Cosa sarebbe successo se Bartolomeo si fosse accorto che Luffy era stato ucciso o quasi da Kaido? Quale sarebbe stata la sua reazione?
(dal capitolo)
Era sera, Bartolomeo era stanchissimo dopo una lunga giornata e si era disteso fuori a prendere un po’ di fresco, quando aveva sentito un rumore, simile a carta che brucia. Per i primi secondi non ci fece caso, ma quasi immediatamente si accorse che il rumore proveniva dal suo ciondolo.

[Questa storia partecipa alla Challenge delle Parole Quasi Intraducibili (FairyPiece version) organizzata dal forum FairyPiece - Fanfiction & Images]
01°– «Tanto lo so che non stai dormendo Zoro»
02°- «Hai sbirciato?»
03°- «Ancora cinque minuti»
04° - Una birra, forse due, quattro chiacchiere e chissà… qualcosa di più?
05° - «... ciao...»
06° - «Dovresti smetterla di arrampicarti nel mio letto quando hai gli incubi»
07° - «Hai almeno intenzione di ridarmela un giorno?»
08° - «Shh Shh. Sono qui»
09° - «Andrà tutto bene»
10° - Una, due, tre volte.
11° - «Che diamin… NAMI!!!»
12° - «Guai a te, Roronoa»
13° - «Dobbiamo fare pace»
14° - «Sto bene qui. Sto bene ora»
15° - «Yo-hohoho Zoro san: che presa!»
16° - «E perchè mai lo condividi con me, se è così prezioso?»
17° - «Lo troveremo»
18° - Ancheggiò e roteò le mani al cielo, un sorriso sulle labbra libero da ogni pensiero che non fosse lui.
19° - Aveva dei lineamenti decisi, un corpo scultoreo, occhi profondi [...]Questo prima di Kuraigana.
20° - Quando la sua voce urlava ordini a destra e a manca,[...] Zoro avrebbe voluto volentieri prendere la lingua di Nami e farci un bel nodo
21° - «...»
[ZoNami, raccolta di drabbles-flashfic]

Rufy: Zoro! Chi è Tommy?
Zoro: Era una persona che conoscevo tanto tempo fa.
"Questa è una vicenda accaduta prima della "Battaglia contro l'Oscurità""

«Ti invidio, Portugase D. Ace. Forse morirai prima di me».
«Come ti chiami, piccolina?».
«Eeve».
«Eeve, quanti anni hai?».
«Diciassette».
Mi fece un gran sorriso. Sporco, tumefatto, senza forze, con un piede nella fossa, mi mostrò un sorriso raggiante. «Hai la stessa età del mio fratellino».
Passò il resto della notte a parlarmi di Rufy, suo fratello minore. Mi raccontò della loro infanzia, fatta di strane battaglie con animali troppo grossi per due bambini, di zuffe, di screzi con banditi, delle botte prese dal nonno. Più che la storia della loro infanzia mi sembravano favole, racconti inventati. Come potevano due ragazzini sopravvivere a tutto questo?
Però ne fui rapita. E dimenticai tutto il resto.

Sora non aveva nessuna intenzione di morire in un letto come un'eroina tragica: ha liberato suo figlio dalla cella dove Judge (non merita l'appellativo di padre, né di marito) l'ha rinchiuso, ed è fuggita con lui. Il solo ricordo le annebbia la vista, la sua mente si allontana dal tepore rassicurante del Baratie.
Zeff le prende una mano tra le sue. Sora solleva lo sguardo.
Il pirata la guarda, intenso, e porta la sua mano delicata e pallida vicino alle labbra.
China la testa e la bacia il dorso della mano, senza toccarla, è solo un gesto.
«Non lascerò che ti accada niente, qui al Baratie.» le promette. «Che tu voglia raccontare da cosa stai scappando, oppure no. È una promessa.»
Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it

Reduce dalla visione del live action, il mio amore adolescenziale per Zoro si è risvegliato, e questo è quello che ne è uscito, un cross-over con l'altro manga che mi sta a cuore: Dragon Ball.
Nel testo ci sono delle imprecisioni, mi sono presa delle libertà "artistiche" personali, discostandomi in parte, sia dal mangia che dall'anime, spero di essere perdonata dai puristi. ;)
Vi lascio un estratto dal testo:
- Nami forse ha ragione. - disse ad un tratto l’ex cacciatore di pirati. - Forse stiamo superando un limite che non dovremmo. -
- Credo che il limite sia stato già superato abbondantemente. - replicò lei per niente turbata dalle parole di lui.
Si tirò su un gomito per poterla guardare negli occhi
- Potrei distrarmi. Potresti essere una distrazione durante qualche scontro. -
- Zoro, non sono una bambina e non sono umana. - gli ricordò sorridendogli e accarezzandogli il viso.
- Non devi preoccuparti per me. Ho affrontato nemici ben più potenti nella mia vita. So badare a me stessa. Non ho bisogno del principe azzurro che mi salvi. -

