Finché morte non vi separi

di Florelle
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“Finché morte non vi separi” aveva scandito il prete durante il matrimonio. Quando Alberto era morto in quell’incidente, Michela aveva ripensato a quella frase. Per qualche giorno l’aveva creduto vera, poi erano cominciate quelle visite notturne. Le era sembrato di sognarlo soltanto, poi si era accorta che i segni delle sue mani rimanevano al mattino. Alberto viveva ancora. Lui aveva cominciato a pregarla di raggiungerlo, ogni notte la supplicava e lei piangeva. Così quella sera ingoiò troppe pillole, sicura che ad accoglierla ci sarebbero state le braccia di Alberto. Chissà se fu sorpresa nel trovare, invece, l’abbraccio perenne della Morte.



Nota: Scritta per il Let's ship it festival, prompt del lunedì `finché morte non vi separi'.




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