Brokeback Mountain ti ha portato via tutto.
La tua anima.
Il tuo sorriso.
La tua vista.
Persino il tuo cuore.

< Non lo sa? >
< Cosa dovrei sapere? >, domandò l'uomo con una punta di panico nella voce profonda.
< Jack è... morto. Un mese fa, circa >, sussurrò Laureen.
Il mondo crollò di colpo addosso ad Ennis, frammentandosi nella caduta in mille affilate schegge che lo trafissero fin dentro il cuore.
Non sapeva, però, che tutto avrebbe preso una piega diversa, solo pochi giorni dopo.

E la storia di due uomini, due ragazzi che prima diventano amici e poi scoprono di amarsi. Ma le cose per loro non saranno tanto facili ... . (Jack ed Ennis hai tempi del liceo, ma non negli anni 60, ma bensì ai giorni nostri)
Tratto dalle prime righe del primo capitolo:
Ennis Del Mar ha accettato la tua richiesta d'amicizia.
"Finalmente! Ti ho fatto la richiesta una settimana fa'! E menomale che ci vediamo tutti i giorni a scuola" dissi, davanti allo schermo del mio pc portatile. Ebbene tutto iniziò da li, nell'estate dei miei sedici anni.

Fu una questione di attimi e poi due fronti combaciavano; gli sguardi di due uomini che si fondevano, una questione di attimi e poi i corpi di due belve lottavano per prevalere una sull'altra.
"Io non sono così"
"Neanche io"

Ossessivamente osservi le cose che ti rimandano a lui, come se in quei vestiti appesi potesse apparire un corpo che hai conosciuto bene.
[Ennis Del Mar, senso di vuoto, perdizione, la figura più intensa di sempre.]

Avrebbe dovuto immaginarlo.
Sì, insomma...che diavolo si era messo in testa? Davvero aveva pensato che Ennis avrebbe cambiato idea da un momento all'altro?
Illuso, ecco cos'era.
Il problema non era mai stato la famiglia, oh no, e questo Jack lo sapeva bene, lo aveva sempre saputo.
Ma allora perché era partito ugualmente dal Texas con lo sciocco e infantile pensiero che dopo il divorzio tutto sarebbe stato diverso?
Ennis aveva paura, una fottuta paura di ciò che la gente avrebbe pensato di loro e ciò non sarebbe mai cambiato, neanche se loro due fossero state le ultime persone rimaste sul pianeta.
[...]
-Mi dispiace, Jack- sussurrò al vento, con la speranza che, un giorno, quelle due ormai insignificanti parole sarebbero giunte fino a lui.
-Mi dispiace-.
Jack va da Ennis canticchiando allegramente.
Jack lascia Ennis piangendo e singhiozzando.
Flashfic su una delle scene più malinconiche del film.

"Non sento vergogna, non sento colpe, non sento alcuna paura."
L'inconscio più puro e profondo di Ennis, quello che tenterà di nascondere, ma che non può sopprimere.

Sono passati anni dalla morte di Jack e qualcosa a casa Twist è cambiato.

1963. Jack Twist incontra Ennis Del Mar.
Piccolo omaggio (indegno) a una storia che lascia senza fiato.
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Ennis ride di me – con me. Ennis ride. Questi fagioli in scatola non sono poi così male.

Una piccola semplice poesia, spoglia, forse, cruda, ma sincera, come lo era l'amore tra Jack ed Ennis.

Ecco cosa gli erano rimasti, i ricordi.

Restarono così per un bel po’, o almeno per quanto sembrò a Jack, per un’eternità.
E sarebbe potuto restare così per sempre, per quanto gli riguardava, non esisteva nient’altro all’infuori di lui, di Ennis, e del mazzo di fiori gialli e rossi ancora stretto nella sua mano.

Alla ricerca di qualcosa che era stato negato ad entrambi per troppo tempo...

"Ti amo, Jack."
"Ti amo, Ennis."
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Ho provato ad immaginare l'ultima scena, nella camera di Jack, con la presenza dell'essenza dello stesso Jack. Una cosa alla "Ghost".

Un finale alternativo alla storia che ha fatto piangere miliardi di persone. Sentivo che dovevo scriverlo questo one-shot e sono felicissima di averlo fatto.
A volte, anche se la speranza sembra morire, è sempre importante saper rialzarsi in piedi.