Ho scritto questa oneshot sulla coppia NejixTenten in un colpo
d’ispirazione improvvisa. Il bello di Tenten è che la si può rendere come si
vuole, vista la considerazione che le dà Kishimoto (-__-), comunque la fic è
ambientata nei due anni in cui Naruto è partito con Jiraiya ^^ Fatemi sapere
cosa ne pensate!
For Neji’s Smile
La situazione è più
difficile del previsto.
Mi volto di scatto,
ansimando, tre kunai per mano, assumendo una posizione di difesa.
Il nemico dev’essere qui intorno.
Ormai mi ha quasi raggiunto.
Rimpiango di essermi
allontanata dal resto del gruppo.
Per un attimo ho creduto
che avrei potuto essere al livello di Rock Lee o di Neji.
Ho detto loro con un
sorriso sicuro che se davvero eravamo circondati da nemici, ci avrei pensato io
a sistemarli.
Ho detto loro di andare
avanti e di occuparsi della missione che la Quinta Hokage ci
aveva affidato.
E invece eccomi qui,
sola con la mia debolezza, in preda a uno strano nervosismo.
Non è paura. Non deve esserlo.
Cerco di tenere i
nervi saldi pensando a Neji, e di mantenermi lucida, ma non ci riesco.
Sono circondata.
Lancio tre kunai verso
l’alto, e poi altri tre in altrettante direzioni differenti, per rendermi conto
di non essere riuscita a colpire anche uno solo dei nemici.
Si stanno nascondendo,
posso sentirli ridere di me, della mia debolezza…
“Guarda guarda, un
pesciolino in trappola! I ninja di Konoha sono davvero degli incapaci!” dice
uno di loro in tono sguaiato, uscendo allo scoperto con un balzo dai cespugli
alle mie spalle.
Mi volto verso di lui
con aria di sfida, lanciandogli un kunai che evita prontamente, e mi accorgo
con la coda dell’occhio che sono stata raggiunta alle spalle da altri
quattro dei suoi compagni.
Mi guardano
minacciosamente, ridono anche, fanno commenti volgari su di me e sulle mie
capacità, ma io rimango impassibile.
Sono nei guai.
Ma è solo uno il
pensiero che mi sostiene e mi dà la forza di affrontarli.
Il pensiero di Neji, di
quello che potrebbe dire se io sconfiggessi i nemici tutta da sola, contando
sulle mie sole forze…
Il pensiero di come
potrebbe sorridermi, rivolgere su di me gli occhi fieri con ammirazione…
Il pensiero di sentirmi apprezzata da lui.
Mi lancio sui nemici con
un grido, riesco a ferirne due di loro, ma qualcuno mi colpisce con un pugno
all’altezza dello stomaco, spingendomi indietro, e per un attimo resto come
pietrificata, colpita da un dolore lancinante che mi mozza il respiro.
Sento il sapore del mio
sangue, mentre mi sposto in avanti e riesco a colpire un altro dei nemici, poi
un altro ancora.
Si strappano via i kunai
di dosso e me li lanciano.
Riesco a evitarli
prontamente, tutti, tranne uno, che mi ferisce un braccio di striscio.
“Cosa credi di fare,
mocciosa? Non vedi che per te siamo troppi?”
Si prendono gioco di me.
Io sto benissimo, e
glielo dimostro lanciandomi verso di loro ancora una volta, anche se mi hanno
accerchiata, anche se procuro loro solo delle ferite superficiali…
Si muovono rapidamente,
questi ninja del suono.
Devono essere delle
spie, altrimenti non si sarebbero spinti così vicini al nostro villaggio.
Perdo la concentrazione,
percepisco un movimento fulmineo alle mie spalle, sollevo una mano per prendere
altri kunai, ma è troppo tardi: li ho finiti.
Uno di loro mi afferra
il polso e me lo storce, mentre un altro mi colpisce con un pugno in pieno
volto, mandandomi a sbattere la schiena sul tronco di un albero vicino.
La mia vista si
annebbia… devo resistere.
Non posso permettergli
di avere la meglio su di me!
