-Hai
Fame ? Facciamo uno spuntino? A una stazione per automobilisti. Con
automobilisti . - lo dissi ammiccando leggermente . Ero con Damon nella
mia auto anche il fatto che ero riuscita a farlo salire era una grande
conquista . No ?
-Smettila di fare la carina .- Teneva lo sguardo fermo sulla strada si
vedeva che tentava di ignorarmi . -Non è possibile .-
replicai facendo una specie di smorfia .-Sto guidando da ore senza una
meta precisa. Dove stiamo andando ? - Sorrisi ."Ottima domanda Damon .
" Pensai istintivamente .
-Abbastanza lontano per far in modo che tu non possa tornare indietro-
-Non preoccuparti. Io e Mystic Falls ci siamo presi una pausa.- Mi
morsi leggermente il labbro e mi posai in diagonale sulla poltroncina
di pelle.
-Tu e Mystic Falls o tu ed Elena ? - lo dissi leggermente accigliata .
-Diciamo che Elena ed io abbiamo avuto una piccola divergenza di
opinioni sul mio modo di comportarmi. - Ed ecco che era scattata quella
specie di scintilla,
quella strana forza che mi aveva spinto a fare quello che avevo fatto.
Per una secondo la mia mente vagò indietro.
* " Ho una domanda . Rispondimi e torneremo a fare fuochi d'artificio.
Rispondi bene e dimenticherò gli ultimi 145 in cui mi sei
mancata. Dimenticherò
quanto ti ho amato. Dimenticherò tutto e potremo
ricominciare da capo”.
* Rabbrividii impercettibilmente e passai la mano sul colletto di
quella sua camicia nera .
Quello stupido indumento risultava estremamente inutile . -Fammi
indovinare .Elena vuole che ti comporti da eroe e a te non piace
fingere . -
-Qualcosa de genere .- Salii con la mano e lo costrinsi a voltarsi .
-Peggio per lei !- Lo dissi guardandolo direttamente negli occhi e
avvicinandomi . Sarebbe stato disposto a dimenticare questa volta .
-Dimentica Damon . Dimentica ti prego !- lo sussurrai prima di unire le
mie labbra alle sue . Avrebbe dimenticato ? No lui aveva una scelta .
Elena ... quello era il suo nome. Era la mia stupida copia . Una
stupidissima ragazzina dai capelli piastrati, una stupida ragazzina
che aveva qualcuno per cui vivere, una stupida ragazzina che me li
aveva rubati entrambi. Strinsi la mano destra in un pugno. Quello che
accadde dopo
fu solo la conferma dei miei pensieri a dimostrazione di quanto sia
perfido il caso o il destino, a seconda a cosa voi crediate.
Mi sentii spingere dal centro petto e fui scaraventata di nuovo nel mio
sedile. " Cosa diavolo stai facendo idiota ! ?! " Volevo urlarlo, ma
non lo feci
E replicai con un: << Che stai facendo ? >>
Quello che rispose lui non lo sentii o almeno non lo percepii . Era
troppo anche per me .
- E chi preferisci Elena !- Non lo urlai fortunatamente e non feci
nient'altro, come provare a spingerlo per farlo sbandare per esempio.
Sicuramente ne avevo il desiderio come quello di fargli male, ferirlo,
anche strappargli il cuore a mani nude per sentire le sue urla. Lo
guardai di sbieco per un secondo e concentrai il mio sguardo sulla
strada immersa nella notte . - Perchè non torni da lei? A
vedere se hai ancora una possibilità per la sua mano? O per
vederla nelle braccia di Stefan? Così ti divertirai di piu'
sicuro. - Quello era il mio turno per essere guardate male. Incrociai
le braccia al petto. Stefan; dolce e tenero agnellino da manipolare.
Sbuffai. Infondo Damon era la persona piu' compatibile con me al mondo
. - Che intenti Katherine ?- Aveva sicuramente già capito,
ma stentava a credere . -Intendo che si vede da chilometri che spasimi
per Elena !- lo dissi acida sempre concentrandomi sull'esterno
dell'auto. Era un veicolo rosso, piuttosto basso, poteva superare i 230
ed era molto comoda. Uffa io stavo pensando alla macchina!
