«Che c'è?»
Jaejoong socchiude gli occhi ed accenna un sorriso, ed è su quello che Yoochun si sofferma, su quelle labbra che non smetterebbe mai di baciare, di cui non può fare a meno. Sono una tentazione, sempre.
«Che c'è?» ripete Yoochun sorridendo a propria volta, allungando una mano, sfiorando con il pollice il suo labbro inferiore.
[JaeChun]

Dal 1° capitolo:
"...eravamo rimaste solo in quattro, della ventina, che eravamo in partenza. Non rimanevamo che noi, ma non potevo fermarmi a pensarci; la ferita era troppo recente e ancora sanguinava.
Avevo una missione: vendicarmi di tutto quello che ci era stato fatto e per farlo avevo bisogno dell'aiuto di alcuni nostri vecchi amici..."
"... - Aeron, Rania, Nawal, Trexa e Kira sono appena atterrate all'aereoporto di Incheon -
- COSA?!?! - esclamammo in coro io e Junsu.
- Già - sbuffò Yoochun, passandosi una mano tra i capelli; era un gesto che faceva solo quando la situazione rischiava davvero di diventare catastrofica, quindi vederglielo fare, non era un buon segno, significava che qualcosa alla fine aveva fatto crack.
- Guerra? - gli domandai
- Se gli diamo asilo qui, sì -

[Non ricordo molto bene i miei genitori, ricordo solo che il giorno della loro morte il cielo stava piangendo insieme a me…
Avevo solo sei anni quando persi i miei genitori …
I miei unici nonni paterni non mi volevano con se perché vedevano in me l’errore di mio padre di aver scelto mia madre invece che loro, così hanno deciso di affidarmi ad un orfanotrofio…
Vi sembrerà una scelta meschina ma in fondo per me è stata la scelta migliore perché li ho conosciuto Jaejoong !]
Airi Itou ha perso i suoi genitori in un incidente stradale all'età di 6 anni, rifiutata dalla famiglia del padre venne affidata a un orfanotrofio dove incontra Jaejoong!
Tra i due nesce una profonda amicizia...fino a quando Airi sente jaejoong disprezzarla d'avanti agli altri bambini, profondamente ferita , decide di evitarlo...
Jaejoong cerca di chiarire con lei non avendo nessun risultato
Le strade dei due ragazzi si divideranno per anni ,per poi ritrovarsi nella stessa classe superiore...
Airi riconoscerà Jaejoong?
Jaejoong riuscirà a chiarire con Airi?

Yoochun alza lo sguardo, spostandolo dai piccoli cubetti di ghiaccio che sta facendo roteare sul fondo del bicchiere a Jaejoong, seduto su di uno sgabello di fianco a lui.
«Sei strano ultimamente», afferma l'amico osservandolo. Si sporge leggermente in avanti piegando appena la testa di lato come se volesse evitare di essere udito dal barista o dalle due ragazze sedute poco più in là che di tanto in tanto lanciano degli sguardi ammiccanti nella loro direzione. Yoochun se ne è accorto a malapena e, anche se potrebbe concludere qualcosa con una delle due, non gliene può interessar di meno.
Non dorme da giorni, non riesce a chiudere occhio. Qualcosa nella sua testa continua a ronzare e a ronzare come una mosca fastidiosa che non trova pace e che lui non riesce ad acchiappare in nessun modo. Ma il problema non è acchiappare, ma COSA acchiappare. Cos'è che lo disturba fino alla nausea? Che stia impazzendo?

Erano al buio, ma la luce data dai lampioni all'esterno e che si riversava nella stanza, gli aveva permesso di farsi un'idea abbastanza chiara dell'uomo davanti a sé. Moro, capelli mossi e lunghi fino a sopra le spalle, sguardo tagliente, completo elegante; a Jaejoong non era sfuggita la pistola che teneva in mano alzata nella propria direzione.
«Ci conosciamo?» chiese pensando nel frattempo a come recuperare almeno una delle armi da fuoco che teneva nascoste in casa nei luoghi più disparati.
«Oh, sì. Le Pont-Neuf dovrebbe dirti qualcosa.»
Jaejoong rimase istantaneamente affascinato dalla sua voce bassa che come un vento caldo gli aveva sfiorato la pelle.
[Jaechun]

L'amore ci permetterà di rincontrarci, Yunho?

Notte senza stelle il passato è un'ombra dietro me,
ma non mi girerò per guardarla, voglio sentire questo tuo calore.
Le lacrime cadranno giù anche quando non saprò dove andare.
Non lascerò mai la tua mano.
[Olivia-Starless night]

Correva.
Junsu non aveva idea di dove lo avrebbe condotto quel sentiero, ma non gli interessava, la spensieratezza della sua età non gli permetteva di preoccuparsi troppo delle conseguenze delle sue azioni. Voleva solo essere un tutt'uno con la natura che lo circondava, non pensando a nulla, avendo solo la consapevolezza di ciò che era presente intorno a lui.
[...]
«Ti ho spaventato?»
«Un po'...»

due persone, due coppie e una sola strada da percorrere...

«Hey, Junsu! Vieni a festeggiare anche tu! Jiho è stato assunto alla Hyosung!» esclamò Jaejoong alzando in aria una bottiglietta di soju mezza vuota.
Eh, sì, l'amico col quale condivideva vita e disavventure da ormai tre lunghi anni era proprio lui, quel ragazzo dall'aria fredda e distaccata, ma solo in apparenza...
[Jaesu]

«Toccalo ancora e sei morto.»
E detto da Jaejoong, era una minaccia assolutamente credibile.
Il ragazzo, che in un primo momento era rimasto paralizzato da tale affermazione, se ne andò a gambe levate senza nemmeno provare a controbattere.
«Ammiro il tuo autocontrollo», fece Yoochun non riuscendo a trattenere un sorrisino. Doveva ammettere che vederlo ingelosirsi in quel modo lo lusingava parecchio.
[JaeChun - Spin-off di “Ricatto”]

Questa fanfic è una fiaba, scritta per immaginare i nostri amati idol in vesti un pò diverse dal solito. In questo caso ho preso i JYJ e li ho trasformati nei tre porcellini. La storia, un pò modificata, parlerà di amore, fratellanza e bontà. Spero che nel mio piccolo riuscirò a farvi emozionare :D anche se di poco...

«Benvenuto.»
Yoochun rimase in silenzio. Aveva i polsi legati dietro la schiena, la corda stringeva dolorosamente sulla pelle nuda; si trattava solo di mera proforma, visto che, anche se fosse stato libero, non avrebbe potuto fare nulla per scappare da quella stanza. Due uomini muscolosi poco più alti di lui, lo stavano trattenendo per le braccia, parte per parte.
«Immagino tu sappia perché sei stato portato qui.»
Yoochun sentì la gola farsi secca, la salivazione praticamente assente.
Lo sapeva ed eccome.

Si aspetta il momento giusto per giorni, per mesi convinti del "prima o poi ce la farò" il guaio accade quando il pensiero riflette una leggera spaccatura nella sicurezza tanto da trasformare il motto precedente in un mordersi la coda girando attorno. Allora ci si arena sconsolati cambiando tragitto.

... l'amore è quello che è ma farsi perdonare per un tradimento non c'è meglio che un programma televisivo, vediamo come andrà..