Era
giugno; era una bellissima giornata di fine giugno.
Phoebe
ed io aveva deciso da una settimana di andare alle piscine, e
finalmente ci eravamo arrivate.
Cos'era
in fondo per me quella giornata?
Voglio
dire, non aveva secondi fini, dovevamo solo divertirci, ridere,
scherzare, fare foto... insomma, nulla di speciale, nulla che ora
ricorderei così nitidamente.
Avevo
appena finito di bere una "caffè zero" al cappuccino, e non
vedevo l'ora di tuffarmi nell'acqua di quella vasca curviilinee
così fresca e cristallina.
"Sun,
dai sbrigati con quel caffè! Voglio la piscina io!" mi
urlò Phoebe dal cancelleto dell'entrata alle vasche. Lasciai
giacere tutte le mie cose su di un tavolino in plastica bianca con
annesso ombrellone dell' Algida e corsi da lei, spingendola in acqua, e
in quel preciso istante, tra schizzi congelati, risate ed urla, lo
vidi. Vidi la perfezione, fatta e finita; forse ringrazia madre natura
per non avermi creata cieca... ma forse la ringraziai per aver creato
lui.
Era
alto, con il corpo scolpito, con un sorriso talmente smagliante da far
paura al sole di quel giorno, con dei capelli mossi ad incorniciargli
il volto nato dalla creta di Venere. (?) Quegli occhi di un
verde-azzurro impossibili da identificare perfettamente da lontano...
Brillavano troppo.
Rimasi
sull'orlo per qualche secondo, poi finii per cadere come un pero cotto
nell'acqua.
Di
certo non mi aveva notata, ma io avevo l' visto, ammirato, e
fantasticato già su di lui.
Non
posso dire di averci fatto una figura di merda, oh no,
perchè questo sarebbe stato in caso mi avesse notata e riso
di me, e fidatevi, sarebbe stata la cosa migliore che sarebbe potuta
capitarmi in quel momento, viste le condizioni poco sane della mia
mente.
Rimasi
circa un minuto a pelo d'acqua osservandolo mentre cercava di non
essere cacciato in acqua, ma venni malamente distratta dalla mia amica
che cercava di farmi annegare.
Mentre
a poco a poco riemergevo, cominciai ad imprecare contro di lei, e mi
accorsi che Lui, era finalmente caduto in acqua, ed ora i suoi capelli
fradici ricadevano sugli occhi, cosa che forse non gli dava poi tanto
fastidio, perchè non accennò minimamente a
spostarli.
"Ma
che ti prende?? Ripigliati amore!" mi accusò Phoebe
notandomi distratta, ammazza se ero distratta!
La
fissai per bene negli occhi arrossendo come se fossi appena arrivata ad
metro dal sole, e poi le girai la testa verso quel bellissimo
esemplare di uomo urlicchiando come una povera prociona in calore
(esistono?).
Lei
scoppiò a ridere, con tale divertimente che mi coinvolse, e
per un attimo mi distraè dalla mia preda.
"No,
no no! Concentriamoci!" urlai tornando di botto seria e autoritaria.
"Allora, oggi abbiamo una missione, sono seria, lui deve accorgersi che
esisto!" dissi a Pohebe, la quale è sempre pronta ad
aiutarmi.
"Sissignora!"
urlò di rimando portandosi una mano alla testa in segno di
saluto ad un comandante. "Quali sono i piani, signora?"
"Li pediniamo, devono notarci!" le comunicai confabulando a bassa voce,
e lei scattante mi sorrise divertita.
Cominciarono ad allontanarsi e noi con loro, sempre alle giuste
distanze logicamente.
Ma lui era di una bellezza fatale, una bellezza che ti sconvolge tutto,
che ti frastorna l'intestino, che ti capovolge il cervello.
Arrivarono al ponticello che collega le piastrelle con ombrelloni di
bordo piscina al centro della vasca, sulla quale è
strutturata una piattaforma. Loro stavano lì sotto, si
tuffavano dalla piattaforma, oppure scherzavano e ridevano sotto il
ponte di legno appunto.
Io e Phoebe invece restavamo nascoste nella vasca che nasce dalla
piattaforma, fingendoci interessate a tutt'altri argomeni, come smalti,
bigiotteria, vestiti, scarpe... insomma, una valanga di boiate.
