Gli Esseri

di Ceridan
(/viewuser.php?uid=184785)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Dovrebbe essere così.

Nessun rumore o grande rivelazione, nessun botto particolare che sveli la verità. Deve per forza essere così, quando ti prendono e quando muta il mondo, in ogni modo, che sia l’uomo stesso a cambiarlo o che sia qualcuno di più grande o qualcuno di più forte o qualcosa di diverso da noi.

Deve essere così. Lentamente il suolo cambia e anche la pioggia cambia sapore, l’aria cambia odore, i respiri della gente, il loro parlare e il loro aspetto, tutto cambia e nemmeno fa rumore. E così anche questo, mentre cammino per quel breve tratto di strada, non mi fa paura. Perché è normale che cambi, che tutto cambi, pian piano, senza rumore che non siano i passi strascicati che quel gruppo di pochi esseri sta compiendo. Stanchi e provati si dirigono verso un nuovo inizio...e che differenza c’è tra loro e me che cammino nella medesima direzione? Forse pensano la stessa cosa di me, o forse sono proprio diversi, ma senza rumore sono nati dall’ombra e nell’ombra si dirigono, ché null’altro hanno imparato. Il fumo della terra, che sale incessante, li accompagna e accompagna anche me che nemmeno li guardo. Siamo compagni di viaggio per un certo tempo mentre i miei pensieri naufragano nel mare in bonaccia della sera.

Poi, senza nemmeno accorgermi di nulla, sono già nel giaciglio…e aspetto di rivedere il Sole, un’altra volta.

Dolce sonno.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1022582