Il picco della sua solitudine si concentra in quell'istante.
In quei gesti.
In quel male.
Che lo fa piegare su se stesso e si odia, per quel singhiozzo, perché fa rumore, ma se nessuno sente il tuo rumore, il dolore fa ancora più male.

Yuuri è stressato e Viktor, benché non sappia ancora bene come aiutarlo, cerca di fare del suo meglio. Hanno solo bisogno di tempo: chi per calmarsi, chi per capire.

«Sei come una moneta da uno yen» gli dice Victor finito l'allenamento, mentre Yuuri è intento a togliersi i pattini su una panca a bordo pista.

Dal testo: È difficile camminare, se non puoi respirare. È difficile respirare quando ti vedi su un giornale con il titolo: 'Dolce attesa per i Victuuri?'È difficile perché sì, in effetti eri in dolce attesa, in quella foto. Eri.
-- Questa flash è stata scritta per la sfida lanciato sul gruppo fb Hurt/Comfort Italia - Fanfiction & Fanart --

Victor Nikiforov non avrebbe mai immaginato che la sua vita sarebbe potuta cambiare così drasticamente da un giorno all'altro. Quando pensa che niente abbia più senso se non può più pattinare, prende la decisione forse più importante della sua vita: un viaggio di sola andata per il Giappone per allenare il giovane Katsuki Yuuri, senza un motivo apparente. Yuuri rappresenta la sua ultima speranza di tornare a sentirsi di nuovo vivo sul ghiaccio, ma il ragazzo, dopo una brutta sconfitta, decide di gettare la spugna e rinunciare a pattinare. La vita di entrambi prende una svolta inaspettata quando si incontrano e, assieme, decidono di lottare per tornare a sognare di nuovo.

[Otabek/Yuri]
Sono in garage, dice la grafia piccola e ordinata sul foglietto stropicciato e Yuri si ritrova a sospirare un po’ annoiato quando collega i puntini.
Otabek ha passato gli ultimi due giorni a ripetere non stop, quasi come se fosse un disco rotto, la frase “la moto fa un rumore strano, prima o poi devo darci un occhio”. Yuri non ci ha dato troppa importanza, anche perché pensava che quel prima o poi si traducesse automaticamente in “quando te ne sarai tornato in Russia e io sarò qui solo e sconsolato senza di te”. Insomma, Otabek è decisamente il tipo da fare pensieri così melensi.
Yuri sbuffa infastidito per innumerevoli cose, tra cui il caldo, il sudore appiccicaticcio sulla pelle e quello stupido kazako che considera più importante la propria moto rispetto a un aitante russo da svegliare nel migliore dei modi.

YuurixVictorxYuri
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Questa storia è stata scritta per l’evento Advent calendar sul gruppo fb hurt/comfort Italia
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Tratto dalla storia:
Era forte. Lo era sempre stato. Si era costruito una corazza talmente dura che era in grado di contrastare qualsiasi cosa.
Ma le parole di Otabek l’avevano perforata con una facilità disarmante.
Adesso l’armatura era rotta. Frantumata. Esponeva il suo fragile essere al mondo e al giudizio dei più.
Non si erano accorti di quel giornalista che li aveva seguiti fin nel corridoio del palazzetto con quella dannata telecamera fra le mani.
“Non sono gay, Yuri, mi dispiace se hai scambiato la mia amicizia per altro.”

“Peculiarità comune ai docenti dell’Accademia Internazionale Larisa Yelizaveta, è l’attenzione alla potenzialità della persona. Ogni studente avrà l’opportunità di seguire un percorso di studi personalizzato in un ambiente protetto.
L’Accademia offre la sicurezza di un futuro a giovani dal presente incerto.”
La lettura giunge al termine.
Il silenzio regna, forse è rispetto o forse sottomissione.
L’uomo prosegue.
“Il nido.
Le fusa.
Il calore.
Placare i sensi attraverso un odore.
Sono tratti caratteristici..."
Il tono diventa grave, accusatorio.
C’è disapprovazione, nelle sue parole.
“Del mondo animale."
Scrutare, provocare.
Mettere a nudo.
"Perciò l’Accademia non si occuperà soltanto della vostra istruzione scolastica.
Qual è il valore di un uomo istruito, se abbandona le proprie letture, per soddisfare i capricci del corpo?"
Mortificazione.
"E ancora.
Qual è il valore di un uomo costretto a perdere proficue strette di mano, perché obbligato a calarsi in una tana per poter placare imbarazzanti lamenti?”
Umiliazione.
Indegnità.
"Perciò esiste l'Accademia.
Questo Settembre diamo il benvenuto a cinque nuovi Omega.
Alla fine del loro programma...
Saremo lieti di stringere la mano a cinque nuovi, UOMINI!"
L’applauso nasce incerto.
Come il sorriso di Yuuri.
Poi, sfocia.
Forse, c’è speranza anche per lui.
|Omegaverse|

"Ricordi le tue parole prima che uscissero i risultati dell'esame, vero?"
"Piuttosto bene... Ti avevo promesso un regalo, se fosse stato un bel voto! E... Dato che ti sei diplomato col massimo dei voti sarà un regalo adeguato!"
"Non è esatto." Yura abbassò le palpebre, quando lo faceva i suoi occhi diventavano due affilate schegge di smeraldo "Tu, razza di giapponese doppiogiochista, mi avevi promesso qualsiasi cosa avessi voluto, il vecchio era lì come testimone e può confermarlo!"
"Il vecchio ha sentito che gli hai dato del vecchio..." senza sollevare lo sguardo dal tablet Victor si spostò cercando un'angolazione più comoda sul divano.
"V-victor aiutami! Non startene lì con le mani in mano!"
"Sei proprio un pisciasotto Katsuki! Non sai cavartela da solo? È la tua parola d'onore ad essere in gioco!"
"Yura ha ragione, sei stato tu ad impegnarti, spetta a te onorare l'accordo..." nonostante l'espressione seria e concentrata Yuuri avvertì una sfumatura ironica nella voce del russo.
|Questo extra fa parte della raccolta "Il Sole a Mezzanotte"|

Cosa sarebbe successo se dopo la gara in Cina, Victor avesse deciso di fare una sorpresa al suo allievo Yuuri, invece di ripartire subito per la Russia? Cosa sarebbe successo se avesse deciso di passare con lui due giorni indimenticabili? - La storia si colloca subito dopo la gara in Cina.

[Christmas serie ǀ Post!Anime ǀ Viktor!Centric ǀ 151 parole]
Quando Viktor trova Yuuri sul ghiaccio non è sorpreso. In quel senso Yuuri è come lui: il ghiaccio lo chiama, gli scorre nelle vene e gli batte nel cuore; l'unica differenza è che Viktor ha sempre pattinato seguendone il gelo. Yuuri pattina seguendone il calore.
{Storia scritta per l’event “12 Days of Christmas” indetto dal gruppo facebook We are out of prompt}