabbia, tutta quella tristezza, ma nonostante tutto quella voglia di continuare a provarci. Proprio una situazione complicata. Ma sono proprio questi gli elementi che ci spingono a continuare a leggere, giusto?
Il finale di questo capitolo è stato un colpo al cuore, giuro. Ma se Leo è ancora vivo allora c'è ancora qualcosa di salvabile, forse.
Ultima noticina. Lo so che forse può sembrare una considerazione sciocca rispetto agli altri punti della recensione, ma adoro anche le piccole scenette un po' marginali che capitano durante le "scene serie".
Tipo l'uomo dell'hotel che si è intromesso durante l'ultimo litigio fra Nico e Raf, oppure l'incidente riguardante il nome di Tazio Ravaioli, questo dialogo qui, per capirci...
«Mi chiamo Tazio Ravaioli. Tazio Nuvolari era...»
«...un pilota!» pronunciarono quella parola insieme, Nico battendosi una mano sulla fronte. «Oddio, mi scusi. Me l'hanno detto e mi sono confuso tra i due nomi.»
L'uomo fece una smorfia cupa.
«Glielo giuro, non l'ho fatto apposta!»
Adoro, giuro! (xD) Non so, ho l'impressione che aggiungano una buona nota di realismo al quadro generale, perché conversazioni simili, o figure di merda simili, ci succedono tutti i giorni.
Quindi sì: magari non saranno fondamentali a livello di trama, ma volevo solo farti sapere che noto anche queste cose, e che le apprezzo infinitamente :)
Bene. Spero di aver detto tutto, per oggi.
Come avevo già accennato, purtroppo non riesco a recensire frequentemente come vorrei, ma spero che questi miei messaggi siano lo stesso graditi. Sappi che io sto gradendo davvero molto la lettura di questa storia e che attendo impaziente ogni aggiornamento. Grazie di nuovo per questa storia e per questi personaggi!
Concludo augurandoti una buona domenica e un buon inizio settimana! (^-^)
A presto! |