Mente e Anima

di FeBookworm
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Nota dell'Autrice:

La vostra Feeeeedeeeeee è tornaaaataaaaaaaaaaaaaaaa
*Si sente un po' come il Genio in Aladin e il ritorno di Jafar xD*
Come promesso il prologo della nuova storia è arrivato come sorpresa dell'uovo di Pasqua. Spero sia gradito, eh!!!!
Comunque, vedremo come andrà avanti questa storia, sono aperta a tutte le proposte!!!!

Ah, troverete nel Prologo una scena mooooooooooooooooolto famigliare
(Chissà quale...)

Comunque buona lettura e, se entro domenica non riesco a pubblicare il primo capitolo, Buona Pasqua!!!!!!!!!!!!!!!
E andate a Messa, mi raccomando!ù.ù


Prologo.

 

Malfoy Manor era stranamente silenzioso quella mattina. Da quando, quattro anni prima, Draco e Blaise erano ritornati bambini, la casa aveva trovato un’ilarità a lei sconosciuta.
Eppure…
Quel mattino di novembre tutto sembrava stranamente ritornato agli albori.
“Non so te, Dora, ma a me sembra strano” disse Tom rimettendosi la maglietta.
“Perché devi sempre pensare male, Tom? Possono anche essere in giardino!” gli rispose la ragazza mentre si stava rivestendo.
Tom si mise una mano tra i capelli ricci e scosse la testa.
Draco, Blaise e Teddy erano tre Serpi. Di sicuro stavano architettando qualcosa…
“Io andrò a…”
Sdeeeeeeeeeeeeeeeennnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnggggggggggggggg!!!!!!!!!!!!!!!
Appena Tom aprì la porta, un’enorme padella lo colpì in pieno viso.
“Ma che cazzo…DRACO LUCIUS MALFOY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” urlò Thomas.
Tre ragazzi corsero giù per le scale di tutta fretta, ridendo come mai prima d’ora.
Sebbene l’idea fosse stata di Teddy, Draco sapeva che la colpa sarebbe ricaduta su di lui.
Ma questo poco importava.
Non sapeva come, ma tutte le volte che Tom prova a sgridarlo, una strana luce argentea lo proteggeva, facendo gelare il suo fratellone.
“Venite qui, stupidi!” urlò Tom, senza però quel tipico tono da arrabbiato.
Era stranamente contento anche lui. Mai in vita sua aveva visto Draco ridere così tanto ed essere davvero felice.
Forse era per questo che Cromo gli aveva ridato la vita. Perché quella di prima non poteva essere chiamata tale. Era solo un tirare avanti senza una minima speranza.
“Ti preso!” disse ridendo Tom, prendendo in braccio suo fratello e iniziando a fargli il solletico.
“Tom…no, dai…sai che soffro il solletico!”
“Così impari piccola peste!”
“Noi volevamo solo confermare la voce di Potter!!!” disse Draco tra le risate.
Tom si fermò:”Che voce?”
Draco lo guardò. I suoi occhi argentei fissarono quelli azzurro intenso di Tom:”Beh, che tu e Dora state insieme!”
Tom grugnì:”Potter…Se lo vedo, lo ammazzo!”
Sentirono una risata alle loro spalle.
Tom, sempre con Draco in braccio e tenuto stretto a sé, si voltò verso quella risata.
“Andiamo Tom! Non vorrai mica negare l’evidenza, no?” disse Harry, uscendo dall’oscurità.
Ginny lo seguì e si soffermò a guardare il piccolo Blaise. Gli occhi marroni del bambino scrutarono i suoi blu.
Come se tra loro ci fosse una qualche connessione rimasta segreta ai più.
Dietro di loro altri due bambini arrivarono. Il piccolo James teneva per mano la piccola Hermione.
Draco allontanò lo sguardo da quella visione, nascondendo il volto nell’incavo del collo di Tom.
Non sapeva perché, davvero non lo capiva.
Ma non poteva sopportare di vedere quegli occhi d’oro agli occhi verdi di Potter. Proprio non poteva.
C’era qualcosa nella sua Mente che gli urlava:”Non dovrebbe essere lui!”
E qualcosa nella sua Anima gridava a gran voce:”Dovresti essere tu!”
Ma quelle voci, quelle luci argentate che lo proteggevano…Tutto nell’insieme facevamo parte di un qualcosa che lui non era ancora in grado di capire.
Quattro anni sono troppo pochi per rispondere a delle domande così grandi.
Forse, un giorno Draco avrebbe trovato la via…Avrebbe trovato tutte le risposte…
Per ora bastava tenere la sua testolina bionda protetta da tutti quegli sguardi e nascosta dal mondo.
Tom come sempre sapeva come proteggerlo.
Tom sapeva sempre tutto.
 
“Iridion…”
Una ragazza dai lunghi capelli neri i girò verso il Dio del Tempo.
“Sì, mio Signore?”
“I suoi poteri non rimarranno assopiti per sempre.”
“Ne sono consapevole, Cromo.”
“Prima dei suoi diciotto anni, Iride. Ricordalo. Draco dovrà ritornare ad essere l’Ultimo Oracolo.”
“Per adesso lasciamogli vivere un’infanzia felice.”
“Non lo sarà, Iride. Guardalo…Sente già i segni dell’Antica Fiamma.”
Iris osservò il suo protetto e con una mano invisibile gli accarezzò la testa.
Non devi temere, Draco. Ci sono io a proteggerti…





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