Ho cercato il brano iniziale su YouTube e devo dire che mi ha subito affascinato con quella voce dolce e delicata, quel suono quasi celtico, quella grafica vasta e desolata. Horizon Forbidden West, non conoscevo ovviamente il videogioco, sono passati troppi anni da quando perdevo il mio tempo nelle sale da gioco, nessuno ai tempi aveva i computer a casa, le PlayStation non esistevano. Un vero capolavoro. Vera poesia le parole, parole alle quali perfettamente si adattano i tuoi versi.
Versi dal contenuto delicato, di grande sensibilità, lentamente commoventi. Malinconici, avvincenti, col loro agganciarsi alla pioggia, sempre uguale e sempre diversa.
Soprattutto avvince il fatto che non c'è chiusura, disaffezione, sconfitta, malgrado tutto.
Niente è perduto, tutte le carte possono essere ancora giocate.
Ho molto apprezzato i tuoi versi corti, lo stile poetico è molto migliorato. Certo, molti versi rimangono secondo me ancora un po' prosaici, ma tu non darmi retta, continua così per la tua strada, è quella giusta.
Splendida la strofa “distrutte. Rotte, come /
un puzzle incollato male.”, dove le parole acquistano assonante plasticità, con quel punto in mezzo che le frantuma. O il verso “e nuovi legami hai paura di formare”, dove la grammatica si assoggetta all’ispirazione.
Continua per la tua strada, con la grinta trascinante di Aloy, e vedrai che non sarai più sola. Un caro saluto. |