Perché sei triste? Stai piangendo mentre guardi al tuo fianco il corpo nudo di Jonghyun. Sta dormendo e con le dita gli sfiori leggermente le suo lunghe ciglia.
Non state insieme da molto, ma hai sempre saputo che lui era speciale. Certo, che domande, tu sai sempre tutto. Non ti ricordi quando è iniziato, vero? Quella voce che parla proprio dentro la tua testa, lo so, la odi. Ogni volta che parla, sai che qualcosa di brutto sta per accadere: una tempesta, un incidente, un omicidio…
All'inizio pensavi di esser pazzo, ma quando hai capito che quella vocina diceva la verità, hai cercato di andare contro il destino.
Ti ricordi quando salvasti quella ragazza dall'incendio a scuola? Lo so che lo ricordi… Quello stesso giorno, tua nonna morì nello stesso incendio. Una vita per una vita… Non dimenticarlo mai Kibum.
E' frustrante sapere cosa accadrà e non poter fare niente, vero? Per questo ogni giorno preghi che quella vocina non parli.
Ma dimmi Kibum, cosa ti ha detto stanotte? Jonghyun morirà quando l'ultimo treno verso Seoul partirà? Oh… Questa sì che è una notizia, cosa farai? Lascerai anche stavolta che il destino faccia il suo corso?

Una ragazza invisibile, nel vero senso della parola, incontra l'unico essere umano in grado di vederla. Una convivenza a volte forzata ma spesso piacevole. Un nuovo amico per lei, e una nuova amica per lui. Amicizia, amore e scoperte inaspettate.
Non sarà troppo lunga come cosa, spero vi piaccia. Buttateci un occhio :D

"Kibum sussultò, preso alla sprovvista da quel leggero contatto. “Kibum-ah, sembri teso. Che ne dici di un bel massaggio?” Il minore non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che l'altro lo afferrò per le spalle e se lo portò in mezzo alle gambe, iniziando a premere con i polpastrelli sui nervi del biondo."
[PAIRING JongKey]

Salve!
Questa è la ri, ri, risposta di Jong a Jinki.
Sembra che i due ci abbiano preso gusto a scriversi!
Voi che ne dite?
Buona lettura!!

Dopo essere entrato con la mia borsa e le gambe gelatinose nella cabina, ricordo una luce chiara.
Una luce che mi attraversò il corpo rubandomi le energie e, se la stanza era illuminata da poche luci, ora vedo solo il buio più totale. ― tratto dal secondo capitolo.

È sacrilego.
La bellezza di Taemin, il suo aspetto, è un sacrilegio paragonato a ciò che Taemin è davvero. Il mondo in cui è nato è sacrilego, ma Jonghyun dopo averlo conosciuto pensa che non può essere un totale inferno, non ancora. La Terra non è ancora diventata l’aberrante ombra di se stessa, se è riuscita a far nascere un essere come Taemin.
Corrotto, inevitabilmente corrotto, ma oh, così bello, se solo avesse conosciuto la luce…

Il ragazzo leccò la punta del coltello. Dio... quant'era inebriante l'odore fresco della vendetta.
Dove avesse preso quell'utensile, nessuno era riuscito a capirlo.

Il mondo di Pulkan non sarà mai più lo stesso. Un esperimento andato male lo ha modificato dall'interno e adesso è costretto a subire la condanna dell'uomo. Tra i superstiti ci sono cinque ragazzi, che pian piano dovranno riprendere possesso di se stessi e di quel che li circonda.
I cambiamenti però non sono finiti: delle piccole gemme si sono sparse in tutti i pianeti abitati di tutti gli universi. Qual è la funzione di quest'ultime? Che cosa succederà se una ragazza del nostro mondo ne toccherà una?

Salve !
Volete sapere cosa ha risposto Jinki a Jong ?
Bene allora leggete, ma solo dopo aver letto quella scritta da KuraiShitsuji, Jong è passato di la ed ha usato il suo PC per scrivergli.
Ciao e buona lettura!

Avete mai pensato a Jong cosa fa mentre scrive un e-mail al suo amore Jinki?
No?
Allora leggete qui, non ve ne pentirete.
Tratto dalla risposta di Jinki a Jong:
"... cybersex ? Noi e-mailsex ... "

Tratto dal primo capitolo:
(...) Al suo fianco c’era un ragazzo biondo, corpo e viso perfetti.
"Hey. Tutto risolto. Tae ci aspetta, vieni, coraggio." Minho gli appoggiò una mano sulla spalla, ma quando vide che Jong non dava nessun segnale positivo, seguì il suo sguardo.
"Quello è il tuo fratellastro?" gli chiese infine.
"Si." ma chi se lo stava filando più, Jinki.
"Chi è il biondo vicino a lui?" ebbe infine il coraggio di chiedere.
"Ah, quello è uno checca. Si dice che sia peggio di Taemin. Si chiama Kibum, Kim Kibum. Dicono che dia lezioni… private. Mi sembra di aver sentito che fa i bocchini migliori della scuola." a Minho pareva essere nata una nuova luce negli occhi "se è davvero così, il tuo fratellino nuovo di pacca deve essere un pervertito."

Quando incontri qualcuno, che sia per caso o destino, non puoi sapere quanta importanza darai a quella persona. Puoi soltanto aspettarti ciò che potrebbe accadere, ma mai ti immagineresti ciò che ti potrebbe sconvolgere la vita.
Un amore consumato, ormai difficile da gestire e un amore nuovo, appena sbocciato, tutto da scoprire e da sperimentare.
L'amore gioca brutti scherzi e il fato è crudele, le incomprensioni sono orribili e ti confondono la mente offuscandotela.
Le lacrime che verserai hanno un senso, qualcuno ti starà accanto, ma forse non è la persona che desidereresti ti stringesse, e questo fa male.
Vorresti solamente non aver mai accettato di incontrarlo, così da non dover soffrire e ti sfogherai cercando di dimenticare. Ma ti sarà difficile.
Perché una volta che hai iniziato ad amare, è difficilissimo smettere, è come una dipendenza.
Per quanto tu soffra, l'amore rimarrà lì, immobile, ad attendere una tua qualsiasi mossa.
[MinKey ; JongKey ; 2Min]

L’ho fatto mio. L’ho fatto mio e non me ne pento. Mio dio. È stato qui. Tra le mura della tua dimora.
Me ne vergogno. Solo di questo, me ne vergogno.
Perché sono un peccatore. Sono un bugiardo che mente alla sua parrocchia, che mente all’ abito che indossa e a quello che rappresenta. E sono un peccatore perché provo desiderio carnale, e lo provo verso un uomo.
Ho amato quel ragazzo, e lo amo ancora.
Ma per questo, sono senza peccato.

Sonia è una "ragazza da parete", come si usa dire adesso. Ovunque lei vada passa completamente inosservata. Non che questo le dispiaccia, anzi, ciò la aiuta a nascondere il suo vero io, a relegarlo in fondo al suo cuore. Perchè Sonia ha una sola grande paura: il dolore.
Lei è disposta a fare di tutto pur di non soffrire.
O almeno questo era ciò che pensava prima di incontrare lui.
Kim Kibum.

-Signora Kim... crede davvero che lo abbia... infettato... come dice lei, vero? Crede ancora che lo abbia plagiato, non è così?-
Kibum era seduto sul divano, le mani intrecciate davanti a sè, composto.
-Certo che lo hai fatto, devi uscire dalla sua vita, una volta e per tutte.-
-Beh, si sbaglia.-