Migliore amico

di Flavie
(/viewuser.php?uid=113123)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Ogni volta che la mattina arrivavo di cattivo umore già sapevi che avresti dovuto evitarmi,ma provavi comunque a tirarmi su di morale,a farmi ridere.
Cercavi di convincermi a guardare il lato positivo delle cose,guadagnandoti un’occhiataccia ingrata da parte mia,che le famigerate “cose” volevo risolvermele da me.
Ogni volta che a scuola qualcosa non andava,o a casa c’erano problemi,eri sempre lì,pronto a sostenermi,ma ho sempre voluto fare da me.
Quando mi vedevo grossa,grassa, eri pronto con un complimento.
Quando sull’aereo stavo morendo di paura avresti voluto tranquillizzarmi ma capisti che volevo stare per conto mio e convivere con il mio attacco di panico.
Quella volta che mi hai portata a pattinare sul ghiaccio ed ero completamente negata…sono rimasta immobile ( e nemmeno molto stabile) per tutta la prima mezz’ora, sei passato e mi hai trascinata tenendomi per mano,ma poi hai desistito, dopo il mio ennesimo strattone scontroso.
C’eri anche quando mi ruppi il piede, e t’offristi di aiutarmi in tutto e per tutto, con mio grande imbarazzo.
Che poi la mia non è ingratitudine,vedi,ma mi piace saper sopravvivere da me.
Mi sei stato accanto quando ti ho rivelato,per la prima volta,di essermi innamorata di un ragazzo. Mi hai consigliata,aiutata e spronata per tutti i conseguenti anni,tentando di supportarmi,mentre io ti scacciavo.
Ed ora che lui non c’è credo di non farcela a rimanere in piedi,e dovrai sostenermi tu.
Tu che  sei rimasto e mi vuoi bene nonostante il mio caratteraccio.
Tu che non ti arrabbi mai e mi capisci e mi vuoi bene.
Tu che sei il mio migliore amico. 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1019557