Va letta con attenzione, come tutte le poesie cortissime.
Qui non ci sono appigli metrici, o rime, o immagini… Solo parole tronche e termini antiquati. C'č il rischio di essere portati a sottovalutare il disagio della notte che cala.
Trovo peraltro molto interessante l’ultimo verso, sembra quasi latino. Con un “ode” che rimane sospeso fra verbo e sostantivo… |