Recensioni per
Sono una goccia
di crazy lion

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/05/24, ore 19:38

Ciao!
Le poesie spesso nascono da dettagli, da particolari che ci colpiscono o che ci rimangono particolarmente impressi. In questo caso è stata una goccia, da cui è sbocciata una poesia così bella e profonda.

"Quelli che eravamo ieri, oggi più non siamo."
Quanta verità in questo verso. Siamo in costante mutamento, in evoluzione e anche se apparentemente sembra non essere cambiato nulla rispetto a qualche giorno fa, siamo persone diverse, perché ogni giorno abbiamo l'opportunità di cimentarci in nuove esperienze e di apprendere qualcosa di nuovo.
Tuttavia, come giustamente evidenzi, ci sono degli elementi che si possono definire delle costanti nel corso della propria vita. Anche loro possono essere comunque soggette al mutamento, modificarsi in calibro, portata e intensità, ma non abbandonarci mai del tutto.

"E sono consapevole di cosa ho paura.
Di rimanere sola, di farmi domande
che non troveranno mai una risposta."
La delusione che sperimenta l'essere umano di fronte all'ignoto e alla mancanza di risposte può essere devastante e può indurre a pensare che nulla abbia senso. Forse le risposte a certe domande non le riceveremo in questa vita, forse dobbiamo solo seguire il flusso, sostenendoci a vicenda e facendoci forza nell'ascolto e nella comprensione reciproca.

Anche se faticherai a portare questo enorme fardello, sappi che non sarai sola, lo porteremo anche noi con te. Questo non elimina le difficoltà, però potrebbe alleggerirle.

Concludi la poesia paragonandoti ad una goccia d'acqua, piccola e fragile. Però ti assicuro che sei preziosa. Infatti, come afferma Madre Teresa di Calcutta: "Quello che facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma l'oceano senza quella goccia sarebbe più piccolo".

Grazie per la persona e l'amica che sei, arricchisci l'oceano dell'umanità.

Complimenti per questa poesia, mi è piaciuta davvero tanto!

Arianna

Recensore Master
05/05/24, ore 15:18

Ciao Crazy Lion,
sei tornata, dopo un po’ di tempo, con questa poesia che parla a cuore aperto del malessere oscuro che stai costantemente vivendo e che tanto ti spaventa poiché le incognite del domani sono sempre dietro la porta e aprendola non sai cosa possa celarsi.
Ti senti come una piccola goccia solitaria che cadendo a terra teme di frantumarsi e perdersi del tutto: ma tu non sei da sola, hai persone che ti sono accanto e che, soprattutto, comprendono in quale disagio ti dibatti e sono certa che siano tutte pronte e disponibili a darti quella mano che verso di te si tende proprio per non farti affondare nel buco nero in cui ti senti immersa.
Sono situazioni difficili da vivere in primis ma anche da affrontare per chi non ha mai provato qualcosa di simile. L’importante è non mollare la presa di quelle braccia e di convincerti che uscirai dal tunnel, con calma e non avendo timore di chiedere aiuto. A poco a poco verranno a galla anche le tante risposte alle domande che inizialmente ti sei posta, guardando con lucidità la situazione che stavi vivendo.
Purtroppo le ferite resteranno anche se, con il tempo e l’amore delle persone intorno a te, si cicatrizzeranno, ma tu ci devi credere e non pensare che siano solo assimilabili a un puzzle incollato malamente, poiché anche da esse qualcosa avrai appreso e sarà fondamentale per il tuo percorso futuro verso la luce.
Spero e ti auguro che il tutto possa evolvere in meglio, facendo un passo alla volta, e che tu alla fine del cammino possa rendercene partecipi mediante dei versi impattanti e coraggiosi come quelli che ci hai appena proposto; interessante e coinvolgente l’accompagnamento del brano musicale che non conoscevo, come il video gioco da cui deriva, ma che mi ha cullato mentre leggevo, aiutandomi ad immergermi, mediante sonorità antiche, nel travaglio che la tua poesia è stata in grado di descrivere con puntualità.
Un caro saluto e buon proseguimento della tua domenica.

Recensore Master
04/05/24, ore 10:36

Ho cercato il brano iniziale su YouTube e devo dire che mi ha subito affascinato con quella voce dolce e delicata, quel suono quasi celtico, quella grafica vasta e desolata. Horizon Forbidden West, non conoscevo ovviamente il videogioco, sono passati troppi anni da quando perdevo il mio tempo nelle sale da gioco, nessuno ai tempi aveva i computer a casa, le PlayStation non esistevano. Un vero capolavoro. Vera poesia le parole, parole alle quali perfettamente si adattano i tuoi versi.

Versi dal contenuto delicato, di grande sensibilità, lentamente commoventi. Malinconici, avvincenti, col loro agganciarsi alla pioggia, sempre uguale e sempre diversa.
Soprattutto avvince il fatto che non c'è chiusura, disaffezione, sconfitta, malgrado tutto.
Niente è perduto, tutte le carte possono essere ancora giocate.
Ho molto apprezzato i tuoi versi corti, lo stile poetico è molto migliorato. Certo, molti versi rimangono secondo me ancora un po' prosaici, ma tu non darmi retta, continua così per la tua strada, è quella giusta.
Splendida la strofa “distrutte. Rotte, come /
un puzzle incollato male.”, dove le parole acquistano assonante plasticità, con quel punto in mezzo che le frantuma. O il verso “e nuovi legami hai paura di formare”, dove la grammatica si assoggetta all’ispirazione.

Continua per la tua strada, con la grinta trascinante di Aloy, e vedrai che non sarai più sola. Un caro saluto.