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Legame prologo.
Prologo
Non riusciva a capire … O forse non voleva capire … Era davvero possibile? Sbagliare … illudersi di poter ingannare se stessi e riuscirci … così a lungo? Eppure in quella sorta di esilio
autoimpostosi non c’era passione, non c’era invidia, non
c’era gelosia … solo rimpianto e un pizzico di malinconia
… Era passato esattamente un anno e ora lo sapeva, era certo di quello che provava … o meglio, non provava … L’immagine sfavillante di
Elena era scomparsa a poco a poco, non lasciando nel suo cuore
nient’altro che consapevolezza. La consapevolezza della sua
profonda illusione … lui che aveva amato così
profondamente, troppo, Katherine, aveva sostituito semplicemente
l’oggetto della sua ammirazione con un altro così simile
da risultare per un abbagliato occhio umano completamente uguale. Cosa era rimasto di tutto l’amore che proclamava? Nulla di più che affetto, e gratitudine … Già … dopo tutto
quello che era successo, dopo il Fantasma della gelosia … non
poteva che essere felice e grato a quella ragazza che rendeva
così felice suo fratello … Com’era cambiato tutto … Solo un paio d’anni prima e
per più di mezzo millennio, lui e suo fratello avevano giocato
alla guerra, lottando costantemente l’uno contro l’altro,
odiandosi … Ora invece, non sapeva nemmeno
come o quando, la loro maschera era caduta … affranti dal
reciproco tradimento si erano spinti fino a nascondere il loro dolore
dietro un fantoccio d’odio ... un fantoccio che aveva i suoi
occhi neri e i suoi capelli scuri … un fantoccio che era
divenuto la sua vita … un fantoccio che nel profondo lui aveva
volutamente alimentato, mentre suo fratello lo combatteva, convinto di
star combattendo contro di lui … Damon non poteva crederci: aveva
impiegato quasi un anno per capire che non amava Elena, che ne era
affascinato, che voleva solo essere amato come Katherine non aveva
fatto … che la sola attrattiva che per lui rappresentasse era il
suo amore per Stefan … che per lui era quello: parte della sua
famiglia e che per questo l’avrebbe sempre amata, ma di un amore
puro, giusto e … fraterno. Quel pensiero era rassicurante ma
triste … Non amava Elena, non aveva più bisogno di odiare
suo fratello … d’altro canto aveva odiato suo fratello con
la stessa forza con cui ora sapeva di volergli bene, e aveva
trasformato quell’odio in amore per Elena … cosa poteva
fare adesso con quei sentimenti impazziti che gli si agitavano
nell’animo? Cosa poteva fare? Cosa gli sembrava importante
fare? I suoi umani … Ecco cosa doveva fare … proteggere i suoi umani … Elena e la vecchia strega erano al sicuro con il suo fratellino … Miss inquietudine era una cacciatrice ma non sarebbe bastata a proteggere se stessa e il suo professorino … Matt era completamente indifeso,
ma del resto era improbabile che qualcuno pensasse ad attaccarlo,
non se accanto non aveva quella combriccola di cui si erano ritrovati
parte entrambi, loro malgrado … Poi c’era il suo Uccellino,
la dolce , tenera Streghetta che segregava il suo potere,
impaurita dalle sue potenzialità ... che sarebbe stata
un’ottima preda per chiunque e che, forse, in questo modo
avrebbe imparato a difendersi, ad accettare il suo Potere … Ma perché doveva farlo? Era così pura … immacolata … In ognuno di loro apprezzava una
qualità: di Meredith il cervello, di Matt il coraggio
–già ci voleva del coraggio ad affrontarlo a viso aperto
come aveva più volte fatto lui - , di Bonnie
l’incondizionata purezza … non come quella di una bambina
ma di una donna … la purezza delle sue intenzioni, sempre
chiare, mai celate, la purezza dei suoi sguardi così trasparenti
e schietti e teneri e profondi … la purezza della
profondità dei suoi sentimenti, totali, incondizionati …
la purezza della sua aura, che risplendeva sul suo viso … la
purezza del suo cuore, sempre fedele a se stesso, persino quando aveva
preferito lui al suo gentile e semplice amico di sempre … Perché doveva permetterle di sporcarsi? Come verso Meredith provava
fiducia, come verso Matt provava stima, verso la piccola strega provava
un devastante senso di protezione … Come un padre verso la sua bambina? Non lo sapeva, non gli interessava
in realtà … avrebbe dato via la sua immortale vita, di
nuovo, per lei … ed era straziante anche solo pensare di vederla
battersi da sola … come lo era stato osservarla per meno di un
attimo nelle grinfie di Shinichi prima di portarla via da quel pericolo
e dalla sua “morte eroica”… D’un tratto colei che
possedeva più Potere divenne ancora una volta, nella sua mente,
la fanciulla da salvare … dalle sue stesse potenzialità
… Perché avrebbe dovuto proteggersi quando poteva farlo lui? Nella sua mente si figurò
la sua nuova scaletta .. il suo nuovo piano d’azione: avrebbe
vissuto fin quando poteva a qualche metro dalle finestre dei suoi
umani, sperando di non doversi avvicinare a spiare le loro vite, certo
che questo sarebbe accaduto solo in caso di pericolo … Sorrise: infondo poteva anche trovare il modo di divertirsi in tre differenti campus universitari … Si trasformò e, spiegando
le lucenti ali scure, si diresse verso i suoi nuovi obiettivi: Bonnie,
Matt, Bonnie, Meredith, Bonnie, Matt, Bonnie, Meredith, Bonnie, Matt
…
Salve, questa è la mia prima storia nel fandom de "Il diario del vampiro". I due video-trailer che
trovate subito sotto la copertina utilizzano le immagini del telefilm
per ovvie ragioni di disponibilità, ma la storia si riferisce ai
libri. Spero che il prologo vi incuriosisca.