[RinAi - 1° prompt della RinAi Week 2015]
"Il rosso non trattenne un sorriso orgoglioso e divertito al contempo, nel vedere il proprio ragazzo con gli abiti del festival per gli studenti del terzo anno. Era impeccabile nel portamento, cortese mentre accoglieva i clienti con un sorriso e li faceva accomodare all’interno della sala.
Aveva preso una pausa dai suoi allenamenti solo per poterlo vedere in quella veste, che gli stava assolutamente a pennello."

"Doveva essere una serata tranquilla. Doveva essere una serata piacevole con il suo amato fidanzato, una deliziosa cena per due, un film accuratamente scelto insieme e – alla fine di detta serata – avrebbero fatto sesso sul comodo letto del suo ragazzo.
Ma sua sorella aveva altri piani."
O, Rin e Sousuke alle prese con una neonata.
Sourin + side!Makoharu, side!Seigou

{Questa Fanfiction è vincitrice della medaglia d'argento (seconda classificata) e della medaglia rossa (fic con miglior correttezza grammaticale) al contest "And this, kids, it's how I met your father" indetto da hirondelle_ sul Forum di EFP}
Faccio il mio ingresso nel fandom con una semplicissima breve one-shot (circa seicentoottanta parole) Rei/Nagisa in contesto familiare.
Rei rientra tardi dal lavoro e la scena che si trova davanti è piuttosto tenera.
Vi invito caldamente a leggere!
Dal testo:
Ad appena trentacinque anni, Rei Ryugazaki è riuscito a diventare il braccio destro del direttore della sua azienda; lo stipendio è ottimo, la possibilità di fare ancora carriera è eccezionale. Peccato solo che negli ultimi due anni il lavoro da svolgere sia diventato così tanto da soffocare il resto della vita di Rei. Il resto, ovvero il nuoto, il sonno, gli amici, Nagisa e i loro due bellissimi bambini.
È tutto così stressante, pensa mentre si dirige lentamente verso la camera da letto. Non sapevo a che cosa stessi andando incontro. Mi odio, mi odio. Mi odio così tanto.

|"SEQUEL" DI "Destiny"|
Makoto Tachibana stava sdraiato sul suo letto, osservava il soffitto, mordendosi il labbro.
Era quasi una settimana che i giorni trascorrevano uguali, quasi una settimana che mancava la presenza del migliore amico affianco a lui.

Post-ES, Haruka/Nagisa. Nagisa avrebbe dovuto essere felice. Se oggi fosse stato un paio di mesi fa, sarebbe schizzato fuori di casa e avrebbe corso attraverso tutto il paese fino al momento in cui avrebbe visto Haruka scendere dal treno e allora gli si sarebbe lanciato addosso, possibilmente mandandolo a gambe all'aria. E invece lo aveva scorto da lontano col respiro spezzato, e ora lo stava guardando con un sorriso pacato, malinconico, ma che nel mentre tentava anche di apparire allegro. Perché era fatto così.

Future Fish!AU, Sousuke non ha mai fatto sesso in vita sua. Non con un uomo, se non altro. Fortunatamente ci pensa Nagisa, un ragazzo conosciuto in un gay bar di Shinjuku, a fargli sapere come ci si sente. A stare sotto, nello specifico. Bottom!Ssk, quindi. ;)

[MakoHaru Yandere!Makoto]
Dolore,
dolore è quello che provo in questo momento , dolore è quello provo dentro l’anima . Un dolore che mi sta lacerando sia all’esterno che all’interno.
Mi chiedo se le mia urla ti raggiungono , se il mio sangue , le lacrime ,ed i singhiozzi riescano a scalfire il tuo cuore , o almeno quello che ne è rimasto .
Mi chiedo perché?
[...]
Nonostante tutto , mi sento egoista a pensare solo a me stesso , mi chiedo se anche tu soffra . Farà male far soffrire la persona che si ama? Forse un giorno dovrei chiedertelo .
Era tutto cosi perfetto con te , troppo perfetto .
Dedicata a Drunk_hotstepper

[Scritta per il p0rnfest 2015/2016 - Prompt: Dirty Talking] [Non ho nessuna scusante valida per quel titolo]
Non ci vuole niente perchè Sousuke capisca quando vuole chiedergli qualcosa di indecente. Lo nota distratto, evita il suo sguardo, si perde a pensare a uno scenario già perfettamente chiaro nella sua mente per interi minuti e finalmente sbotta, dopo ore e ore passate a rimuginarci sopra.
- Scommetto che non ci riusciresti mai. - Mormora. Sousuke alza lo sguardo dai programmi d'allenamento che sta scrivendo per la sua squadra e lo fissa oltre le lenti degli occhiali da lettura; è sdraiato sul divano, la gatta addormentata sulle sue gambe. Ha un ghigno familiare sulle labbra.
Sousuke abbocca all'esca senza alcun problema. - A fare cosa? - Domanda. Fa scattare il bottone della penna a sfera una o due volte, nervoso, prima che Rin si decida a rispondere.

