Recensioni per
Rewind - Amore è una parola proibita
di Ella_Snufkin

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.

Uau! Proprio un cliffhanger da fiato sospeso! Ma partiamo dall'inizio.

Ho seguito con trepidazione l'arco del torneo, e mi sono davvero goduta la crescita dell'amicizia fra Nico e Raf. Raf è davvero un bel personaggio. Davvero divertente, ma non nel senso che fa ridere - okay, fa anche ridere, lo ammetto - ma nel senso che mi intrattiene tantissimo. È complicato, talvolta anche insopportabile, ma mai odioso, e penso sia per questo che mi diverto a leggere di lui: ho l'impressione che sia uno di quei personaggi che non smetterà mai di sorprendermi o di tirare fuori un lato inaspettato del suo carattere. È ingenuo, è vero, ma non stupido, e nemmeno troppo assorbito dalla bolla sociale in cui è cresciuto. Forse è una di quelle anime un po' dannate perché troppo sensibili in un mondo che invece è brutale, poco incline all'affetto e alla profondità. Di solito persone come lui sono quelle più inclini all'autodistruzione.
Raf è già sulla strada "giusta", e su questo punto ho sentimenti contrastanti. Da una parte gli sono già affezionata, quindi vorrei vederlo stare bene, vederlo felice. Dall'altra invece sarei davvero curiosa di scoprire cosa succederebbe spingendo il suo personaggio "al massimo del potenziale", quindi tirando la corda con lui fino a snudare i suoi limiti, fargli toccare l'apice di quell'autodistruzione che sta già covando dentro di sé.
Mi dispiace per come sono andate a finire (?) le cose fra lui e Nico. Ne stava uscendo davvero un bel rapporto, anche se vissuto in maniera diversa dai due ragazzi. Non biasimo Nico per essere rimasto con i piedi di piombo: dopo tutto quello che gli è successo, è chiaro che per lui è difficile fidarsi delle persone, fidarsi degli altri ragazzi. Io direi che in lui sono già ben visibili i sintomi di un brutto stress post traumatico. Il fatto che fa fatica a rivivere "quel momento" con Leo, a raccontarlo, a dire "Ti amo". Davvero mi spezza il cuore.
Lo so che c'è stato quel tentativo di tradimento con Raf, ma allo stesso tempo non riesco a essere troppo arrabbiata con lui. Poveretto: in quei giorni ha vissuto una montagna russa di emozioni, è normale ritrovarsi emotivamente vulnerabili in momenti simili. Raf forse è fin troppo buono con lui, ma allo stesso tempo mi è davvero piaciuto molto il modo in cui hai risolto questo conflitto fra di loro. Prima ci offri la soluzione perfetta, il trasferimento di Nico, la disponibilità di fare davvero carriera lontano dal paesino, e poi rovesci completamente la tovaglia facendo cadere praticamente tutti i personaggi col sedere per terra. Eccellente! Io adoro questi svolti narrativi, e apprezzo molto la serietà di un autore che appunto fa le cose come vanno fatte, buttando sui suoi personaggi un ostacolo dopo l'altro, invece che farli adagiare sugli allori.
Non so se Nico e Raf si rincontreranno, se avranno altre occasioni di riagganciare le estremità del loro rapporto. Io spero di sì, lo ammetto :)

E ora, anche il povero Leo. Ho apprezzato davvero molto la sincerità di Nico, il fatto che gli abbia raccontato tutto nonostante fosse al corrente della sua gelosia. È stato un segno di maturità, forse derivato dal fatto che è davvero un pochino cresciuto alla luce di tutto quello che è successo durante il torneo. Ah, e ho anche apprezzato la sua sincerità riguardo il discorso sul tennis, quindi quando ha confessato che forse non è nemmeno il tennis in senso stretto che lo appassiona, ma piuttosto la libertà che il tennis può offrirgli, la prospettiva di una vita distante dalla campagna e dalla mentalità di provincia.
Non è certamente una situazione semplice, e stai disegnando davvero bene la bufera emotiva che si sta scatenando nel cuore di Nico. Tutti quei sensi di colpa, tutta quella rabbia, tutta quella tristezza, ma nonostante tutto quella voglia di continuare a provarci. Proprio una situazione complicata. Ma sono proprio questi gli elementi che ci spingono a continuare a leggere, giusto?
Il finale di questo capitolo è stato un colpo al cuore, giuro. Ma se Leo è ancora vivo allora c'è ancora qualcosa di salvabile, forse.

Ultima noticina. Lo so che forse può sembrare una considerazione sciocca rispetto agli altri punti della recensione, ma adoro anche le piccole scenette un po' marginali che capitano durante le "scene serie".
Tipo l'uomo dell'hotel che si è intromesso durante l'ultimo litigio fra Nico e Raf, oppure l'incidente riguardante il nome di Tazio Ravaioli, questo dialogo qui, per capirci...