Devo dimostrare agli
altri quello che so fare…
Anche se sono stata
picchiata, anche se ho finito i kunai, anche se sono sola…
Io devo farcela.
Io sono forte.
Voglio che anche Neji pensi che io sia forte.
Mi si stanno
avvicinando, ma ormai non riesco a distinguere bene le loro figure… so solo che
tengono in mano dei kunai affilati, forse gli
stessi che ho usato per colpirli.
Ma ad un tratto non
riesco più a capire quello che mi sta accadendo intorno: sento i nemici urlare,
vedo che qualcuno si sta muovendo molto velocemente tra loro, abbattendoli uno
dopo l’altro…
Riconosco quella tecnica
inconfondibile, e sorrido tra me e me, prima di scivolare lentamente verso una
profonda oscurità.
Quando riapro gli occhi,
mi accorgo che la luce che filtra tra gli alberi è cambiata.
Devono essere passate
delle ore da quando ho perso i sensi.
Sono distesa, sento il
mio corpo come immobilizzato, probabilmente per i duri colpi subìti, ma riesco
a voltare la testa e a guardarmi lentamente intorno.
C’è qualcuno accanto a
me, si è appena accorto che ora sono sveglia.
I suoi vestiti sembrano
sporchi di sangue…
“Neji… ” mormoro,
sentendomi sconfitta, i suoi occhi chiari fissi nei miei, le labbra piegate in
un sorriso appena accennato.
“Gai e Lee stanno
arrivando. Ho detto loro che se non sarei tornato entro un’ora, avrebbero
dovuto raggiungerci… ” mi dice, e io distolgo lo sguardo.
So bene che è a lui che devo il fatto di essere ancora
viva.
Sorrido debolmente.
“E così non ce l’ho
fatta… neanche stavolta. Forse non mi alleno poi così tanto.”
Silenzio.
“Per quanti sforzi io faccia, non
riesco a fare altro che mostrarmi debole…”
Neji mi guarda senza
dire una parola, ma io so benissimo cosa sta pensando.
Sta pensando che è vero,
io sono la più debole del gruppo, che anche se mi alleno e le armi sono la mia
specialità, in realtà, come ninja, valgo molto poco…
“Erano dei nemici molto
forti. Mi ci è voluto un po’ per sconfiggerli… ” comincia Neji, indicandomi il
gruppo di ninja del suono.
Sembrano tramortiti, e
forse tre di loro sono anche morti.
Sta cercando di
giustificare il fatto che non sono riuscita ad affrontarli, ma io non voglio la sua pietà.
“… però sei stata
brava, Tenten. Se tu non li avessi trattenuti, a quest’ora sarei ancora qui a
combatterli. Quando li ho affrontati avevano già esaurito parecchio chakra… ”
Non riesco a crederci.
Sono stata brava. Neji mi
ha detto che sono stata brava.
“Ho sentito che eri in difficoltà e mi sono
offerto di tornare indietro e raggiungerti… anche questo fa parte del lavoro di
squadra.”
E’ tornato indietro per me… si è separato dagli altri per
salvarmi.
Forse non mi sono ancora
svegliata.
Non posso fare a meno di
sorridere.
“Neji… ”
Il suo viso è quanto di
più bello ci possa essere nel mondo, per me, in questo momento.
Mi sembra quasi di
specchiarmi in quegli occhi sbiaditi, di annegare dentro di essi… mi stanno
fissando intensamente.
Vorrei che questo
momento non finisse mai.
“Grazie” gli dico, e
Neji mi sembra improvvisamente disorientato.
O forse, è solo una mia
impressione.
In un attimo torna
quello di sempre.
Sta per dirmi qualcosa,
quando le urla di Lee e Gai ci raggiungono senza preavviso, facendoci
sussultare.
Eccoli lì, tutti agitati
e preoccupati per me.
Neji e io ci guardiamo
negli occhi. Stiamo pensando la stessa cosa.
E’ proprio necessario fare sempre tanto baccano,
per essere considerati dei ninja in gamba?
FINE