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Autore: tbhhczerwony    08/05/2024    0 recensioni
[sequel della precedente one-shot, POV 1° persona, epistolare | mitologia giapponese, indù, demoni, etc. | rating provvisorio, potrebbe cambiare]
dal primo capitolo:
Per noi che siamo demoni nati e cresciuti qui e per metà kitsune, è una fortuna riuscire a cambiare paese in giro per gli inferi. È un po’ più difficile per chi proviene da un altro mondo, i demoni mangiano gli umani e attaccano chi non è originario di qui. Non sopporto queste discriminazioni, ma sfortunatamente ci posso fare ben poco.
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Buongiorno! Torno in questa sezione per inaugurare ufficialmente la versione a capitoli della one-shot che avevo già pubblicato con protagonista Jyo. Lì vedrete la prima pagina di cui lui parla proprio qui, ci ho riflettuto un po' e ho deciso di dividere le lettere a seconda dei mesi in cui Jyo scrive. Per esempio ad agosto 1550 ha scritto due pagine e queste saranno le uniche di quel mese. Ovviamente, essendo un demone volpe e dunque destinato a vivere per secoli, non scriverò passo per passo tutte le pagine che lui decide di scrivere, voglio fare un bel progetto ma allo stesso tempo non troppo lungo e stancante (sia per me che per chi sta leggendo). Devo dire che questa storia è un ottimo modo per scrivere qualcosa mentre sono in pausa sia dalla vita vera che dalle altre storie o fanfiction che sto scrivendo e sono contento di poter ampliare di più i miei personaggi anche se con poche righe. Magari in futuro deciderò anche di aggiungere qualche mio disegno, chissà. Se volete vedere l'aspetto di Jyo, potete visitare il mio tumblr o il mio instagram che sono linkati nel mio profilo (potete vedere sia nella bio che nel link sotto il mio username). Spero che vi piaccia e buona lettura! 






 
Agosto 1550



 

9 agosto 1550

 

Come promesso, non ho buttato via la prima (anzi, seconda) pagina di questo nuovo quaderno. Ora posso decisamente scrivere quello che mi va, senza mettermi pressioni su cosa devo o non devo scrivere. Qualche volta ci sarà qualche foglio volante, ma non sono uno che spreca.

 

Dunque, da dove posso cominciare?

Mi chiamo Jyotesh Rivaaj, ma non uso mai il mio nome completo se non per ragioni importanti, perciò Jyo andrà bene. Nessuno ti leggerà, resterà tra te e me, perciò voglio prenderla con leggerezza.

Due giorni fa è stato il mio cinquantesimo compleanno, come al solito ho ricevuto in regalo un sacco di libri e non posso che esserne più contento! La zia Priya mi ha anche regalato un vestito nuovo che non ho ancora avuto l’occasione di provare, magari ci penserò dopo. Anche Pallavi mi ha fatto un regalo, ero molto sorpreso di sapere che aveva organizzato qualcosa con i nostri alunni; hanno fatto un piccolo poster dedicato a me, e tanti altri disegni. Ormai lavoro in questo asilo da un anno, ma sono commosso che mi abbiano accolto così bene.

Ma più che dei miei regali, sono felicissimo di sapere che mio cugino verrà al mondo tra un mese esatto! Sono emozionato, la zia Priya ha detto che vorrebbe chiamarlo Saucha.

Come avevo scritto nella pagina che avevo strappato, mio cugino Mekosha vorrebbe trasferirsi nel mondo degli umani. Non gli ho chiesto perché… saranno affari suoi, voglio augurargli buona fortuna quando avrà deciso una data di partenza precisa.

 

Non ho molto altro da scrivere, la giornata di oggi è stata pressoché uguale alle altre. Mio fratello Saanvi ha deciso di partire tra una settimana e Mayin, mio fratello più anziano, non sembra esserne contento. Da una parte lo capisco, ma allo stesso tempo invidio Saanvi. Si è sposato, e vuole farsi una vita senza dipendere da nessuno. Ieri sera ci ha presentato sua moglie, si chiama Keya e vive dalla parte opposta della foresta dei matti.

