Passiamo tutta la vita a cercare il nostro opposto: la nostra anima gemella.
Passiamo tutta la vita a perderci nel mistero di come sarà, di come arriverà a noi e se se ne andrà lontana senza più voltarsi nella nostra direzione.

Nelle notti buie ha l'abitudine di scrutare l'infinito immergendosi nel labirinto delle galassie.
Nelle notti buie è solito pensare al passato per guardare il presente e scrivere il futuro.

«Sei libero stasera?»
«Mh, forse.»
«Non costringermi a venire a rapirti.»
Yoochun scoppiò a ridere. Seduto sulla poltrona girevole alla propria scrivania, incrociò le gambe ed allungò una mano recuperando una penna.
Da quando si erano conosciuti per puro caso una settimana prima (conosciuti in tutti i sensi, per la precisione), flirtare con Jaejoong era diventato uno dei suoi passatempi preferiti. E non solo.
Avevano provato a tenersi a distanza i primi giorni, più per un senso di sfida che altro, per vedere chi prima avrebbe ceduto. Il primo era stato Jaejoong, e Yoochun, da quel momento, non aveva più potuto fare a meno di lui. L'orgoglio era completamente andato a farsi benedire.
[JaeChun]

Jaejoong stava aspettando alla fermata l'arrivo dell'autobus. Era seduto su una panchina, e aveva le mani in tasca, irrigidito dal freddo che quella mattina era più pungente del solito. [...]
«Freddo oggi, vero?»
Jaejoong fu colto di sorpresa. Guardò il ragazzo in viso, gli stava sorridendo.
«Vero», rispose abbozzando un sorriso a propria volta. «La temperatura si sarà abbassata di almeno cinque gradi rispetto ad ieri.»
«E dicono che domani sarà ancora peggio. Quanto mi manca la primavera!»
«A chi lo dici», replicò Jaejoong tornando a guardare dritto davanti a sé.

«Che ne dite di fare una seduta spiritica? Dicono che gli spiriti siano molti più ricettivi la notte di Halloween.»
Yoochun strabuzzò gli occhi. «No, no, non esiste, poi non dormo più di notte.»
«Concordo con Yoochun», affermò Jaejoong dando man forte all'amico. Gli vennero i brividi solo al pensiero. Una seduta spiritica? Non ne aveva mai fatta una, e non intendeva iniziare proprio quella sera. «E poi non eri tu quello che non credeva ai fantasmi?»
«Appunto, dicono, mica ho detto che ci credo io. Comunque ho già preparato tutto.»

Non chiedetemi da dove mi sia uscita, non ne ho idea.
E' una fanfiction senza pretese, una YunJae ispirata dalla canzone Sunny Day - meravigliosa - e la cui trama verte attorno ad essa.
A voi la lettura.

«Ma lo sai che sei proprio bello?»
«Grazie», rispose Jaejoong cercando di non ridere. Stava osservando Junsu seduto accanto a lui. “Seduto” per modo di dire visto che l'amico era parecchio ubriaco e non stava fermo un solo attimo. Continuava a spostarsi sul divanetto, un po' gattonando, un po' buttandosi sia addosso a lui, sia addosso a Yoochun.
Quella sera, Jaejoong aveva proposto di uscire a bere. Nonostante le iniziali proteste del più piccolo, Jaejoong e Yoochun lo avevano praticamente obbligato a seguirli. Naturalmente l'avevano fatto bere, dimenticandosi che il livello di resistenza all'alcol di Junsu, che non beveva praticamente mai, era ben diverso dal loro.

«Dove è diretto?»
«Yangcheon», rispose Yoochun senza pensarci.
«Che coincidenza! Le va se dividiamo i soldi del taxi a metà?»
Yoochun valutò l'idea di viaggiare per più di un'ora assieme ad uno sconosciuto. L'idea non gli piaceva per nulla, e poi i soldi non erano di certo un problema, ma d'impulso accettò. «Certo», rispose con un sorriso. «Park Yoochun», disse porgendogli una mano.
«Kim Jaejoong», rispose l'altro stingendogliela.
[JaeChun]

Era una bellissima giornata estiva.
Il sole splendeva alto nel cielo e le caprette facevano ciao ciao ai due ragazzi che solitari si erano dedicati ad una tranquilla giornata di escursioni in bicicletta.

«Cos'hai in mente?»
«Io? Nulla.»
Junsu alzò gli occhi al cielo.
«Non me la bevo Jae. Cosa stai architettando? Quando hai quell'espressione prego sempre Dio di non essere l'obiettivo finale. Se è così toglitelo subito dalla testa.»
Il rosso scoppiò a ridere.
«Faccio così paura?»
«Più di quanto pensi!»
«Se lo dici tu...»
[JaeSu]

Il vero amore non muore mai. Non importa quanti giorni, mesi o anni siano passati.
Nulla è mai perduto finché c'è la speranza. Jaejoong e Yunho quella sera speravano. E dal nulla la loro speranza fu accolta.

Se aveste la certezza di stare per morire, voi cosa fareste?
Se all’età di quattro anni dovessero dirvi che probabilmente non arriverete ai vent’anni, voi come reagireste?
E se una volta arrivati i fatidici venti, non fosse successo nulla?
Se improvvisamente vi ritrovaste soli?
Se vi ritrovaste davanti allo specchio, a fissare la vostra immagine, una figura esile, priva di forza, priva di sostegni, voi cosa fareste?
Tornereste a vivere?
O meglio, iniziereste a farlo?

Ed eccomi tornata al mio gruppo preferito si perchè nonostante AMI i DBSK devo ammettere che J,Y e J sono sempre stati i miei preferiti. Jaejoong si sta preparando per recitare in un Film ma c'è una cosa che non gli va bene ...

"... quando si ritrovò da solo, davanti a tutti i suoi fans, che sono, dopo i suoi compagni, coloro che lo conoscono meglio, per quanto ci avesse provato, non riuscì a nascondere l’emozione. Questa canzone l’aveva dedicata a lui. Al grande assente." - Jaejoong