Ai piedi dell'Atlante, una catena montuosa del Sahara occidentale, c'era un regno governato da uno sceicco buono e saggio.
Aveva sposato la principessa Hamida, che era molto bella e fragile.
Un anno dopo le nozze, Hamida diede alla luce tre gemelli.
Lo sceicco e i sudditi ne furono molto felici, ma purtroppo qualche mese dopo Hamida morì.
Oltre a essere felice per la nascita dei figli e triste per la morte della moglie, lo sceicco era anche preoccupato: chi tra i suoi figli sarebbe stato il suo successore?
Rifletté e prese una decisione: - I miei figli vivranno insieme e avranno la stessa educazione. Quando saranno grandi, daranno prova della loro bravura e io sceglierò il più degno di salire al trono. Un albero si giudica dai frutti.
Passarono vent'anni e i tre principi, anche se erano stati educati allo stesso modo, avevano caratteri molto diversi.
Il primo, Ben Hard, amava i giochi di destrezza e forza: sapeva domare un cammello in due ore e centrare con una sola freccia un bersaglio a cento passi di distanza.
Il secondo, Ben Huksen, amava gli studi: sapeva parlare alcune lingue e conosceva il movimento degli astri e l'origine del mondo.
Il terzo, El Gazil, sapeva cantare e suonava la chitarra divinamente.
Un giorno lo sceicco chiamò a palazzo i figli e tutti i nobili del regno e disse: - Figli miei, è giunto il momento di scegliere tra di voi il mio successore. Per farlo, vi metterò alla prova: dovete lasciare la corte per una settimana, compiere una grande impresa e io giudicherò quella più meritevole.
Ben Hard sellò un cavallo da battaglia, prese arco, frecce e scimitarra e partì lasciandosi dietro una nuvola di polvere.
Ben Huksen prese penna, carta, calamaio, dei libri e partì in groppa ad un asinello bianco.
El Gazil partì a piedi con la sua chitarra a tracolla e seguì il corso di un ruscello.
Passò una settimana e il primo a tornare fu Ben Hard.
Era coperto di polvere e sangue e disse: - Ho viaggiato fino ai confini del regno, dove ho incontrato un plotone di soldati e li ho vinti tutti. Non sono forte come un re?
- Certamente, ma aspettiamo il ritorno dei tuoi fratelli - disse lo sceicco.
In quel momento arrivò Ben Huksen, che disse: - Ho studiato le teorie degli antichi sapienti e degli astronomi. Ho visto la stella Ofioco che si congiungeva con Aldebaran, la stella più piccola del Toro. Posso dunque prevedere con certezza le piogge e gli uragani per i prossimi sessant'anni. Tanta sapienza non è degna di un re?
- Certamente, ma aspettiamo che torni tuo fratello - disse lo sceicco.
Quando il sole stava tramontando, El Gazil tornò stanco, ma con lo sguardo che brillava di gioia, e disse: - Mi dispiace di essere in ritardo. Sono andato in un povero villaggio e mi sono fermato a bere al pozzo, ma era senza acqua. Un vecchietto che custodiva una capretta tutta pelle e ossa, mi ha dato un po' di latte e mi ha consigliato di andarmene, perché non avrei trovato nulla di buono tra quelle rovine. L'inverno scorso una tempesta di sabbia ha tappato il pozzo e tante persone erano andate via. Allora ho cominciato a suonare la chitarra e le persone rimaste sono venute ad ascoltarmi. Ho cantato sulla nobiltà della vita e sulla bellezza dello stare insieme e aiutarsi a vicenda nei momenti di difficoltà. Tutti insieme abbiamo liberato il pozzo e l'acqua è tornata, poi abbiamo rimesso in piedi i muri delle case e riparato i tetti sfondati. Infine abbiamo cantato sulla gioia ritrovata.
Lo sceicco disse: - Sarai tu il mio successore, perché sai guidare gli altri e aiutarli a vivere felici.
Così El Gazil divenne il nuovo sceicco del regno.