«Mi chiamo Tazio Ravaioli. Tazio Nuvolari era...»
«...un pilota!» pronunciarono quella parola insieme, Nico battendosi una mano sulla fronte. «Oddio, mi scusi. Me l'hanno detto e mi sono confuso tra i due nomi.»
L'uomo fece una smorfia cupa.
«Glielo giuro, non l'ho fatto apposta!»

Adoro, giuro! (xD) Non so, ho l'impressione che aggiungano una buona nota di realismo al quadro generale, perché conversazioni simili, o figure di merda simili, ci succedono tutti i giorni.
Quindi sì: magari non saranno fondamentali a livello di trama, ma volevo solo farti sapere che noto anche queste cose, e che le apprezzo infinitamente :)

Bene. Spero di aver detto tutto, per oggi.
Come avevo già accennato, purtroppo non riesco a recensire frequentemente come vorrei, ma spero che questi miei messaggi siano lo stesso graditi. Sappi che io sto gradendo davvero molto la lettura di questa storia e che attendo impaziente ogni aggiornamento. Grazie di nuovo per questa storia e per questi personaggi!

Concludo augurandoti una buona domenica e un buon inizio settimana! (^-^)
A presto!

Nuovo recensore
01/05/24, ore 12:44

Ciao!
Ho scoperto questa storia di recente, attirata -- lo ammetto -- soprattutto dall'ambientazione friulana così poco comune nella narrativa. Figuriamoci poi in quella amatoriale! Da brava udinese non ho potuto farmi sfuggire l'occasione, ed eccomi qui. Anche il periodo storico per me è stata una vera calamita, o comunque un elemento che ha contribuito ad alimentare la curiosità che già provavo nei confronti della trama. Anni 70... periodo immediatamente successivo alle rivoluzioni del '68, tanta turbolenza sociale ancora in corso, tanti cambiamenti che devono ancora essere consolidati... è sempre davvero molto affascinante leggere di questi anni. Se poi il tutto è ambientato in quella che è la mia terra natia diventa un must!

Specificata questa premessa, non potrei essere più felice di aver cominciato a leggere questa storia!
Vero, ad attirarmi è stata l'ambientazione, ma cominciando e continuando a leggere sono stata catturata anche da tutto il resto. Primo fra tutti il realismo. Adoro la brutalità del tuo stile narrativo. Adoro i dialoghi così grezzi che davvero uscirebbero dalla bocca di campagnoli senza né arte né parte. Il dialetto friulano poi è contestualizzato davvero bene -- e io riesco sempre a capire tutto senza traduzioni! Grazie nonni che mi avete sempre insegnato (xD). Anche le inflessioni dialettali più sottili, tipo il mettere il "La" prima di un nome femminile, o le storpiature di certi termini... tutto davvero perfetto. Leggo e mi sento a casa.
Tanta gente e tanti autori sacrificherebbero un linguaggio grezzo, schietto, per una narrazione più fine, più elegante, mandando un po' al diavolo il realismo. Qui non è successo, ed è una cosa che sto amando alla follia. Ogni tanto la narrazione mi sembra un po' veloce, forse certe descrizioni sono un po' asciutte, ma al di là di questo non mi sento di farti nessun'altra critica.

Sto amando poi anche il realismo per quanto riguarda la relazione fra Nico e Leo. Niente fuffa, niente romanticismo stucchevole, niente superficiali sentimentalismi, senza farci mancare quel pizzico di omofobia (e sessismo) interiorizzata in cui c'è sempre quella vocina interiore che spinge entrambi a negare parte dei sentimenti che provano l'uno verso l'altro pur di non cadere nell'auto-umiliazione.
Insomma, non è la classica storia di amore omosessuale che uno si aspetterebbe di leggere in un sito come EFP, dove le relazioni boyXboy vengono sempre "castrate" -- perdonami l'uso del termine -- finendo per diventare in tutto e per tutto delle relazioni eterosessuali mascherate. Qui non succede, i maschi restano maschi, il contadino rimane contadino. Allo stesso tempo, però, i sentimenti dal punto di vista di Nico traspaiono davvero bene, e sto apprezzando molto l'evoluzione del suo rapporto con Leo, nonostante la loro relazione non sia cominciata proprio nel migliore dei modi.

