Amici d'infanzia.

di _Katniss
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Arrivate a scuola, Rach scese dall'auto quasi immediatamente, salutandomi con un veloce bacio sulla guancia e lasciandomi 
in auto da sola. Sospirai quando chiuse la sua portiera e si incamminò verso la scuola. Mi fissai per qualche secondo
nello specchietto retrovisore. Sembravo così diversa, rispetto a quando avevo diciassette anni. La mia adolescenza era
stata costretta a finire prematuramente, visto che prima ancora di essere diventata maggiorenne ero stata costretta ad
adottare la bambina di mia cugina Shelby, era anche quello forse, un motivo per cui io e Will ci eravamo allontanati. 
In fondo, non gli davo alcuna colpa, aveva messo incinta Terri, solo perchè avevo rifiutato la sua risposta di convivenza:
Rachel era troppo piccola, non volevo traumatizzarla. Quindi in realtà, non era giusto fosse il solo a portare il peso
della nostra rottura. Da quando Terri aveva perso il bambino, Will aveva deciso di restarle vicino, per aiutarla: era entrata
in depressione dopo l'aborto spontaneo. Forse però, nonostante avesse attraversato tanto dolore per la morte di suo figlio
solo al terzo mese di gravidanza, la invidiavo. Anche io ero stata costretta ad attraversare i problemi di una figlia, la
sua adolescenza, la scuola, le cotte, e tutto il resto... ma almeno lei aveva qualcuno che potesse aiutarla.
Dal suo matrimonio, invece, io non avevo neanche più Will ad appoggiarmi. Non avevo nessuno, se non mia figlia sedicenne.
Mi dispiaceva un po' per Terri, ma non era neanche giusto che Will continuasse a fingere di amarla: doveva lasciarla.
Non pretendevo lo facesse per me, anche se molto probabilmente era la ragione principale; ma per se stesso, e anche per
Terri, per smettere di ingannarla e di rovinare la sua stessa vita. Fissai un'ultima volta i miei occhi castano-chiaro
nello specchietto. Sorrisi leggermente, mi ricordai di non aver messo il rossetto quella mattina, quindi lo cercai nella
borsetta e passai il tubetto oro sulle labbra colorandole di rosso. Feci scorrere lo sguardo sul giardino della scuola
dal quale si accedeva all'edificio. Aprii la portiera e toccai il terreno con il tacco sinistro. Presi la borsa e mi
avviai verso l'edificio.




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