Questa è per Vortex,
perché ripetere semplicemente 'grazie' ogni volta mi sembra
troppo poco.
Spero ti piaccia ;)
Was it bad enough to be too late?
Sembra che Yuu sia
incapace di distogliere la sua mente dall'altro chitarrista, qualunque
pensiero le imponga quella ritorna automaticamente indietro nel tempo,
fino ai giorni migliori che ha passato al fianco di Kouyou, fino ai
tempi del liceo in cui sedevano sul tetto della scuola e fumavano di
nascosto durante la ricreazione, fino al momento in cui capì
d'aver finalmente trovato quell'amore di cui tanto blaterava. Questo di
per sé non costituirebbe un problema, se la sua memoria,
poi, non facesse uno scatto in avanti riportandolo al presente,
ricordandogli che quello stesso amore se n'è ormai andato, e
tutto ciò che gli resta è prendersi le sue colpe,
la fitta al cuore che queste gli provocavano, ed una domanda.
Perché?
Sta piangendo, Yuu,
perché ha realizzato quanto l'amore possa essere pieno di
sofferenza e delusioni. Credeva che quello instaurato con Kouyou fosse
un rapporto solido, era convinto che le loro anime si fossero
intrecciate con una tale maestria che mai si sarebbero potute dividere,
e non capisce com'è possibile che quei bellissimi
arabeschi di ricordi cuciti insieme ora si stiano sfilacciando,
lasciandogli un vuoto nel petto e nella mente, come un buco provocato
dai tarli su un prezioso tappeto persiano. Non vuole dimenticare, ma rivivere i bei momenti ora lo fa
soffrire.
Ryo è
consapevole di essere un folle, sa di essere pigro, ma è
comunque deciso a risollevargli l'umore di nuovo, in qualche modo. Vede
Yuu chiudersi in se stesso nella speranza di capire cosa vuole, ma
l'esperienza l'ha demoralizzato a tal punto che non gli riesce proprio
di trovare una soluzione.
Vorrebbe che Yuu
alzasse la testa, ora, e che lo guardasse. Sa di non incarnare la
perfezione, ma vuole che l'altro torni a sorridere il prima possibile,
e gli piacerebbe essere lui il motivo di quel sorriso. Tuttavia non
è mai stato bravo a consolare le persone, così
inizia a rendersi ridicolo, butta al vento quel poco di
dignità che gli è rimasta, un piccolo prezzo che
è disposto a pagare pur di vederlo felice. Vorrebbe
avvicinarsi a lui, stargli affianco, vorrebbe che lo lasciasse entrare
nel suo mondo di preoccupazioni e fargli dimenticare tutte le delusioni
che ha affrontato, ma in fondo è felice di non averne
accesso, sa che ciò di cui verrebbe a conoscenza lo
ferirebbe, sa che non ha alcun modo per sostituirsi a Kouyou,
né l'avrà mai.
Custodire il suo
sentimento, mantenerlo relegato in un angolo della sua coscienza, a
dirla tutta, non gli pesa molto. È una cosa che riguarda
Yuu, gli darebbe fastidio doverne parlare con qualcuno che non sia lui.
E se potesse rivelargli ciò che prova, è sicuro
che poi starebbe almeno in parte meglio. Si sentirebbe più
leggero, a condividerlo con lui. Se non ci ha mai provato, tuttavia,
non è stato per non rovinare la loro amicizia. Conosce Yuu
abbastanza da sapere che non lascerebbe mai che qualcosa si interponga
tra di loro spezzandola. Il fatto è che crede che se
provasse a vocalizzare il suo amore, le parole uscirebbero fuori
distorte, sbagliate, inadeguate; tutto il contrario di ciò
che quel sentimento è. L'essere solo amici non
è un gran problema, alla fin fine, e per come la vede
è molto più facile che sia un'amicizia a durare
in eterno, piuttosto che una relazione.
Sono entrambi seduti a
terra, ora, le teste abbassate. Ryo lo sente tirare su col naso, ed
ecco che finalmente Yuu realizza quel piccolo desidero taciuto che solo
poco prima aveva portando gli occhi su di lui, arricciando le labbra
a fatica.
«Yuu...
?»
«Va tutto bene, non ti preoccupare.»
«Sicuro?»
«Mh-mh.», annuisce, e Ryo nota lo sforzo necessario all'altro
per sorridere sparire,
lasciando spazio ad un'espressione sinceramente rilassata e
felice.
«Ci sei tu qui con me.»
DE's:
Giuro che piango.
Sì, mi sono
commossa da sola, e se proprio ci tenete a saperlo non è
nemmeno la prima volta che succede. Con questo non voglio insinuare che
sia un capolavoro di fic, anzi, mi rendo conto del fatto che
è piuttosto mediocre e, a dirla tutta, farina del mio sacco
sono praticamente solo le ultime righe, uh, per il resto mi sono
ispirata a "Words I might have ate", "One for the razorbacks" e "Only
of you" dei Green Day (e se conoscete le canzoni immagino l'abbiate
capito anni fa), cosa che non mi garba troppo, a dire il vero, ma
considerando che ho avuto un piccolo blocco perlomeno l'ho fatto
sparire.
In realtà
non è questo che avevo in mente, questa mattina. Volevo
scrivere qualcosa che non coinvolgesse Uruha (per quanto possa anche
apprezzare le Aoi/Uruha, non riesco a scriverle, normalmente, quindi
questo è un passo avanti perché mi è
venuto di getto quel primo pezzo), e che fosse fluff, o che perlomeno
lasciasse intendere un sentimento reciproco, ecco, invece è
finita così. Mi piace, tutto sommato, e amo Reidiota
testa a carota
(c) (ma questo si sapeva già da tempo) e Aoi e i
cavalli suoi
(c). In questo periodo sono la mia coppia preferita, mi sa.
Che dire, se non che
come al solito sarebbe bello se la voglia di farmi sapere che ne
pensate vi assalisse brutalmente? ... Che presto aggiornerò
anche Cot, non disperate (ops).
A presto,
donzelle! ♥
Read ya!
badspider.
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