[Modern!AU|Killua centric|forse ooc?]
Le cuffie nelle orecchie riproducono una playlist dal titolo “Comfort Zone”, le tende della sua stanza sono tirate quasi ad eliminare completamente la luce esterna, il peso del suo corpo che fa abbassare il materasso e lo sguardo puntato sul soffitto bianco. Killua è in questa posizione da un’ora e non ha intenzione di muoversi.
È un tiepido venerdì pomeriggio di inizio giugno, i suoni della città sono ovattati grazie alla finestra chiusa e la musica.

Ora, Killua non aveva la benché minima idea di cosa fosse preso a Gon in quel periodo.
L’unica conclusione plausibile era che si fosse trasformato in un licantropo in calore.
Da un mesetto a quella parte, per Gon, ogni occasione era buona per diventare l’inizio di qualcosa di piccante. Non perdeva mai l’opportunità per cercare di provocare il ragazzo dai capelli argentati.
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[Capitolo Extra di Exactly Another Teen Story - Non è necessario averla letta]

Prendendola razionalmente, questa cosa non potrà durare per molto. Un massimo di tre mesi. Lo ha letto in un libro, una volta, le cotte durano un massimo di tre mesi, poi finiscono e volano via, o ti innamori, ma, per innamorarsi Kurapika dovrebbe, uhm, non lo sa, parlare con l’autista gentile, fare in modo che ci sia una specie di dialogo tra loro che vada oltre il semplice cenno di saluto. Mantenendo questo rapporto distante, dovrebbe riuscire a liberarsi di lui e della sua stupida cotta adolescenziale in, più o meno, qualche mese. Ma questo ragionamento non regge per niente quando, ogni mattina, Leorio gli sorride, aprendogli lo sportello. E allora la parte razionale del suo cervello si spegne brutalmente e c’è solo il pensiero alto, gentile, forte, bravo coi bambini che prende il sopravvento e Kurapika perde ogni controllo sui suoi muscoli facciali, o sulla temperatura del suo corpo e vorrebbe iniziare a ripete: triangolo, sei gay?, o, in alternativa, ti andrebbe di navigare sulla mia barchetta verso l’orizzonte mentre ci teniamo la mano e finiamo solo Dio sa dove?
Questa storia partecipa a “Back to High School” a cura di Fanwriter.it!

Capelli decolorati, occhi di ghiaccio, aria misteriosa e da delinquente.
Sorriso da mille watt, occhi vispi e allegri, un'ingenuità senza pari.
Un gruppo di amici, una scommessa, e un mese e mezzo per vincerla.
Basta dimostrare che l'apparenza inganna, sarà davvero così?

Killua e l'autrice tornano con questa fic demenziale ambientata a casa Zaodyeck!
Tra denunce del WWF, sradicamenti delle foreste e cose malinconiche a non finire, la vostra sanità mentale scenderà a zero.
Buona Lettura!

*Ambientata in un futuro post Succession Contest arc. ma non contiene spoiler*
Dalla storia:
Lei è ancora viva, non sa per quanto, ma non le importa.
Quello che conta per lei ora è non dargli la soddisfazione di vederla morire.
Sarebbe troppo umiliante, dopotutto è ancora il numero tre della Brigata Fantasma, e finchè ci sarà ancora un poco di linfa vitale in lei, si impegnerà a non infangarne l’onore

Like a river flows surely to the sea
Darling so it goes
Some things are meant to be
Take my hand, take my whole life too
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Voleva che fosse tutto perfetto, un giorno perfetto, ma non solo per se stesso.
Voleva poterlo ricordare come perfetto in quelle giornate invernali, quelle in cui il ghiaccio disegna fiori blu sui vetri, con la persona che fra poco gli avrebbe giurato di stare al suo fianco per il resto della loro vita.
Voleva poterlo ricordare così, mano nella mano, davanti al fuoco scoppiettante nel camino del salotto, nonostante il tempo avrà inciso la propria firma sui loro visi stanchi.

Vista, Olfatto, Tatto, Udito, Gusto.
Tutti i cinque sensi sono importanti, tutti donano sensazioni diverse a chi sa cogliere ogni loro sfumatura.
Sono cinque modi di sentire accanto a sé la persona che si ama. Qual è il migliore?

[ POV!Senritsu; pre!Dark Continent arc; Missing Moments ]
"Quando perdi i contatti con le persone che ti sanno tenere a freno, il tuo io impietoso esce allo scoperto.
Non ho perso le speranze: ho messo da parte pregiudizi e timori, ti ho teso la mano, ti ho offerto una spalla su cui sfogarti."
"Da quanto non apri il tuo cuore a qualcosa che non sia il tuo nocivo scopo di vita? Da quanto non contempli la bellezza della vita, dei paesaggi rigogliosi di un giorno di primavera? Da quanto sei così pretenzioso da non riuscire a riconoscere e abbracciare la semplicità dei piccoli gesti?"
Prima classificata a pari merito al contest “Il miglior difetto” indetto da Ile_W sul forum di EFP

Gon,i ricordi bruciano, le paure tornano e non bastano le lacrime.

Leorio si alzò a sedere sul letto e guardò ancora per un attimo la giovane che dormiva alle sue spalle. Quella pelle candida e delicata, i suoi capelli color lavanda, quel viso con un ché di famigliare gliel'avevano resa irresistibile. Seguì ancora un attimo con lo sguardo la linea morbida del suo fianco, coperta solo dal sottile lenzuolo. Devo dirlo a Kurapika. Le posò un bacio leggerissimo sulla tempia e si alzò dal letto, uscendo dalla stanza.

< < M-Me l’hai promesso! Devi…Salvare Kaito! > >  urlo a Nackul, ormai a diversi metri di distanza da me.
Lui si ferma, si volta e mi sorride.
Non sento la risposta, né avrei voluto sentirla.
 Vedo solo le sue labbra muoversi.
[...]

Un potere enorme può essere una maledizione o può essere la chiave per diventare un'eroina?
In ogni caso, non rende facile la vita di chi lo possiede, purtroppo.
Questa è la storia di Amaya Aikanno, una ragazzina che fin da piccola è stata utilizzata come una marionetta da chi voleva disperatamente ottenere il suo potere. Per riuscire a far luce sulla sua storia decide di partecipare all'esame per diventare Hunter, dove conoscerà le prime persone per lei davvero importanti!
Riuscirà a scoprire le sue origini? Sconfiggerà definitivamente i suoi nemici? E riuscirà a trovare l'amore?
Eccomi tornata di nuovo con la storia di Amaya, rivisitata e corretta! Ringrazio anticipatamente chi leggerà e recensirà la storia, se avete dei consigli non esitate a farmeli.
A presto!

I contratti 'sporchi' sono quelli in cui un assassino non deve semplicemente uccidere l'obiettivo ma deve farlo in circostanze o con metodi precisamente specificati.
Insidioso.
Per questo motivo i membri della famiglia Zoldyck hanno sempre evitato, quando possibile, di accettare lavori del genere. Purtroppo il moltiplicarsi di proposte decisamente allettanti hanno spinto uno dei figli di Silva a considerare l'idea di occuparsene.
-Ti servirà un addestramento particolare e non saremo noi a provvedere. Cercherai da solo oppure rinuncerai- aveva detto il padre, lapidario ma senza ostacolarlo.
Per prima cosa gli occorreva un telefono, poi qualcuno da contattare.