Somiglianza

di Pierce
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Stonava . Una come Katherine  stonava in un locale del genere . Era un buco alla periferia di Detroit , adibito , molto probabilmente , a rifugio durante “L’assedio di Detroit” , tanto era vecchio e malridotto  . L’aria viziata e pesante  , la colpì come uno schiaffo appena entrò e il bouquet di alcool scadente , sudore , sangue vecchio e benzina le fecero fare una smorfia di disgusto . Le assi di legno scricchiolarono sotto i suoi leggeri passi .  In una angolo attempati signori suonavano del buon Blues mentre il barista , un ragazzo sulla venti cinquina  , cercava di separare due camionisti ubriachi che si erano messi a fare a botte. Li cacciò dal locale senza troppe cerimonie . Un cinquantenne basso e tarchiato le si avvicinò e le prese una ciocca di capelli tra le mani – Cosa ci fa una bella ragazza come te qui ? -. Katherine alzò un sopracciglio nell’indecisione di spezzargli l’osso del collo o di staccargli la testa .
-Lasciala stare o ti butto fuori – Il barista intervenne minaccioso guardando l’uomo con sufficienza e disprezzo.
L’energumeno si ritirò in un tavolino borbottando qualcosa sul poco rispetto dei  giovani verso i più grandi.
-Mi chiamo Kyle – sorrise il ragazzo porgendole la mano .
- Kathy – rispose lei  stringendogliela .
Lo seguì al bancone –Posso offrirti qualcosa ?-
-Qualsiasi cosa non faccia schifo –
-Capiti nel posto sbagliato – Prese una bottiglia di tequila e ne verso un po’ in due bicchieri .
-Ho davanti a me qualcosa di molto buono –
-Gra-Grazie – Mormorò Kyle incerto se considerare l’aggettivo un complimento.
Alzarono i bicchieri – Ai nuovi incontri ? – propose il ragazzo .
-Ai nuovi incontri – confermò Katherine .
Bevve un sorso poi rispose alla domanda dell’uomo di poco prima , a cui però anche Kyle era interessato .
-Il mio ragazzo mi ha lasciata –
- Anche la mia ! Da molto ? –
-Sì – un secolo e mezzo – ma non riesco a dimenticarlo –
- Ti capisco – disse lui .
Lo baciò e saltò dall’altro lato del bancone – Sul retro – mormorò lui preso un po’ alla sprovvista dalla sfacciataggine della ragazza.
Lo trascinò velocemente nel magazzino dove li attendeva un tavolaccio pieno di fogliacci e scatoloni che si trasferirono sul pavimento .  Il ragazzo ci sapeva fare , alzò la gonna a Katherine mentre le baciava il collo . Lei lo prese per i capelli gli tirò su la testa , lo fissò negli occhi e gli ordinò di stare zitto . Poi la sua faccia assunse le caratteristiche dei vampiri usuali e i suoi canini si piantarono nel collo del malcapitato prosciugandolo di ogni goccia di sangue , rubandogli l’anima , la vita .
-Scusa tesoro , è la natura , ci sono delle prede e dei predatori , noi predatori siamo fatti per essere irresistibili –
Tornò nel locale dove uccise la mezza dozzina di uomini presenti . Spaccò le bottiglie di alcolici per terra , ricoprì i corpi degli sfortunati con qualche bottiglia di Vodka e diede fuoco al tutto .
Mentre se ne andava pensò a ciò che aveva fatto , e se la Katherine di 500 anni prima non si sarebbe impiccata pur di non diventare un mostro . Elena lo farebbe .  




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