Qualcuno mi ha detto che quando una persona ne incontra un’altra si instaura un legame speciale.
Noi non è che ci siamo incontrati.
Noi dalla nascita ci conoscevamo già.
Ho passato tutte le mie migliori giornate con te al mio fianco.
Ma ora?
Ora come faccio senza di te?
Vetri infranti, sangue a terra.
Le mie lacrime che continuano a bagnare il pavimento.
Che scena patetica.
Io sono patetico.
Patetico, debole, ingenuo e ho anche altri duemila difetti.
Ancora mi chiedo cosa ci faccio qui.
Perché non ho ancora raggiunto il mio amato fratello?
Perché continuo ad aggrapparmi a degli stupidi sorrisi?
Continuo a farmi delle stupide e deprimenti domande, che, tra le altre cose, non hanno mai una risposta, neanche approssimata.
Niente.
La mia vita non ha senso.
Già lo so da un po’, ma ho paura di morire.
Ho paura di provare dolore, ho paura che Atsuya mi possa odiare.
Perché il suicidio è buttare la propria vita.
Forse…
Il suicidio.
Per la disperazione, per la troppa sofferenza, per la solitudine uno si toglie la vita.
La penso così, io.
Alzo lo sguardo, fisso il mio riflesso nello specchio, o almeno lo fisso in quel che ne rimane.
La pelle pallida, gli occhi stanchi.
Poi guardo la mia mano destra, quella che stringe tra le dite un vetro rotto, quella che perde sangue già da un po’.
Un taglio abbastanza profondo, credo.
È il momento di farla finita.
È il momento di raggiungerti, Atsuya.
È colpa mia se non ci sei più, è colpa di questo mondo ingiusto.
E io, in questo mondo, non voglio vivere,non posso.
Non senza i tuoi sorrisi e le tue prese in giro.
Farà male, vero?
Stendo il braccio sinistro verso quello che era stato uno specchio.
È il momento di concludere la mia vita… con un taglio netto.
Un gesto veloce, doloroso.
Chissà se questa è proprio la scelta giusta…
Per un paio di secondi guardo il sangue uscire dal polso.
Taglio netto.
Mi appoggiò contro le pareti bianche del bagno e mi lascio cadere.
Chiudo gli occhi.
Questo è il finale della mia vita.
Patetico, come tutto il resto.
Mi dispiace fratello mio, non sono stato abbastanza forte.
Questa vita senza te non ha senso.
Ti prego, voglio rivedere il tuo sorriso.
Chissà se per il mio gesto mi spetta l’Inferno.
XXXX
- Fubuki?
Gouenji spinge la porta d’entrata.
Non capiva perché fosse aperta.
- Fubuki? – urla ancora.
Vuole chiedergli se voleva uscire con lui e gli altri della squadra.
Entra nella casa, era tutto buio.
Dietro di lui ci sono Kazemaru ed Endou.
Attraversano un corridoio.
- Fermi – dice Gouenji all’improvviso, fermo davanti alla porta del bagno.
Apre la porta.
Indietreggia perché non può credere alla scena che gli si presenta davanti.
- Non è possibile – dice, mettendosi una mano sul viso.
Si chiede perché l’abbia fatto…
Una risposta che non avrà mai.
Kazemaru lo guarda preoccupato, si avvicina a quella stanza.
Il suo migliore amico, sangue, lacrime, dolore, morte.
Forse era solo un brutto sogno.
Un brutto sogno che sarebbe durato per l’eternità.
FINE.
*Angolodell'autriceùwù*
SeraH
Shirou è morto X°
Per una volta ùwù
Di solito i finali sono sempre felici. Stavolta no perchè sono depressa.
E perchè Ohana e io protesteremo ùwù
Atsuyanonpuòesseremorto! D:
Questa penso sarà l'ultima Shot. Per un po' di tempo mi dedicherò solo alle long.
Sempre, se, non penso, qualcuno abbia richieste di OneShot ù3ù
Comunque ora vi lascio.
Scusate se ultimamente rompo troppo ç u ç Non era mia intenzione.
Camy
p.s. Buonanotte ù3ù
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