Carissimo buonasera!
Questa volta comincio l'analisi del testo partendo dalla fine: Riccardo dovrebbe capire che Isabella lo ama ancora, giusto? È per questo che si tiene il braccialetto con scritto "ti amo"...
La tua è una storia reale, vera, che potrebbe capitare a chiunque, soprattutto nell'epoca dei social. Ovviamente non mi sto riferendo alla chiave della cassaforte, che è il perno della trama, ma a tutto ciò che sta intorno. Oh, e quante storie di tradimenti che conosco nello stesso modus operandi da te descritto. Ma, purtroppo, non ho mai sentito di donne che si siano alleate contro il "colpevole" per smascherarlo. Ed è un peccato, la vendetta in questo caso sarebbe più che lecita. Eppure, Isabella dimostra di amare Riccardo quasi più della moglie, la quale prende una posizione netta e va via da casa, al contrario della protagonista che rimane lì, ad aspettarlo, è chiaro...
Riccardo è un bugiardo, tratto di famiglia evidentemente, come raccontano le foto dell' avo ;)
La tua storia mi è piaciuta molto, l'ho trovata vera, reale, senza arzigolazioni che avrebbero potuto renderla melodrammatica. Come al solito sei un maestro nelle descrizioni del paesaggio, ho apprezzato tantissimo la minuzia nelle fermate da Milano a Domodossola (ha contribuito a rendere l'atmosfera vera). Soprattutto, devo complimentarmi con te perché sei riuscito a scrivere di personaggi quarantenni, sebbene tu sia molto, ma molto più giovane ;)
Bravissimo, è sempre un piacere leggerti e buona fortuna per il contest,
Nina^^ |