Lettera al comandante Shepard, scritta da Kaidan Alenko un anno dopo le vicende coi Razziatori.

Vorrei raccontare una storia che naturalmente già tutti conoscete, ma dal mio punto di vista: perché non nascondiamocelo, Mass Effect è un'esperienza di vita, e nel giocarci mi sono immedesimato in Shepard come mai mi era successo giocando a un videogame, ma solo leggendo libri.
Per questo voglio condividere con chi avrà la pazienza di leggere, quella che è stata la mia esperienza di gioco, e voglio farlo aggiungendo particolari dovuti alla mia fantasia, come ad esempio il prologo e il primo capitolo.
Due rapide considerazioni:
1) la storia non sarà pubblicata a cadenza regolare, i miei impegni di universitario purtroppo non me lo permettono;
2)eventuali incongruenze e/o contraddizioni vorrei mi fossero perdonate: non sono un tecnico, non ho idea di come funzionino (o potrebbero funzionare) i meccanismi che regolano l'universo di ME, e soprattutto non ho pretese letterarie tali da ricercare la precisione assoluta. Ciò significa che farò il possibile per evitarle, ma non vi assicuro niente.
Detto questo, auguro a chiunque vorrà cimentarsi in questa avventura una buona lettura!

Questa Flashfic è dedicata a uno dei miei personaggi preferiti, Tali, la quale è alle prese con le paure che tutti quanti hanno quando devono fare il "salto nel buio", senza sapere se si verrà accettati o rifiutati.

Il finale di Mass Effect è stato ed è molto dibattuto. In questa drabble provo ad immaginare gli ultimi istanti di Shepard mentre si getta nel vuoto, pronto ad essere disgregato per la sintesi.

Gli ultimi momenti di un Prothean nell'inutile fuga dall'ineluttabile fine

Post-Virmire

"Da quanto tempo era dietro quel muretto?
Ore...
Giorni...
Aveva problemi a capirlo. Per quanti gli riguardava, poteva essere li' anche da anni. Da due anni, per la precisione. Il turian si era detto che subito dopo la fuga dalla Normandy in avaria si era materializzato in quel punto, testa china, schiena al muro, gambe abbandonate sul pavimento e palpebre pesanti.
Così, da due anni."

Un interludio nella confusione delle ore oscure dopo Virmire: Kaidan, Shepard e il senso di colpa dei sopravvissuti.

In questo racconti parlo di due personaggi che mi sono inventato in Mass Effect la nuova generazione, Isabella e Dasha.
Ho deciso di fare dei brevi racconti non legati fra loro.
Sono presenti descrizioni prese dal codex del gioco.

Questo racconto trae ispirazione da Mass Effect la lega degli eletti da me precedentemente pubblicato. Post Mass Effect 3 con Shepard che ha salvato il consiglio, distrutto la base dei collettori, curato la genofagia, fermato la guerra tra geth e quarian e distrutto i razziatori.
Contiene descrizioni prese dal codex del gioco.

Quando è IDA a dover fare certe spiegazioni... Un piccolo momento di vita quotidiana dopo aver sconfitto i Razziatori e aver riattivato IDA.
Spero che vi possa piacere ^^ e sì, sono nuovo in questo fandom

Un popolo di maledetti stolti. Non avrebbero meritato un respiro in più, nessuno di loro l’avrebbe meritato.

Jack, una ragazza dai poteri biotici detta anche "Soggetto 0", è priva di conoscenza. Dopo un'altra delle sue battaglie, viene catturata da un gruppo di soldati preparati e intenti a conoscere la sua originale natura. Ma ad un certo punto diventa troppo difficile combattere contro una ragazza fin troppo testarda, a tal punto che sono costretti a liberarsi di lei, inviandola nel Carcere Galattico (la nave Purgatory). Da qui, una nuova avventura comincia.
Fra amori, passioni e nuove conoscenze, vivete con me la storia sotto il punto di vista di Jack, la nostra amata biotica.

Raccolta di tre one-shots, per indagare i rapporti fra Shepard e il suo team in una luce diversa.
1. "Devi avere fiducia" (Femshep/Liara)
2. "Un sentimento" (Alenko, Vega, Samara)
3. "Un posto in cui sentirsi a casa" - Epilogo (Un po' tutti)

Lo scrittore principale di Mass Effect desiderava che il finale di ME3 si concentrasse sull’energia oscura, che stava per distruggere l’universo.
"The Reapers as a whole were 'nations' of people who had fused together in the most horrific way possible to help find a way to stop the spread of the Dark Energy. The real reason for the Human Reaper was supposed to be the Reapers saving throw because they had run out of time. Humanity in Mass Effect is supposedly unique because of its genetic diversity and represented the universe's best chance at stopping Dark Energy's spread" (Drew Karpyshyn).
Da qui, dalla forza devastante dell’energia oscura, tema appena sfiorato in ME2 e poi rapidamente abbandonato, trae lo spunto questa mia storia.