D'un tratto, finendo sott'acqua mi accorsi di una collanina nera sul
fondo, che andai a recuperare quasi fosse una reliquia di San Francesco.
Aveva un pendaglio scuro, attaccato ad un filo di stoffa nero, sembrava
qualcosa di etnico, venuto da qualche spiaggia del sud America o da
qualche isola sperduta. Era davvero bellissimo, ed era suo, ne ero
certa.
"Phoebe, Phoebe, guardaaa!!" la mia amica mi guardò
divertita vedendomi riemergere dall'acqua con la mano alzata.
Osservò la collanina, poi guardò il ragazzo
splendido, e scoppiò a ridere!
"Phoebe, daaaai cazzo!" le urlai ormai ridendo
"Si ok, potrebbe essere suo, ma se non lo fosse?" mi chiese cercando di
sembrare seria
"be avrei comunque una nuova collana davvero figa" e scoppiammo
entrambe in una fragorosa risata.
"Shhhh!!" tuonò lei ad un tratto, cercando di ascoltare
qualsiasi cosa stassero dicendo i cinque ragazzi. "ascolta! Stanno
uscendo! Vanno al bar!" infatti li vidi uscire dalla vasca, mettendo in
mostra ogniuno il fisico in perfetta forma, Lui diede una scossa alla
testa per liberarsi da un po' di acqua.
E dopo qualche minuto li seguimmo, ovviamente, e andammo al nostrro
tavolino, cercando di essere il più possibile disinvolte e
sexy, forse senza troppi risultati.
Mi tolsi la cuffia, portando la testa verso il basso e tornando dritta
per poi tenere i capelli sulle spalle.
Ovviamente non erano parrticolarmente interessati alle nostre mosse
super-sexy.
Decidemmo di andare al bar, tanto per passare davanti a loro un paio di
volte; raccattammo i nostri portafogli, quando mi venne in mente
un'idea che, per mia bieca stupidità, ci avrebbe fatte
notare. Decisi che avrei lanciato la collanina a terra al nostro
passaggio, proprio davanti a loro.
Passamo disinvolte, ridendo e scherzando, e "accidentalmente" lasciai
cadere la collanina sull'erba. "E' fatta!" concordai tra me, fierissima.
Al nostro ritorno, non riuscii a vedere la collanina, ma di certo non
mi potevo fermare davanti a loro oppure chiedere "hem scusate, avete
per caso visto una collanina che probabilmente vi appartiene che prima
accidentalmente mi è caduta?" no, no, di certo no.
Decisero poi di andare agli scivoli, "Phoebe! Dobbiamo andare sugli
scivoliii!!"
"Heee no mia cara, io fin là sopra non ci vado, e
poi capiscono cavolo che li stiamo pedinando!!" mi
urlò Phoebe stremata da questo continuo inseguimento.
"ok, ok, quindi dove ci mettiamo?" chiesi ancora fiduciosa, lo sapevo
che potevo contare su di lei.
"Be, sotto gli scivoli ci sono degli scalini dove potremmo appostarci!"
Sorrise Phoebe, caspita quanto potevo amarla?
"fatta!" concordai con lei rituffandomi in acqua per raggiungere gli
scalini di gomma azzurrina.
I ragazzi ci passarano davanti una miriade di volte, ma dopo una
mezz'ora buona, se ne andarono. Tornarono al tavolino, si vestirono e
imboccarono l'uscita.
Di sicuro quella giornata mi scombussolò tutto.
Alle 22.00 della sera, ricevetti un sms di Phoebe, dal tono decisamente
sovraccaricato:
Harry Styles, quest'anno
deve fare il terzo anno, :DD
Perfetto, in quel momento potevo essere davvero in estasi: il ragazzo
della mia vita aveva un nome.
Caaaroteeeee!!!!
Bene, sono tornata, l'altra ff mi aveva annoiata, e poi ora so usare
meglio sto sito. u.u
Ok, che ne pensate?? Daaaai, vi prego, una piiiiccolissima recensione,
soprattutto se mi dovete dire che faccio schifo! Pleaseee, :33
Vi saluto raggi di sole, spero vi piaccia!
Ann
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