Com’ero riuscita a perderli così facilmente, senza
nemmeno accorgermene? In 145 anni li avevo persi. Non rispondeva, non
voleva rispondere. - Codardo.- sentenziai concentrandomi di nuovo sul
cielo notturno . - Parli tu che sei scappata per circa 500 anni da
Klaus ?- Colpo basso Damon , colpo basso . - Almeno di Klaus si
può avere paura per un motivo valido !- Avevo ragione ,
eccome se avevo ragione . Lo vidi irrigidirsi leggermente dopo di
questo svoltò l'angolo e fermò l'auto. Uscii di
scatto seguita da lui . -Cosa vuoi ottenere Katherine ?!- mi chiese
lanciando le chiavi dell'auto verso il buio del bosco lì
vicino . - Io cosa voglio ottenere ? - Era una domanda piu' che rivolta
a lui era rivolta a me stessa .- Non lo so ... forse mi sono scocciata
di essere sola! Di rimanere sola ogni volta! Di perdere tutti ! - * Ero
diventata isterica e questo non era un buon segno, non doveva accadere,
non dovevo lasciar uscire la parte umana e fragile . "Katerina " era
morta come tutta la sua famiglia. Ora esisteva solo Katherine Pierce,
la stronza, psicopatica, manipolatrice. Anche solo pensare che Katerina
non esistesse era un sacrilegio, quei cinquecento anni erano stati un
sacrilegio! Scivolai a terra nell'erba bagnata e stinsi un ciuffo di
ciclamini addormentati strappandoli da terra . - Di perdere tutti? Tu?
Tu provi qualcosa ? - Sembrava ... insomma ... divertito. Il che mi
rendeva ancora piu' isterica. Si provavo qualcosa! Ed era schifoso! Mi
alzai di scatto e mi catapultai di fronte a lui . - Bene! Puoi
scegliere di crederci oppure no Damon, ma provo qualcosa e fa schifo
tentare di tenere a qualcuno e non riuscire a ... - Balbettavo
leggermente. Io? Che balbettavo? Ero piu' stupita io che lui . - Capire
quanto ci tieni troppo tardi. - Conclusi respirando piano . - Baciami o
uccidimi Damon. Non ho nessun'altra ragione di vita se non mi baci,
perciò puoi anche uccidermi. - Lo dissi con voce monotona,
con gli occhi che guardavano direttamente i suoi, però senza
vederli veramente . - Non stai dicendo sul serio Katherine. Sei ubriaca
!- sentenziò lui avvicinandosi . - Entra in macchina, io
vado a cercare le chiavi.- Non era un ordine, ma per di piu' una
richiesta . - Sono seria Damon e non sono ubriaca !- lo dissi come una
bambina piccola e isterica . - Katherine ... - Non sapeva cosa dire.
Nemmeno io avrei saputo cosa dire se fossi stata in lui, ma avrei
saputo cosa fare ... e poco dopo lo seppe anche lui. Mi trovai spinta
contro un albero. Era stato troppo veloce, per quanto non ero riuscita
a capire cosa stesse succedendo fin quando non mi ritrovai a stringere,
istintivamente, le mie braccia intorno al suo collo. Lo stavo baciando.
Stavo baciando Damon Salvatore. Probabilmente per la prima volta. Era
la prima volta che sentivo quel qualcosa di diverso ... la scintilla.
Il fuoco d'artificio. Qualcosa di duro e legnoso tocco la mia gamba al
disotto della coscia: era un rametto di legno sporgente cui erano
appese, guarda caso, le chiavi della mia auto. Le presi tra due dita
mentre smettevo di baciarlo . - Hey guarda! Le chiavi.- Scoppiammo a
ridere. Una risata insensata, ma per di piu' allegra, che rendeva il
tutto meno triste. Prima scappavo da lui e da Klaus ... ora solo da
Klaus , ibrido , ma era solo Klaus. Non volevo ricordare cosa stava al
di fuori della candida oscurità di quel luogo, del mantello
scuro di quella notte , dell'ilarità che guidava ogni nostra
azione , di noi .
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