Per quel che ricordo la prima volta che presi e bevvi quella bottiglia di Jack Daniel's non vidi più i miei genitori. Dimenticai i loro volti, e i loro nomi; dimenticai i loro sorrisi e il loro profumo, dimenticai cosa significava realmente sentirsi in famiglia. E quando bevvi la seconda molto più rapidamente di quanto credessi di esser capace dimenticai tutti i problemi, e tutte le conseguenze delle mie decisioni. Quando ero piccola ripetevano spesso che avrei passato una vita felice quando sarei cresciuta. E dal momento in cui cominciai a prendere tutti i peggiori vizi del mondo, non provai più nulla. Vivevo in un universo ovattato, dove ogni sensazione risultava assente e la memoria lentamente svaniva, semplicemente. Furono così i miei lunghissimi anni passati a Belleville, nel New Jersey. Come una bambola rotta, con un'anima consumata.
Ma poi il suo arrivo nella mia vita, cambiò ogni cosa. Diventò capace di farmi dimenticare i miei problemi, di affrontarli anche. Diventò capace di accendere in me quelle emozioni che avevo perso da tempo. Diventò lui, il mio più malsano vizio.

Priest!Gerard
UniversityStudent!Frank
«Teneva entrambe le mani del ragazzo nelle sue, accarezzandole delicatamente e con fare premuroso.
Frank guardò il dipinto sopra di loro, e credette di vedere una dolce compassione anche nello sguardo delle Vergine.
Una parte di lui sperava che Lei stesse cercando di dirgli, tramite quei Suoi misericordiosi occhi pennellati, che non c’era nulla di sbagliato nel suo amore.
Gerard, invece, ammirava ancora le sue mani e giocava con le dita intorno ad esse, e tutto quel doloroso peso, che si era trascinato fin lì, sembrava sciogliersi ad ogni carezza.
Frank aveva da sempre notato, talvolta con una certa punta di gelosia, quanto al sacerdote piacesse avere le mani altrui tra le sue, stringerle, punzecchiarle, torturarle.
Mikey non riusciva proprio a sopportarlo e si lamentava di quanto, sin da piccoli, sentisse questa necessità di prendergli le mani ogni volta che doveva dirgli qualcosa.
Quello che invece non sapeva, era quanto il sacerdote amasse custodire le sue, quanto ci indugiasse, quanto avesse il bisogno di insistere su ogni singolo solco e per ogni avvallamento delle dita, e non per semplice abitudine o fissazione.
Guardò ancora la Vergine dipinta.»

L’eco di un passato scomodo stava mietendo più vittime del previsto. E anche se Frank faceva e aveva sempre fatto parte della schiera degli innocenti, Gerard sentiva di non poter trovarsi d’accordo con lui ora che le conseguenze negative delle sue paure, di un’angoscia mai veramente sopita venivano riversate su un ragazzo che non aveva altra colpa oltre a quella di star crescendo e di cercare, giustamente, delle risposte.
Non se quel ragazzo era figlio loro.
(Seguito di "Unless you die", a sua volta seguito di "Hunters")

Se Gerard e Linz fossero morti in un incidente stradale? Se Bandit fosse cresciuta con la nonna e lo zio Mikey? Se Mikey fosse diventato il manager degli Avenged Sevenfold?
Se Bandit volesse cominciare un nuovo capitolo della sua vita partendo proprio dal tour che i ragazzi faranno in America?
Se dopo tante disgrazie la piccola bandita trovasse un po' di felicità?

«Guardami Gerard
Guardami ancora come se fossi
La cosa più bella che hai »
•A Frerard poetry•
@rarexx
~completata~

Erano esattamente quattro anni, quaranta settimane e cinque giorni che Gerard Way non vedeva Frank Iero e la cosa gli andava benissimo.

Gerard ha sempre odiato gli sport. Fin da quando era piccolo e tutti lo obbligavano a giocare a basket perché “è così divertente!”, lui già aveva capito che lui e gli sport sono acerrimi nemici.
“Gee! Muoviti, non succederà nulla di male, dai!”
E allora cosa ci fa con due scii ai piedi in cima a una discesa pronta per essere percorsa?
**Raccolta di one shots natalizie!**

Cosa potrebbe succedere, quando un ragazzo asociale che odia ogni singola persona incontrata un pazzo psicopatico con doppia personalità?

Profumo di caffè, bagnoschiuma al muschio bianco e un vago sentore di sigarette, ecco ciò che sente Frank non appena apre gli occhi e si rende conto di essere avvolto da due braccia calde che oramai è abituato chiamare “casa”.

C’è qualcosa in Frank di cui tutti vogliono un pezzetto. Lui è talmente tanto più che un semplice spirito libero. Non ci sono barriere o convenzioni nella sua vita semplicemente perché ha scelto di ignorarle. Si gode la libertà auto procuratasi in un modo audace, quasi impossibile.
Invece Gerard è solamente umano. Sebbene sia stato graziato da un talento artistico e qualche privilegio, è solo una marionetta ed un produttore in massa di tutto tranne che capolavori. Non conosce nessun’altra realtà al di fuori del suo mondo sicuro e banale di libertà che vuole essere artistica. Una volta scoppiata quella bolla, è solo umano. Umano e facilmente sfinibile.
***
[Dal testo]
“Un capolavoro deve venire da te, e tu hai finto chi sei per tutto questo tempo. Hai troppe regole in testa – ‘fai questo’ e ‘fai quello’. Sei troppo perfetto per fare qualcosa di grandioso, Gerard.”

Quando un anima si spezza non può più essere risanata
[Danger Days: The True Lives of the Fabulous Killjoys!Universe]

La follia aveva il colore della ciliegie e del sangue e la tossicità del veleno
[Danger Days: The True Lives of the Fabulous Killjoys!Universe]

Le persone che amava, Gerard le amava sul serio.
Seguito di Trust me

"Frank rimase ad ammirare il sorriso di Gerard che sfidava il tramonto: nell'aria afosa della sera, lo scintillio dei suoi occhi brillava più di Venere stessa"
Piccola raccolta di flashfic, one-shot e chi più ne ha più ne metta sui nostri adorabili Gerd e Frnk.

QUESTA STORIA E' IL SECONDO VOLUME DI UNA TRILOGIA, LA PRIMA PARTE LA TROVATE SUL MIO PROFILO AL NOME DI "SCAR"
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"Sorridi"
"Come?" Chiese Gerard senza capire cosa intendesse.
"Ti prego, sorridi, fammi un sorriso, uno di quelli veri" ripeté Frank appoggiandogli le mani sui fianchi.
"Come faccio a sorridere, così a comando..."
"Gee, tu mi piaci. Mi piaci veramente" affermò Frank in modo deciso. Ed ecco che Gerard al suono di quelle parole, si aprì in un largo sorriso, luminoso.
"Grazie" disse piano Frank.
"E di cosa?" Chiese Gerard mettendogli entrambe le mani tra i capelli dietro alla nuca.
"Per aver sorriso. Sai... io credo che non si possa conoscere veramente il volto di una persona finché non si vede il suo sorriso. Il suo sorriso vero, quello che esprime tutto in una frazione di secondo, quello largo e luminoso, quando puoi vedere tutti i denti. È quella l'espressione che determina il volto di una persona, il suo vero volto"
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Secondo capitolo della saga "SCAR".
Dopo aver lasciato Frank e Gerard in lite e sull'orlo dell'arruolamento... cosa accadrà?
!!! Storia NON mia, ma dell'utente MCRmichi di Wattpad !!!