FARE LA SPESA CASTLE
FARE LA SPESA!
Ero
al distretto avevamo appena risolto un caso normalissimo e molto
semplice, avevamo mezza giornata libera...
“Ehi
Castle! Ti va di fare una cosa da comune mortale?” chiesi mentre
lui mi stava porgendo la mia giacca, aiutandomi ad infilarla.
“Certo!
E che cosa dovremmo andare a fare?” rispose lui incuriosito.
“È
una sorpresa, dammi le chiavi guido io!” dissi correndo verso
l'ascensore.
“No
detective lei non può guidare” mi aveva raggiunto in ascensore
strappandomi le chiavi dalla mano.
“Eh
va bene, ma non ti dirò comunque dove stiamo andando dovrai
scoprirlo da solo, ti darò le indicazioni stradali” dissi
facendogli una linguaccia, mi divertivo un mondo a comportarmi da
bambina con lui.
“Ok
andiamo!” disse uscendo dall'ascensore molto velocemente, sapevo
che era l'uomo più curioso del mondo e che, anche se non lo dava a
vedere, amava fare cose normali (non da scrittore di best-sellers)-
“Allora
sei riuscito a capire dove stiamo andando?” lo stuzzicai dopo 5
minuti di viaggio...
“No
detective! Tu mi fai girare prima a destra poi a sinistra poi di
nuovo a destra, se non sto attento ad ogni segnale rischio di non
fare in tempo ad entrare nella via giusta” scoppiai a ridere, era
così nervoso solo per una piccola sorpresa...
“Ora
gira a destra ed entra nel parcheggio... Siamo arrivati!” dissi
senza neanche lasciargli il tempo di capire cosa si ritrovava
davanti... Parcheggiò e mi aiutò a scendere dall'auto.
“Kate
è un Ipermercato, mi hai portato a fare la spesa?” disse con aria
scettica ed interrogativa.
“Si
non volevo venirci da sola... e poi a te piace fare cose normali, o
no?” dissi stringendomi nelle spalle ed abbassando lo sguardo.
“Ehi...
Certo tranquilla non ho detto che non mi piaccia, sono rimasto solo
un po' sorpreso, non mi aspettavo di passare il tuo pomeriggio libero
a fare la spesa...” disse cingendogli la vita... gli sorrisi, ero
felice, non voleva farmi capire di essere un po' deluso per non
deludere me, gli diedi un piccolo bacio a fior di labbra, per poi
incamminarci verso l'ingresso.
“Questa
è la lista della spesa, e se vogliamo fare più in fretta, dovremmo
dividerci le varie cose...”
“No!
Io accetto di fare la spesa, solo se la facciamo insieme, e comunque
anche gli scrittori di best-sellers vanno a fare la spesa ogni tanto”
mi interruppe e si mise a ridere alla sua mezza battuta, mentre io lo
guardavo male...
“D'accordo
la spesa la facciamo insieme, ma devi prendere il carrello” dissi,
dopo aver alzato gli occhi al cielo, incandogli la lunga fila di
carrelli a lato dell'ingresso, ne prese uno e finalmente entrammo.
“Allora,
cominciamo da qui...” dissi indicandogli una parte della lista.
Prendemmo
le varie cose a turno mentre l'altro guardava il carrello, ma ad un
certo punto non lo vidi dove lo avevo lasciato, c'era solo il
carrello, ma non lui...
“Rick?...
Rick? Dove sei?” chiesi per un po' girando tra le corsie, quando
tornai indietro era lì vicino al carrello come se non se ne fosse
mai andato. Ero arrabbiata con lui, ma più che altro avevo avuto
paura di perderlo. Lo abbracciai forte per un attimo.
“Ehi...
che succede?” chiese facendomi alzare lo sguardo.
“Eri
sparito! Dovrei essere arrabbiata con te!” dissi puntandogli il
dito contro il petto...
“Facciamo
finta che tu lo sia” disse con un sorriso abbracciandomi di nuovo.
“Comunque
ho visto una cosa e non ho potuto fare a meno di avvicinarmi” disse
guardando il carrello, prima non ci avevo fatto caso, ma dentro ora
c'era un grande uovo di Pasqua, non di quelli complessi, c'era dentro
solo un piccolo giocattolino e infatti costava poco, ma era semplice
e bello...
“Sapevo
che eri un bambinone, ma non fino a questo punto” dissi guardandolo
scettica.
“Kate...
questo non è per me... lo dovrai mangiare tu” disse guardandomi
come se quello che aveva appena detto fosse la cosa più ovvia del
mondo.
“Non
capisco? Io dovrei mangiare un uovo di Pasqua al cioccolato al
latte?” dissi ancora più scettica...
“Il
dottore ha detto che fa bene e che il bambino è felice se mangi la
cioccolata, prometto che lo mangeremo insieme se vuoi” disse con un
faccia da cucciolo incompreso e da padre felice, che mi fece
scogliere all'istante...
“Quindi
in realtà quest'uovo non è per me, ma per lui, giusto?” dissi
seria facendo finta di rimproverarlo...
“Si...
No... Non lo so in realtà lo mangi tu, però è per lui” disse
cercando di scusarsi in imbarazzo, era così tenero e quando si
trattava di colui che tenevo in grembo lo era ancora di più.
“Ehi
ho capito... è davvero molto dolce, tu sei dolce” dissi
guardandolo nel più dolce dei modi per poi prendergli la mano ed
appoggiarla sulla mia pancia, mancavano solo 2 mesi e ormai si
sentiva benissimo anche da fuori quando scalciava e in quel momento
lo sentivo agitatissimo.
“Ahahah
vedi anche lui è felice, di sicuro appena nascerà ti ringrazierà
per il suo primo uovo di Pasqua con un bellissimo sorriso” dissi
continuando a ridere per la faccia esterrefatta di Rick...
“Ora
però abbiamo finito di fare la spesa mammina, forse dovremmo andare
a casa a riposare” disse premuroso come sempre, accarezzando prima
il mio ventre e poi l'uovo nel carrello, mentre ci avviavamo verso la
cassa....
Angolino mio *-*
OK
QUESTA STORIA HA UNA MOTIVAZIONE, SONO ANDATA AL SUPERMERCATO CON MIA
MAMMA, E C'ERA UN RAGAZZO CHE HA MESSO DI NASCOSTO NEL CARRELLO UN
UOVO DI PASQUA, POI LA RAGAZZA INCINTA SI è GIRATA A VISTO L'UOVO E
LO HA GUARDATO IN UN MODO DOLCISSIMO, SI SONO DETTI QUALCOSA CHE NON
SONO RIUSCITA A CAPIRE E POI LUI HA LETTERALMENTE ACCAREZZATO L'UOVO
CHE ERA NEL CARRELLO, I DIALOGHI E I PERSONAGGI è OVVIO CHE NON
CENTRANO MA SECONDO ME è STATA UNA SCENA DOLCISSIMA.
Aspetto recensioni anche semplicissime fanno tanto piacere!!!
Ciaooo a tutti!!! <3
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