Il contrasto fra le personalità dei due ragazzi è davvero palpabile. All'inizio ho cominciato facendo un po' il tifo per Nico, comprendendo e incoraggiando quel suo desiderio di evadere, di andare in cerca di qualcosa di meglio, di un ambiente in cui sentirsi se stesso. Ora però questo mio sentimento si sta trasferendo anche su Leo. Anzi, forse lui, nella sua ignoranza, mi fa ancora più tenerezza, perché non conosce nulla di meglio, al contrario di Nico, quindi è anche più difficile per lui sognare e desiderare qualcosa al di là del mondo sporco, brutto e ignorante in cui è cresciuto. Mi fa riflettere molto su tutte quelle persone -- omosessuali o meno -- che sono rimaste per sempre intrappolate nella gabbia in cui sono nate, senza osare, senza nemmeno sperare in qualcosa di meglio. O magari tutte quelle che hanno passato la vita a desiderare qualcosa di più, e che alla fine non sono lo stesso riuscite a realizzare i loro sogni.
In un modo o nell'altro, spero che le cose possano migliorare per entrambi, e sono proprio curiosa di scoprirlo, di andare avanti a leggere accompagnando i due ragazzi nella loro crescita e nel loro viaggio.

Non posso assicurare di riuscire a recensire ogni capitolo, ma cercherò di restare al passo con la lettura -- aggiorni con un ritmo davvero serrato (xD) -- e di farmi sentire in qualche altra occasione.

Concludo ringraziandoti per aver scritto e pubblicato questa storia! :) Si sta rivelando davvero una piacevole compagnia, e spero ti farà piacere sapere che attendo con ansia ogni aggiornamento.


A presto!

_Frame_

Nuovo recensore
13/05/23, ore 14:58

Sono i primi capitoli ma si delinea perfettamente la vita di questi ragazzi di provincia in cui tutti sanno tutto di tutti. Le prime esperienze e le paure tipiche dell'adolescenza.

Nuovo recensore
13/05/23, ore 14:34

Ella la tua storia promette bene e come sempre la tua scrittura cattura il lettore e lo immerge completamente nella storia. Quando i capitoli su wattpad torneranno ad allinearsi vado questi faicci sapere, preferisco leggere da lì.

Recensore Junior
10/05/23, ore 16:11

Ciao! Sono un abitante del Goriziano e non puoi capire (o forse sì) la sorpresa nel trovare su EFP una storia ambientata in queste terre! Fa stranissimo e allo stesso tempo è così comfy leggere di località note e che mai vengono prese come sfondo dell'ambientazione! Trovo il tuo stile assolutamente coerente con il setting: hai un gusto quasi neorealista, con quei dialoghi, le forme dialettali inserite con naturalezza e quei momenti di riflessione espressi in un registro semplice - perché si parla di adolescenti - ma non per questo banale, perché non c'è nulla di banale nella difficoltà di riproporre il modo di ragionare di un'età così delicata, ancor di più se ambientata in anni diversi dai nostri.
A proposito della storia in sé, la sto adorando. Ho un debole per i racconti di formazione e di scoperta di se stessi. I tuoi ragazzi sono davvero molto realistici, pur non sfociando nelle macchiette hanno tutti una loro personalità molto definita. Leggere di Nico, poi, è un piacere quasi frustrante (in senso positivo, ovviamente!), perché è una pallina di stress e ansie e lo trovo davvero ben riuscito: sa essere allo stesso tempo fragile e insopportabile, una dicotomia che non sempre viene presa in considerazione, ma che trovo necessaria per dipingere un personaggio realistico a tutto tondo. Con la sua fissazione per le prese in giro e la paura di essere uno sfigato, sa passare agilmente dalla parte della vittima a quella dello stronzetto e i pg sassy hanno tutto il mio supporto :')
Detto questo, ti auguro un buon proseguimento con la pubblicazione!

Nuovo recensore
06/05/23, ore 02:12

Ti scrivo questa recensione mentre ho gli occhi a cuoricino.
Io sono siciliana, ma per questa storia sono felice di essermi fatta trascinare un po' più a nord~
Parto col presupposto che ADORO i romanzi di formazione, soprattutto come questo qui, crudo e vero. Personaggi imperfetti e pieni di difetti che si fanno amare per questo: una droga. E io sono qui per questo :)))
Già amo Nico: Il suo essere altezzoso e un po' tsundere è adorabile, vorrei riempirlo di scappellotti affettuosi dietro alla capa. Invece Leo è letteralmente quel ragazzo che alle medie era il sogno di tutte! Magari non bellissimo (infatti i maschi guardavano spesso schifati, giudicando quelli che per loro erano gusti di merda), ma con un modo di fare che faceva letteralmente sbavare tutte le ragazze. E io mi ritrovo di nuovo alla stessa maniera davanti a questo personaggio: LO RAPISCO COME LUI HA RAPITO ME.
In ogni caso non so si è capito: ma hai una nuova lettrice :P
Non vedo l'ora di leggere il nuovo capitolo!

Intanto grazie mille per questo, e alla prossima~ ^w^