Last time

di Vahly
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Last time

 

 

«Prendi la mia energia. Colpiscilo mentre è distratto. Non vanificare tutto quello che abbiamo fatto e sofferto.»

Akkarin chiuse gli occhi, concentrandosi sull’energia da inviare a Sonea. Quella era l’ultima volta che si sarebbero visti, ne era consapevole. L’ultima occasione per poterla aiutare, e poi lei avrebbe dovuto camminare con le proprie gambe per il resto della sua vita.
Ripensò alla prima volta che aveva visto quella ragazzina dall’aria selvatica e diffidente, a come l’aveva prima ignorata, poi disprezzata per i problemi che avrebbe potuto creargli il fatto che lei sapesse, e infine a come si erano avvicinati, come l’aveva amata. Si dice che quando si è in procinto di morire, si riveda tutta la propria vita in un lampo, e questo fu ciò che accadde ad Akkarin: rivisse gli studi alla corporazione, il viaggio, la schiavitù, la fuga. E Sonea. Era stata nella vita dell’uomo per quello che avrebbe potuto essere un battito di ciglia, ma era stata essenziale come nessun altro.
E ora, sarebbe morto per lei. 
E per Kyralia. Per la libertà.
In fondo ne sarebbe valsa la pena.
Sentì improvvisamente le forze venirgli meno, e vide i contorni di ciò che era attorno a lui farsi meno nitidi. Ma Karico stava barcollando, gli Ichani erano quasi sconfitti, così nonostante la vita lo stesse abbandonando, non poté che sentirsi sollevato.
Sorrise, e il buio lo avvolse totalmente. 
“Addio, Sonea. Non dimenticare che quello che hai imparato deve essere solo un’arma per la difesa di Kyralia… e non cambiare mai” pensò.
Non riuscì a dirlo, ma una parte di lui sapeva che non ce ne sarebbe stato bisogno. Che Sonea aveva sempre fatto le scelte giuste, che avrebbe continuato a proteggere la Corporazione e la propria città con tutte l forze che aveva in corpo. Sempre.

 





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