Oltre alle sei storie cui presenti, ho ricevuto altre due adesioni al
concorso, ma ricordo che le storie devono essere complete e me le
dovete inviare o pubblicare nel sito.
Per il livello qualitativo di questa edizione, ho deciso di non
assegnare il terzo posto. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato.
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Giudizi sulle
storie vincitrici
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Destini intrecciati di moira78 - Una lunga storia di ventidue
capitoli, profondamente incentrata su tutto ciò che deriva dal grosso
fatto che accade nel capitolo 3.
Molta attenzione viene dedicata al
modo in cui la vita dei personaggi (e tutto ciò che il lettore ha amato
e conosciuto) viene sconvolta da questo evento (la cui portata è
descritta con insistenza per vari capitoli), così come a tutto ciò che
dovranno affrontare in conseguenza dello stesso (e come tutto ciò andrà
a modificare le relazioni fra i protagonisti).
C'è un pensiero per
quasi ogni personaggio e ad essere seguite sono le vicende di diverse
coppie, a parte la principale (Ranma/Akane).
Si percepisce la
precisa intenzione di far esprimere ai personaggi pensieri profondi,
riflessioni che nel manga (essendo i personaggi spesso dipinti come
stereotipati) difficilmente si ritroverebbero; spesso si riesce nel
tentativo di farli rimanere in-character. Tuttavia è presente una
piccola componente da soap opera nella drammaticità di alcuni
avvenimenti e in un universo in cui i personaggi pensano come persone
apparentemente 'normali', risultano a volte forzate alcune
caratteristiche che pure sono tipiche del personaggio originale (la
continua ossessione amorosa verso un determinato soggetto, ad esempio).
C'è
un punto che ho trovato particolarmente 'tirato' (anche se la
spiegazione data in un momento successivo ha una sua logica) e riguarda
la deriva 'violenta' di un personaggio femminile, ben oltre la metà
della storia (anche se il personaggio poi si redime, in un certo senso
... è forse quello che ho trovato meno azzeccato, rispetto agli altri).
Se
non fosse per un paio di scene nel finale, il rating di questa storia
sarebbe probabilmente PG13. Cito questo fatto perchè in effetti, per
quanto dolci o passionali possano essere determinate scene, ho avuto
come l'impressione che quella finale potesse tranquillamente essere
seguita da qualcos'altro, che chiudesse in una maniera più completa
l'intera trama.
Premio questa storia con il primo posto per
l'evidente impegno presente nel descrivere una vicenda lunga e
complicata (anche se l'impressione che a volte si sfori in qualcosa che
non dovrebbe esserci, c'è, almeno da parte mia), ma devo avvertire che
probabilmente piacerà davvero solo ai più romantici e a chi ha sempre
sognato che la Takahashi si soffermasse sull'argomento 'amore'.
-
At dawn di Kuno84 - La rivisitazione di un piccolo ma fondamentale evento nella vita di due
personaggi di Ranma 1/2. Intrecciata alla descrizione ed al significato
dell'alba (buono il collegamento col resto della storia, dato dal
trasformare la riflessione sull'alba in un'antica leggenda, concetto
non certo stranamente legato alla protagonista), la storia usa
un'atmosfera abbastanza lontana da quella della storia originale, per
via della tranquilità trasmessa al lettore, senza per questo
risultare fastidiosa.
L'introspezione del personaggio principale (la storia si dipana nei
pensieri di un'unica persona) non è infatti tipica dellla
Takahashi, ma è in character e coerente col personaggio in
questione e la sua storia.
La fine incornicia la storia, nel senso che non vi aggiunge nulla di
nuovo e d'altronde si percepisce che l'intenzione era quella di creare
uno scritto attorno ad un particolare preciso.
In conclusione, una storia ben scritta e anche interessante, anche se
non particolarmente coinvolgente (ma in questo caso non si percepisce
l'intenzione di creare una trama con questa caratteristica).
Giudizi sulle storie partecipanti (in ordine sparso)
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Noi due
di Neptune87 - Due ragazzi incrociano gli sguardi una sera, mentre
ballano ... Per
quattro quinti di questa storia si ha l'impressione di leggere una
one-shot che tranquillamente potrebbe non avere niente a che fare con
Ranma 1/2. Anche dopo aver scoperto (anche se era intuibile) chi erano
i protagonisti della storia, si fa una certa fatica a collegare i
caratteri dei due personaggi, così come li conosciamo dalla
serie, con le azioni dei protagonisti della storia, anche tenendo buona
l'ipotesi del 'What if ...?' (cioè, ipotizzando che i due si
siano conosciuti prima dell'inizio delle vicende a tutti note).Andando
oltre la concordanza della trama con la serie originale, manca
uno stile che riesca a coinvolgere il lettore e le vicende sono troppe
accennate, poco spiegate, per appassionare davvero. In una storia in
cui contano gli sguardi, le parole non dette e l'attrazione istantanea,
l'atmosfera è tutto. E qui manca.