[Scritta per il p0rnfest 2015/2016 - Prompt: Durante le vacanze estive, Rin trova le lettere che aveva inviato quando era in Australia a Sousuke in camera di quest'ultimo.]
- Mi sei mancato. Mi manchi sempre... resta con me.-
E' un sussurro quello di Sou, senza voce, uniche note acute e stanche quelle alla fine della frase. Rin non risponde. Lo stringe solo più forte. Sou lo sente deglutire e poi un rumore rotto, come un singhiozzo trattenuto. Non alza gli occhi su Rin, non lo prende in giro e non gli chiede di non piangere. Continua a stare col volto posato sul suo cuore che batte un po' più lento di prima ma sempre più in fretta del normale.

[Rin x Aiichirou] AU!Fantasy
"Era egoista, Rin Matsuoka.
Lo era sempre stato, ma con Aiichirou questo suo difetto peggiorava drasticamente: voleva il ragazzo per sé e sapeva che questi suoi pensieri avrebbero incrinato la purezza che risiedeva nello spirito del compagno. Forse quegli Anziani dicevano il vero, gli umani erano morte,violenza e preservare il candore di Aiichirou era la sfida più difficile per Rin. Voleva mostrargli di essere razionale a tal punto da controllare i propri sentimenti e impulsi, ma era lo stesso Nitori a rendere quella resistenza complicata.
Bastava un semplice sorriso, un piccolo bacio schioccato sulla guancia, per confondere il cacciatore."

[scritta per il p0rnfest] [Hayato/Ren] [Makoto is a kink] [Angry!sex?]
“Sapeva che Kisumi avrebbe potuto sentirlo in qualsiasi momento, ma ormai non poteva più trattenersi. Ren spinse da subito, affondando completamente ogni volta, a un ritmo regolare e sostenuto. Drogato dalle emozioni che stava provando, Hayato boccheggiò e inarcò la schiena, sciogliendosi letteralmente tra le sue mani. Si stava arrapando da morire. Buttò un’occhiata oltre le sue spalle, rivolgendogli uno sguardo languido, e gli venne un’idea.
Iniziò a miagolare il nome di Makoto. “

Chiunque conoscesse Haruka Nanase poteva dire con certezza che quel ragazzo non si sarebbe mai innamorato, se non di una ragazza fatta d'acqua

[Scritta per il p0rnfest 2015/2016 - Prompt: Università]
Asahi lo fissò orripilato per qualche istante prima di chinarsi lentamente in avanti e soffocare il volto nel suo stesso libro, emettendo versi che avrebbero fatto dubitare chiunque della sua sanità mentale per sfogare un imbarazzo che non aveva fine. Sentì Kisumi ridere, appena aldilà delle sue gambe; tirò un calcio debole nella sua direzione e lo colpì sul fianco, mozzandogli il fiato per un istante soltanto prima che ricominciasse a ridere.
- COSA CI TROVI DI TANTO DIVERTENTE?! - Strillò, sollevando appena il capo dal libro perchè Kisumi capisse chiaramente cosa stava dicendo. - È imbarazzante! Sembro un idiota! -
- Non è che lo sembri... - Asahi gli sferrò un altro calcio, ma stavolta Kisumi fu più svelto; lo afferrò per il piede e lo tirò verso di sé.

"Erano passate tre settimane. Tre settimane da quando Rin era uscito di casa, tre settimane da quando non ci era più tornato, e tre settimane da quando era scivolato in quel sonno che sembrava senza fine. Su internet, aveva letto che dopo la quarta settimana c’era la concreta possibilità che non ci si risvegliasse più."
-
[MakoRin]

Makoto è innamorato di Haruka da sempre, ma la paura di perderlo ha fatto sì che tenesse per sè i propri sentimenti e si accontentasse di stargli accanto solo come amico. Un giorno però Rin torna improvvisamente dall'Australia e quando inizia con Haruka un burrascoso rapporto di coppia tutto il mondo di Makoto si capovolge...
Dal secondo capitolo:
«Haru» Soffiò sulle sue labbra «credo che dovremmo fermarci.»
Sapeva di avere fatto la scelta giusta sebbene pronunciare quelle poche parole, gli fosse costato moltissimo. Perchè la cosa giusta finiva sempre con il coincidere anche con quella più dolorosa?
«Scusa io...» Balbettò Haruka, socchiudendo gli occhi.