La vita di Tom ha una svolta quando il suo capo assume un assistente al merchandising per lui, Alinne è qui per aiutarlo a parlare della sua missione nello spazio, che inizierà da lì a pochi mesi. Ma le cose cambiano quando incontra Mark, che gli mostra cose che potrà trovare solo sulla Terra, e che è capace di dimostrargli che, infondo, non è tutto finito.
[Traduzione]

La storia è ambientata a Poway, California, nel 1991. La sedicenne Josie, citata dai Blink in una loro canzone, è appena tornata in città pronta per un nuovo inizio e per il liceo, dove conoscerà successivamente Mark e Tom, amici da sempre.
Ho cercato di rendere la ff quanto più reale possibile (origini dei Blink, canzoni per data e altri avvenimenti). Tratta anche tematiche piuttosto delicate che fanno parte dell'adolescenza sia dei protagonisti che in generale.
Per il resto è la mia prima ff (siate davvero clementi) e spero vi piaccia!

[Tratto dal 1° capitolo]
Il sole splendeva a Poway: l’estate era finalmente arrivata.
Le persone organizzavano grigliate, feste e andavano in vacanza, la scuola era terminata e per chi lavorava c’erano le ferie.
Preparare una valigia non era mai stato così facile per me, che di estivo non avevo niente se non una o due canottiere nere, per il resto il mio armadio era composto solo da magliette di gruppi musicali.
Non ero molto amante dell’estate, preferivo l’inverno, le cioccolate calde, la neve e il Natale.
I miei migliori amici, Mark e Tom, mi avevano costretta ad andare in vacanza con loro e, come rifiutare davanti a due ragazzi che ti ripetono in continuazione, facendo gli occhioni, “Dai, vieni con noi!” portandoti all’esaurimento nervoso?

“ciao tesoro, spero che tu possa capirmi, spero che ti prenderai cura di tuo fratello e di tuo padre. Sei grande ormai e non hai più bisogno della tua mamma! Ti abbraccio e ti bacio!”

« Scusami » comincia, Mark. E di riflesso sorrido.
Non ha mai usato il tono formale con nessuno nella sua vita, questo è un aspetto di lui che mi è sempre piaciuto.
« Cosa ha a che fare questa ragazza con noi? »
E lo ringrazio mentalmente.
In effetti la stessa domanda mi sta ronzando intorno da un po'.
« In questo programma raccontiamo storie, signor Hoppus. Ha a che fare con voi, perché siete i responsabili della sua rinascita. » annuncia, indurendo involontariamente il tono di voce.
Si è stizzito? Perchè?
Incrociando le braccia al petto, gli mostro il ghigno storto più ben riuscito che mi riesca al momento, piegando un pelo la testa di lato.
« Ci dovrà spiegare meglio la faccenda, altrimenti come siamo venuti, ce ne andiamo. »
|Tom/Christine|

Sollevo un sopracciglio.
« Beh? Che vuoi? »
« Pensavo... »
E mi trattengo dallo scoppiare a ridere. Piego le labbra in un ghigno sarcastico, posando sul letto il vecchio Game Boy che avevo in mano.
« Ah sì? E da quando? »
Un cuscino mi colpisce in pieno viso, lo sposto lentamente, continuando a sghignazzare.
Mark si gratta un braccio distrattamente.
« Mi piacerebbe provare ad essere te per un giorno! Vorrei fosse possibile. » mi confida, sorridendo appena.
|Tom/Kari - Mark/Kari|

In questa ff sono mischiati fatti accaduti veramente -in quei due mesi del Tour, che si possono anche vedere in alcuni video [(http://www.youtube.com/watch?v=6RxaqfdqWhk) sono 11 video e fan crepare dal ridere ahahah],- con fatti inventati da me.
Beh, non so che altro dire, spero che vi piaccia e che vi diverta.

Anne Hoppus ha dei seri problemi con gli uomini.
No, Anne Hoppus ha dei seri problemi con un solo uomo, che al momento continua a farmi montare il nervoso fin sopra la punta dei capelli.
|Tom/Anne|

« Mark? Ci sarai davvero? »
E' un flebile sussurro, ma con uno spostamento lieve delle dita sulla sua schiena, lo rassicuro. Si rilassa al mio tocco, sospirando.
« Come le carie dopo un pacchetto intero di caramelle! »
|Mark/Tom|

« Thomas, non ti sembra di esagerare un tantino? »
Arriccio il naso al suono del mio nome per intero. E' chiaro che Travis conosce bene i miei punti deboli, è al corrente di ciò che mi fa incazzare e devo dire che al momento ci sta riuscendo benissimo!
« Te lo ripeto, Barker: sta' alla larga da questa faccenda! »
|Tom/Mark|friendshipPOV!

« Gli alieni non esistono, Tom! »
Ridacchiò appena alla vista dell'espressione del ragazzo per quella uscita! Sembrava indignato.
« Tzè » fece, spostando la testa di lato con stizza « questo lo dici tu! »
« Mi piace il tuo mondo, lo sai? Vorrei essere come te » ammise cambiando argomento, tenendosi la coda con le braccia e alzando la fronte al cielo.
« Cioè vorresti essere un adolescente americano con problemi d'alcool e un sogno troppo grande per lui? »
|Tom/April|

- Vita, vita così stonata, adesso che tu non ci sei -
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« Hey, Mark! »
Deglutisco.
Non può essere. No. Sto diventando pazzo del tutto. Con cautela, ruoto il busto verso il punto che ho appena lasciato.
« Tom. » soffio, incredulo, osservando il volto sorridente del mio migliore amico.
|Mark/Tom|

« Che cazzo ci fai qui? Sei impazzito? »
Parlava tra i denti, la voce rotta dall'emozione. Tom non accennava a cancellarsi quel sorrisetto dal viso neppure per un momento. Le rubò il microfono dalle mani, schiarendosi la voce.
« Ciao, sono Tom DeLonge. Ve la rubo solo un secondo! » sentenziò, tra le urla generali.
Posò l'apparecchio sul pavimento del palco, trascinandola oltre le quinte in direzione del camerino. La spinse dentro con più forza di quanto volesse, eludendo ogni guardia del corpo e chiudendo la porta a chiave.
« Ma cosa ti dice il cervello, DeLonge? » sbraitò, rossa in viso.
|Tom DeLonge/P!nk|

« Cosa hai intenzione di fare? » chiese retorica, con una punta di angoscia nella voce.
Ma lui non si girò neppure una sola volta. Neppure per sbaglio. Avanzava a passo spedito verso l'entrata, agguantando una giacca a caso e posando la mano tremante sul pomello dorato.
« Vado a prenderlo a pugni. » sentenziò sicuro, carico di odio.
Odio, perché quell'idiota aveva deciso di ammazzarsi. E di farlo a sua insaputa.
Voleva morire? Lo avrebbe ucciso lui stesso.
|Mark/Tom|