I
LIBRI SONO VIVI
Ci sono
libri con una forte
personalità.
Libri che
si scelgono i lettori,
e non
viceversa.
E libri che
si rifiutano
di farsi
leggere.
(Il libro
selvaggio di Juan Villoro)
Questa
storia potrà sembrare impossibile, ma mi è capitata
veramente. Potrete anche non crederci, non importa. Sono però
convinta che sia capitato anche a voi una volta nella vita di
cominciare un libro e non riuscire a finirlo se non qualche anno dopo
quando vi siete perfino dimenticati di averlo.
A
me è successo.
Normale
direte voi, ma non è andata come pensate.
Non
ho preso un libro che sono riuscita a capire solo più tardi
perchè ero maturata o perchè prima lo trovavo noioso.
No.
Non
è andata così.
Quel
libro mi piaceva, lo trovavo molto interessante, ma continuavo a
dimenticarmi dove lo mettevo. Lo perdevo e lo trovavo solo dopo molto
tempo e mi toccava ricominciarlo.
Solo
quando sono creciuta sono riuscita a leggerlo tutto e mi ha fatto
un'impressione veramente strana.
Non
saprei spiegarla. Era come se il mio interesse per quel libro si
fosse trasformato in qualcos'altro. Come se il libro che mi piaceva
fosse cambiato, o ero cambiata io?
A
me non sembrava. Non mi sentivo cambiata, eppure...
Eppure
quella sensazione non mi ha abbandonata per moltissimo tempo.
Ogni
volta che prendevo in mano il libro eccola arrivare e, ogni volta che
lo riponevo nel suo scaffale, lei se ne andava.
Qualche
volta me lo ritrovavo in posti dove non lo mettevo. Distrazione
forse? Non credo, sono sempre stata molto ordinata.
Poi,
ad un tratto, quella sensazione non mi colse più quando
prendevo il libro.
All'inizio
rimasi sorpresa. Non capivo. Prima quella sensazione mi prendeva
sempre mentre ora sembrava che se ne fosse andata.
Perfino
il libro lo trovavo sempre dove lo mettevo.
La
sua lettura era diventata più facile.
Non
capivo proprio.
Una
sera, mentre ero a cena da degli amici, capii qualcosa. Non so se è
la verità, se si tratta solo di una parziale spiegazione o di
altro. Fatto sta che capii perchè il libro prima sembrava
fuggirmi mentre poi sembrava rincorrermi.
Il
libro sentiva che io non potevo leggerlo nel modo giusto quando l'ho
preso, così si è nascosto aspettando che potessi
comprenderlo, che potessi capirlo.
Quando
ha visto che ero pronta si è fatto avanti e ha insistito
finchè non ho trovato tutto quello che c'era da trovare tra le
sue pagine.
Sembrava
che fosse dotato di vita propria.
Lo
so che sembra impossibile, ma non avete mai fatto caso, quando andate
in libreria, che c'è sempre un libro che vi attira nonostante
gli altri vi possano piacere di più?
Che
anche se girate tutte le librerie della vostra città, finirete
sempre e solamente davanti a quel libro e che, una volta che l'avete
letto, lo troviate fantastico e adatto a voi?
In
questo caso non siete voi che avete scelto il libro, ma il libro ha
scelto voi. Sembra impossibile, ma è così. A me è
capitato così tante volte che ormai lo prendo come una cosa
normale.
Fateci
caso ogni tanto a questa cosa perchè anche i libri sono vivi e
aspettano i loro lettori. Aspettano qualcuno che sappia leggerli nel
modo giusto, che sappia cogliere tutto quello che possono dare con le
loro pagine.
Fateci
caso ogni tanto. Anche solo per un minuto.
Anche
solo per verificare se quello che avete letto fin'ora è vero e
ha un fondamento.
Anche
solo per vedere se sono pazza.
Non
importa per quale motivo, ma fateci caso una volta ogni tanto e
vedrete che troverete il libro che più vi si adatta in quel
momento.
Spero
che qualcuno abbia capito quello che voglio dire altrimenti vi invito
a riflettere sulla cosa e, se non la capite, fate come se non aveste
mai letto questa storia.
Prima
o poi però tornerete e allora, forse, la capirete.
Spero
che nessuno mi prenda per pazza e con questa speranza vi saluto.
Spero
non sia uscita una schifezza, ma mi è venuta in mente poco
prima di andare a letto e stamattina non me ne ricordavo mezza così
ho dovuto rifare alcune parti. Spero vi sia piaciuta e che
recensirete in molti.
Iaele
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