Capitolo 1

 
Emily Montgomery chiuse la porta della lussuosa villa dei suoi genitori con un sospiro di sollievo. Era appena tornata da una serata noiosa all'Opera, un evento che suo padre insisteva sempre nel frequentare per mantenere le apparenze dell'alta società.
Con passo pesante, salì le scale fino alla sua camera al secondo piano. Nonostante la bellezza e il lusso che circondavano ogni angolo della dimora, Emily si sentiva sempre più prigioniera delle aspettative della sua famiglia. Una volta dentro la sua camera, con un  gesto spontaneo si tolse le scarpe che per tutta la sera l’avevano fatta sobbalzare ad ogni passo, si sfilò il mollettone che teneva legati i suoi lunghi capelli castani in una morbida acconciatura, poi si diresse dritta verso il grande cassettone di mogano che si trovava accanto al letto. Il cuore le batteva forte nel petto mentre apriva il cassetto superiore. Dentro, nascoste tra i vestiti piegati con cura, c'erano le carte che aveva scoperto quella mattina nello studio del padre. Per tutta la sera non aveva fatto altro che pensare a ciò che era successo poco prima.
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Emily Tremaine si addentrò nell'ampio studio di suo padre con passo silenzioso, il cuore pulsante nel petto come un tamburo. L'aria era densa di tensione, carica di un'atmosfera che lei non riusciva a decifrare. La stanza era permeata dal profumo di libri antichi e legno lucido, un odore familiare che avvolgeva i suoi pensieri. I suoi occhi si posarono sul grande scrivania di mogano al centro della stanza, dove suo padre passava la maggior parte delle sue giornate, immerso nei suoi affari. Lì, su quella scrivania impeccabilmente ordinata, Emily vide un fascio di documenti dal bordo dorato. Una certa curiosità la spinse a proseguire e a raccogliere i documenti: già da tempo sperava in un a promozione nell’azienda di famiglia, e saperlo in anteprima l’avrebbe fatta finalmente dormire un sonno tranquillo dopo mesi d’ansia e aspettativa.
Con mano tremante, Emily prese i documenti, sentendo la carta scivolare delicatamente sotto le sue dita agitate. La sua mente era in tumulto mentre iniziava a sfogliarli, i suoi occhi che scorrevano velocemente le righe stampate. E poi, improvvisamente, vide quelle parole che cambiarono tutto: "Contratto Matrimoniale tra Emily Montgomery e Alexander Tremaine".
Il suo cuore si fermò per un istante, un silenzio assordante che le riempì le orecchie. Non poteva credere a ciò che stava leggendo. Il mondo sembrava sospeso nel vuoto mentre la realtà le si svelava davanti agli occhi. Un misto di emozioni le travolse all'improvviso: rabbia, confusione, disperazione. Come avevano potuto i suoi genitori decidere del suo futuro in questo modo? Come avevano potuto trattarla come una pedina nel loro gioco di potere e denaro?
Le mani di Emily stringevano i documenti con forza, le unghie che si conficcavano nella carta mentre l'ira montava dentro di lei. Si sentiva tradita, manipolata, intrappolata in un destino che non aveva scelto. Con un respiro profondo, Emily si sforzò di calmarsi. Doveva trovare una soluzione, un modo per sfuggire a questo destino imposto. Ma per il momento, c'era una cosa che doveva fare.
 
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Emily afferrò con le carte con mani tremanti. Erano documenti legali, contratti matrimoniali che la legavano a un certo Alexander Tremaine. Il nome le era familiare, uno dei miliardari più noti della città. Il panico le bloccava il respiro mentre leggeva le clausole del contratto: matrimonio combinato, unione delle rispettive fortuna per evitare il disastro finanziario delle loro famiglie. Emily sentiva il terreno cedere sotto di lei. Era come se il mondo intero crollasse.
Con le mani che le tremavano, la ragazza prese il suo telefono e aprì Instagram e digitò il nome dell’uomo che avrebbe dovuto sposare nella barra di ricerca. Le foto che comparvero la fecero rabbrividire. Un uomo distinto, con l'aria di chi può ottenere tutto ciò che desidera con un semplice schiocco di dita.
Senza pensarci due volte, Emily inviò un messaggio diretto all'account di Alexander.
-“Non mi conosci. Dobbiamo parlare. Subito.”
Ogni secondo sembrava un'eternità mentre aspettava una risposta. Finalmente, il telefono vibrò. Emily inghiottì il nodo che le serrava la gola e aprì il messaggio.
-“E tu chi saresti?”- rispose Alexander.
Con il cuore in gola, la ragazza compose una risposta: -“È una lunga storia. Possiamo vederci domani?”-

NdA: così, senza un senso. Ho inserito l'avvertimento arancione, ma a lungo andare, *SPOILER* diventerà rosso.