«Sarai emozionata per il tuo primo Cahya Mera»
«Suppongo di... sì?» ribatté incerta Perona, voltandosi verso Ace in cerca di aiuto, ma il moro non sembrava saperne più di lei.
«È una nuova ricorrenza locale?»
«Nuova?» chiese conferma Yamato con una smorfia tra l'incerto e il divertito prima di venire colpita da un dubbio. «Aspetta, sei serio? Non sai cos'è il Cahya Mera?»
«È il festival di stasera Ace» venne in suo aiuto Izou ma con scarso successo.
«Festival...»
«Con la musica in piazza e le lanterne di carta»
«Okay mi dice qualcosa»
«Che c'è la luna rosa» intervenne Koala.
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«Mh» mugugnò Nojiko, finendo di asciugarsi le mani, prima di posarle sui fianchi con fare riflessivo. «Potresti provare»
«Che cosa?»
«A dimenticare» fece spallucce la barista. «Stasera è il Cahya Mera»
Ishley la fissò qualche istante prima di parlare. «Non sei seria»
«Perchè no? La Luna esaudisce i desideri stanotte, e il tuo è così sincero»
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Importante: trama del primo capitolo editata!

Questa raccolta partecipa al Writober2023 di Fanwriter.it
31 prompt in 31 giorni nel fandom di One Piece (allucinante!)
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1. Rosso di sera
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-Tutti i diritti riservati agli autori delle fanart presenti.-

"Ammettilo" Sanji si gira completamente verso di lui, coprendogli così la visuale sul tizio col fucile impegnato in una strascicata improvvisazione canora, "a te lei piace."
Lo spadaccino gli restituisce un'occhiata impassibile. "Lei chi?"
"Quella signora laggiù con quattro menti e i bicipiti più grossi dei miei e dei tuoi messi insieme" replica Sanji con un pungente, falso sorriso cordiale, "ma come chi, idiota?'" aggiunge poi, mutando espressione di colpo, "parlo di Nami."
Storia ambientata tra la fine della prima stagione del live-action e l'inizio della seconda.

«Mi auguro che tu abbia preso tutto quello che ti serve, Roronoa Zoro» la voce dell'invincibile spadaccino arrivò forte e amplificata dal silenzio di quell'ora del mattino.
Zoro picchiettò le sue tre spade, assicurate alla sua nuova fusciacca color del sangue.
«Tutto ciò di cui ho bisogno è qui» gli rispose. [...]
Dopotutto non era andata poi così male. Aveva accumulato esperienza. Pagandola a caro prezzo: un pezzetto del suo orgoglio e la vista di uno dei suoi occhi. Gliene restava uno buono, aperto sul futuro. E chissà che non gli servisse da lezione, guardare il mondo da una prospettiva diversa.

"Non avrei mai pensato che avrei rivisto Zoro Roronoa dopo cinque anni.
Quando lo rividi entrare dalla porta della taverna, con le sue solite spade, i suoi soliti capelli verdi e quella sua solita presenza silenziosa e indisponente di chi ha visto il mondo, lo conosce e pensa di poterlo avere tra le mani in modo da plasmarlo a proprio piacimento, fu come se quei cinque anni non fossero mai del tutto trascorsi. Fu come se quella distanza tra noi non fosse mai esistita…"
[Questa storia partecipa al Writober 2023 indotto da Fanwriter.it]

“Non poteva non darle sui nervi quell’atteggiamento maschilista, e, per questo, non poteva non raccoglierne la provocazione. Pensava che se fosse stato quell’uomo ad estenuarla, a sfinirla più del dovuto, non avrebbe potuto farlo più nessun altro.
Quell’altro…”

"Log 00: Martedì mattina, tempo sereno.
Nuovo Mondo. Nessuna nave nemica in vista e gli scemi stanno facendo casino come al solito." scrisse Nami sul diario di bordo.
In realtà quel giorno successero tante altre cose...
I Mugiwara inventarono un nuovo gioco per passare il tempo in compagnia, prima dello sbarco sulla prossima isola.
Sanji nascondeva ben più di un segreto in camera da letto.
Rufy voleva scoprire cose nuove. Con Robin.
Robin al contempo voleva insegnarle a lui, e fare i conti con i suoi sentimenti.
Qualcuno aveva già i suoi sospetti e qualcun'altro invece se la rideva compiaciuto da tutta quella situazione. L'unica cosa certa era che la navigatrice avrebbe sicuramente picchiato buona parte dei suoi compagni.
Del resto, le avventure della ciurma di Cappello di Paglia nel Nuovo Mondo, erano appena cominciate!
[After time-skip, ambientata dopo l'Isola degli Uomini-Pesce e prima di Punk Hazard]
- Ovviamente Rufy x Robin, con lievi accenni Zoro x Nami -

L'imperatrice pirata Boa Hancock è sola nella sua stanza e non può fare a meno di ricordare un passato doloroso.
"Qualche volta, di notte nella sua stanza Hancock ripensava alla sua infanzia da schiava.
Succedeva soprattutto nelle fasi di luna nuova, quando l’assenza della luce lunare la inghiottiva nelle tenebre più profonde.
In quelle ore la sua stanza, dotata di un grande letto ricoperto di soffici cuscini e delicati tessuti, ammobiliata pregevolmente, affrescata con colori vivaci, assomigliava in modo fin troppo realistico alla cella dove aveva trascorso gran parte della sua infanzia".

L'estate scacciò l'autunno lentamente, senza fretta.
Senza che Zoro se ne accorgesse.
Questa storia ha vinto il Contest "Dream Catcher Contest" del @4BLUTeam per il tema "Summer Dream"