A strange family
Terza classificata al
contest Profilers si
nasce! di emychan
Di ritorno da un caso, Morgan non riesce a dormire e Reid ha gli incubi.
Rating: verde
Genere: generale
Personaggi: Spencer Reid, Derek Morgan, J.J., un po’ tutti
Note: one-shot, flash-fic (460 parole)
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- A STRANGE
FAMILY -
Erano in aereo, stavano tornando a casa dopo l’ennesimo caso
– questa volta si era trattato di un assassino seriale
particolarmente brutale anche per i loro standard. Volavano sospesi a
miglia e miglia dal suolo ad una velocità incredibile, e
nella
stanza regnava un silenzio tombale.
Reid si svegliò di soprassalto, in seguito ad un incubo.
Morgan, che in quel momento stava leggendo, sentì il
movimento del compagno di squadra.
“Tieni.” gli fece, porgendogli una coperta.
“Grazie.” Spencer era ancora turbato per il brutto
sogno, e
l’accettò come per riflesso condizionato,
portandosela
addosso in maniera scomposta e distratta.
“Ti ho svegliato, per caso?” chiese stropicciandosi
gli occhi.
“No, tranquillo, non stavo dormendo.”
“Cosa stavi facendo?”
“Nulla di importante. Vuoi parlarne?”
“No. Ma grazie lo stesso.” il suo viso si
stirò in un sorriso stanco.
“Beh, siamo una squadra, sostenerci l’un
l’altro è il minimo che possiamo fare.”
“È quello cha fa anche la famiglia.”
Morgan sbuffò.
“Una famiglia… Quindi Hotch sarebbe il
padre?”
“Perché no?”
“Ok.” si sedette nella poltrona di fianco a Reid,
divertito
da quel paragone, mentre cercava di capire il ruolo di ognuno. Si
voltò a guardarlo sorridendo. “J.J. è
la
mamma.”
Spencer sorrise. “Decisamente sì.”
“Tu sei uno dei figli. Il più piccolo.”
“Ehi!” sbottò offeso.
“È la verità! E anche Emily, ma lei
è più grande di te.”
“Gideon è lo zio.”
“Non male, Reid! E Garcia è la zia.”
“E tu chi saresti, allora?”
“Io? Il fratello maggiore, ovviamente: quello figo.”
Spencer non poté fare a meno di ridere.
“Quello che da i consigli al fratellino e gli tira su il
morale quando è giù.”
“Grazie. Sarei fiero di avere un fratello come te.”
“Figurati. L’hai detto tu che siamo una famiglia.
Alquanto
bizzarra e piuttosto strampalata, decisamente fuori
dall’ordinario direi, ma come hai detto tu siamo una
famiglia.”
Reid sorrise.
“Dormi bene, fratellino.”
“E a te buona lettura.”
Quando Spencer aprì gli occhi, alcune ore più
tardi,
erano quasi arrivati a Quantico, e J.J., che l’aveva
svegliato,
gli stava porgendo un caffè con un sorriso gentile.
“Tieni, ne hai bisogno.”
“Tranquillo ragazzino,” intervenne Derek
prendendolo in
giro “le ho detto di prepararlo direttamente nel barattolo
dello
zucchero. È sufficiente o ne vuoi
dell’altro?”
Reid accettò con gratitudine la tazza che gli veniva porta.
È davvero
come una madre, pensò mentre sorseggiava il
caffè nero per svegliarsi un po’.
“È perfetto, grazie mille.” disse
sorridendole.
“Forza ragazzi, preparatevi: tra cinque minuti saremo a
casa.” ordinò Hotch controllando
l’orologio.
Spencer si guardò intorno, sorseggiando il caffè
che gli
aveva preparato “la mamma”, e pensò che
in fondo
Morgan aveva indovinato in pieno i ruoli di quella bizzarra famiglia
che era la loro squadra.
“Ehi, ragazzino! Ti vuoi muovere o ti lasciamo
sull’aereo?”
“Arrivo, solo un momento!”
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Terza classificata al
contest Profilers si
nasce! di emychan
Questa è la prima storia che scrivo su Criminal Minds:
ultimamente mi butto parecchio su fandom del tutto nuovi con i contest,
credo sia masochistico.
L’ambientazione è a ridosso della fine della
2°
stagione. Ho scelto questo periodo perché sono affezionata
al
caro vecchio Jason Gideon (ciò non significa che non
apprezzi
anche Rossi), e il personaggio di Emily mi piace molto; di conseguenza,
ho cercato un momento in cui ci fossero entrambi ma Emily fosse nella
squadra da abbastanza tempo per permetterle di entrare “in
famiglia”. Insomma, ho fatto in modo di incastrare i dettagli.
Perché questa strana famiglia? Perché di fatto lo
sono!
Per il lavoro che fanno devono avere estrema fiducia gli uni negli
altri e sostenersi a vicenda, come se fossero una
“vera”
famiglia e anche di più.
Spero abbiate gradito e vorrete lasciare un commento.
Grazie di aver letto,
areon.
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