Nico Di Angelo torna a casa di Percy per la seconda 'serata tra uomini' e anche stavolta l'alcool non manca!
(Questa OS è il sequel di un'altra storia della quale troverete il link nelle note.)
Slash - Percico

Ebbene si sono tornata. Il sequel di “Come tutto cambiò” è arrivato!!!!
Dove porterà questa volta il Destino i nostri due giovani fidanzati??

Non ho mai visto un temporale così forte in tutta la mia vita.
Sono fuori dalla mia cabina e continuo a guardarmi intorno vedendo solo pioggia battere forte sul terreno e fulmini che attraversano il cielo.
"Ormai ho deciso" continuo a ripetermi mentre percorro il prato per raggiungere l’ arena...

A Nico Di Angelo piacevano i fiori, il suo negozio e soprattutto l’ aria fresca proveniente dal condizionatore. Invece quello che odiava era il caldo, che quel giorno era insopportabile, e i clienti che facevano scenate. Proprio in quel momento si trovava davanti a uno di questi. Un uomo sulla quarantina si stava lamentando su quanto faccia schifo la composizione di fiori che Nico aveva appena finito di sistemare...

Quel moretto rompiscatole già gli aveva rovinato i piani, ed erano solo al primo giorno!
Dei, cosa avrebbe fatto al secondo? Scambiato il punto b (appuntamento sotto la statua di Atena) con il punto a (bere una limonata nei campi di fragole)?
Non che gli desse fastidio, dopotutto. Anzi, incominciava a piacergli davvero quel diavolo travestito da angelo.

Dal testo:
"Non ce la faccio più, sono stanco. Stanco di lottare per una causa già persa da tempo."

[JASICO]
Il tuo respiro sul mio collo e le tue mani sul mio corpo.
Chiudo gli occhi, perché a breve il mio cuore prenderà il volo insieme a tutti i pensieri di senso compiuto.

[JASICO]
Ti ho visto girare le spalle e rinunciare all’amore.
Rinunciare a noi.
Eppure dentro di te stavi soffrendo così tanto, l’ho percepito sentendo il tuo cuore rompersi sotto i miei occhi e le mani stringersi in due pugni stretti.
E io sono rimasto li a fissarti speranzoso di un qualcosa, di una parola che rimangiasse tutte le altre, che mi facesse sentire al sicuro come solo tu sai fare.

Una piccola Solangelo in qui gli Dei cacciano i sette della profezia in un paesino in montagna dove incontrano prima Nico e poi Will... Cosa faranno così tanti semidei da soli in una casa? Ho messo contenuti forti solo perché Nico sarà un po' masochista, ecco perché OOC

Quando ad una ragazza manca molto il propio fidanzato si appella a tutto anche a una stella cadente.
Dal testo
All’improvviso vide una stella cadente. La sua parte razionale si disse che in fondo era solo una meteora che lasciava dietro di sé pezzi polvere e roccia che bruciavano per attrito. Ma pensò anche a Percy e decise di provare ad esprimere un desiderio.

AU [caleo]
"Le persone si lamentano, sempre.
Si lamentano di tantissime cose, spesso stupide e futili.
Ma non è questa la cosa peggiore. E’ peggio quando danno per scontato cose che non sono per nulla scontate.
Danno per scontato la vicinanza, il potersi sorridere senza vedersi attraverso uno schermo, sfiorarsi, toccarsi, tenersi la mano. La gente da per scontato anche l’amore."

[JASICO WEEK]
Free Day.
Questa è la settima e ultima flashfic di sette.
Un altro giorno ancora.
Solo uno.
Ade, fa che passi in fretta.

[JASICO WEEK]
Human AU.
Questa è la sesta flashfic di sette.
È questa la fine che fanno i ragazzi come me e come te.
Finiscono in orfanotrofio, hanno la possibilità di essere adottati da una brava e ricca famiglia, che non può avere figli o deve espugnare in qualche modo le loro colpe, sperando che questo li porti in paradiso.

[JASICO WEEK]
God/Camp Swap.
Questa è la quinta flashfic di sette.
Vorrei spaccarti il naso, ma suppongo che mi perdoneresti lo stesso anche se lo facessi con cattiveria.
Com’è che ti chiami, stronzo?

[Storia ad OC, Scadenza iscrizioni 16 Giugno 2017]
Dal prologo
« No, Dam,» lo richiamò con una certa urgenza, posando una mano sulle sue, guardandolo con una serietà che non le competeva, « Questo sembrava così reale e so di dirlo molto spesso, ma è diverso. Lei... mi chiamava a sé. Pensi che potrebbe trattarsi di mia madre? Era splendida,» soggiunse abbassando lo sguardo sul libro. V'era tanta tristezza nei suoi occhi chiari che Damien fu tentato di salire sull'Olimpo e lanciare una spazzola contro la divina Afrodite per come aveva trattato la sua piccola amica.
[...]
Per un attimo fu tentato di raccontarle il suo sogno, per allontanare quelle nuvole scure dalla sua mente, ma la visione di quell'uomo dalle vesti scure e dagli occhi malinconici al cospetto delle bambine più brutte che avesse mai visto, aveva un che di spaventoso che non le avrebbe di certo risollevato il morale.
[...]
Il tempo divenne denso come la melassa, sbuffi di fumo si rincorrevano in una danza eterna, annebbiando la vista, rendendo ciechi e patetici, inutili. Solo lui avanzava tra le ombre. Solo il Re poteva indossare la corona.