Il consiglio è quello di sforzarsi di creare quella magia che si
vuole trasmettere, una volta che si ha in mente una vicenda ben precisa
da raccontare. Magari anche riflettendo sul fatto che la vicenda, pur
dolce, poco si adatta alla serie (come in questo caso) e che sarebbe
maggiormente valorizzata in altri contesti.
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Koi da! Panikku! di akane_val - Innanzittutto ci sono molti errori di forma nella versioe che ho ricevuto: errori battitura,
tempi verbali (inusuale la scelta del presente e difatti non sempre si
riesce a mantenerla), alcuni
errori di grammatica. L'uso di espressioni giapponesi di cui non si
spiega il significato può disorientare chi non le conosce.
Fino
a metà storia, si ha un po' l'impressione di assistere, con un tono da
lista della spesa, a tutto ciò che ha sempre raccontato la Takahashi in
Ranma 1/2. Poi a metà storia arriva lo stacco con ciò che si conosceva
fino a quel momento (e si comprende che era voluto, ma comunque
l'inizio poteva essere descritto in una maniera meno scolastica) e
inizia la parte di trama effettivamente inventata dall'autrice.
In
conclusione una storia romantica, che poteva essere sviluppata molto
meglio sia dal punto di vista della forma che della trama, con un unico
punto in cui il lettore può divertirsi (la parte in cui tutti i personaggi
osservano una stessa scena e ognuno immagina quello che succederà dopo
secondo il proprio tornaconto e secondo il carattere datogli dalla
Takahashi).
-
Finalmente Akane e Ranma di Akane_Tendo - Ranma è andato in Cina a curarsi e torna dopo un anno di lontananza
... Questa storia ha molti problemi, partendo dai tempi
verbali, passando per un 'nn' sfuggito e dalla mancanza dei giusti
spazi fra
parole e punteggiatura, per finire con la trama affrettata (e i
dialoghi superficiali), che porta poi la storia ad essere troppo breve.
Preciso in questo sede, per chiunque legga, che i puntini di sospensione devono essere sempre tre, non due.
A
livello di trama, la cosa che è sembrata più inverosimile è l'incontro
con Akane e il fatto che la presenza di un certo soggetto accanto alla
stessa non abbia causato una visibile sorpresa e conseguenti domande
immediatamente, invece che dopo il racconto del viaggio di Ranma.
Ad
un certo punto Ranma dice: 'non c'è molto da dire' ... e l'impressione
che ho avuto è che l'autrice stesse cercando di raccontare una vicenda
precisa (Ranma che torna dopo essere stato via a lungo e come Akane lo
accoglie) e che non abbia prestato molta attenzione a quanto si può
invece dire come autori per rendere interessante questa trama,
inserendo descrizioni, dialoghi più pregnanti, pensieri, ecc ...
Ho criticato molto, ma queste sono lacune a cui si può porre rimedio e perciò le ho sottolineate.
- Sta passando Novembre di DolceMella - I
credits alla canzone sarebbe meglio inserirli anche all'interno della
storia (così come sarebbe meglio non scrivere in un carattere così
grande e sproporzionato alcune frasi; l'effetto ottico è sgradevole).
Il testo della canzone si adatta abbastanza bene alle vicende narrate,
specie alla fine. E' la storia della fine di una ragazza giovane e di
come chi la amava profondamente la piange, ma sembrano vicende
collegate alle serie di Ranma, più che facenti parte dello stesso (e
con la giusta maestria nel descrivere gli eventi, magari narrando gli
antefatti e non solo la loro conclusione, è un'idea che si riesce a
trasmettere al lettore).
L'italiano è in genere corretto, ma quello
'sta' all'inizio con l'accento sulla 'a' dà un'idea diversa a chi
comincia a leggere la storia (c'è un piccolo errore di battitura
inoltre, che dà l'impressione di linguaggio SMS).
Il dolore, come
spesso in queste fanfic incentrate esclusivamente sul racconto di
vicende incredibilmente tragiche, è un po' stereotipato e passa dal
racconto di episodi lacerentemente belli (nella testa del protagonista)
che si possono facilmente immaginare anche senza leggere. Tuttavia non si può dire che sia una storia scritta male.
Come trama
quindi, storia adatta solo a chi ama questo tipo di racconti. E proprio
perchè lo scopo dichiarato era descrivere determinate vicende in un
certo modo, mi risulta difficile dare un giudizio sullo stile della
scrittrice che magari in altro tipo di storie potrebbe essere diverso.
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