Per noi che siamo demoni nati e cresciuti qui e per metà kitsune, è una fortuna riuscire a cambiare paese in giro per gli inferi. È un po’ più difficile per chi proviene da un altro mondo, i demoni mangiano gli umani e attaccano chi non è originario di qui. Non sopporto queste discriminazioni, ma sfortunatamente ci posso fare ben poco. Mayin lavora in politica, ma anche se gliene parlassi probabilmente taglierebbe corto come suo solito e da quello che so i re infernali sono categorici. 

L’ultima volta che gliene parlai, Mayin mi disse “È questione di mangiare o essere mangiati. E tu non vuoi essere mangiato, non è vero?”

…È un concetto così semplice, eppure la risposta è complicata.

“Certo che no, penso che non lo vorrebbe nessuno. Però non pensi anche tu che sarebbe meglio dare a tutti eguali diritti? Perché ogni volta che un’anima venuta dal mondo degli umani deve soffrire peggio di quanto ha già passato sulla Terra?” gli dissi. La sua risposta, penso sia abbastanza prevedibile.

“Se quella è un’anima peccatrice, vuol dire che avrebbe dovuto aspettarselo”

Mayin non crede in certe entità. Io penso che sia vero che sia il Re Enma a decidere il destino delle anime, sia umane che non. Se decide che un’anima debba stare in mezzo a noi, non vedo dove sia il problema.

Ora sarà meglio che mi prepari per andare a dormire. Domani sarà una lunga giornata e non vorrei cascare per terra dal sonno!

 

Buonanotte,

Jyo









 

26 agosto 1550

 

Caro diario,

Eccomi di nuovo qui dopo alcuni giorni di assenza. Purtroppo ho dovuto nascondere il quaderno in un posto che sfiderei chiunque a trovare: il mio armadietto nella sala docenti! Ieri Pallavi mi ha visto prenderlo insieme alla mia agenda, e dato che eravamo in pausa ne avevamo approfittato per fare una chiacchierata. Così mi invitò a cena a casa sua, visto il marito è fuori per un viaggio di lavoro ed è sola con i figli, il più grande però non era rimasto con noi. Che gioventù spensierata!

Il figlio piccolo ha compiuto dieci anni da poco, nonostante la sua giovane età aiuta Pallavi e il marito—che non mi ricordo come si chiama, glielo chiederò—anche nei lavori più complessi.

Abbiamo parlato molto tutta la sera, e a quanto pare abbiamo un desiderio in comune: entrambi vorremmo insegnare alla scuola elementare qua vicino. Anche lei, come me, sta studiando per insegnare nelle classi più avanzate. Io studio letteratura e storia, mentre lei ha deciso di cimentarsi nelle materie scientifiche. Data la sua passione per l’ingegneria non sono sorpreso, quella donna ha un cervello invidiabile! In senso buono, ovviamente.

Devo riconoscere che non mi dispiacerebbe insegnare anche in una scuola media. Sono molto più abituato ai bambini piccoli, ragion per cui non abbandonerò l’asilo e neanche l’idea di diventare maestro delle elementari. Alle medie però potrei dare sfogo a ciò che mi piace di più! Tra l’altro i giovani vanno incoraggiati di più proprio nelle età tra i dieci e i quindici anni. 

Riguardo alle scuole superiori… per il momento non credo di essere pronto, non vorrei sognare troppo in grande. Non sarebbe male, anche perché potrei spiegare molte più nozioni che non sono presenti nel programma scolastico delle elementari e delle medie, però come saranno i ragazzi più grandi? Vengono tutti da scuole diverse, perciò avranno appreso metodi di insegnamento diversi.

Per il momento voglio concentrarmi sull’obiettivo principale. Sto scrivendo questa pagina mentre i bambini fanno il pisolino pomeridiano. Uno di loro, Prish, ha avuto problemi ad addormentarsi. Fortunatamente sembra essersi rilassato dopo che gli ho dato una bambolina con cui dormire, adesso dorme come un angioletto! Inizialmente ero in ansia, i demoni pipistrello sono notturni, perciò hanno bisogno di molte ore di sonno prese di giorno, per questo Prish frequenta in questi orari. Quando può, è bello vederlo giocare con gli altri!

In realtà anche io sono notturno, per questo credo di avere il sonno completamente in disordine. Probabilmente dovrei approfittarne anche io e dormire un po’ prima che si sveglino.

 

A presto,

Jyo

 
   
 
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