Come l'acqua fa fiorire la terra, così le lacrime sviluppano l'anima
La farfalla che svolazza intorno alla lampada finché non muore è più ammirevole della talpa che vive in una galleria oscura. [Khalil Gibran da “Le ali spezzate”]
Il corpo di Lavanda era adagiato a terra, inerte, senza alcun respiro.
Tutti piangevano i loro cari persi, però nessuno ancora era andato da lei. Non era mai rimasta sola così a lungo. Spesso si appartava in un angolo, cercando di non farsi notare troppo. Fissava soprattutto Ron. Negli ultimi periodi era stata ancora più appiccicosa, probabilmente perchè voleva riconquistare il suo grande e unico amore.
Ron si inginocchiò vicino alla sua salma e alcune lacrime rigarono le sue guance, adagiandosi candidamente sulla sua barba spoglia. Erano giorni che non tornava a casa e, passandosi la mano sul viso, notò la ruvidità sulla sua pelle.
Era ormai cresciuto, un uomo che però doveva ancora maturare.
Portò la stessa mano sugli occhi di Lavanda, ancora sbarrati dalla paura.
«Come le farfalle, hai vissuto poco, ma hai lasciato il ricordo di te in questo mondo!»
Altre lacrime scesero silenziose, mentre richiudeva quei grandi occhi scuri, ormai spenti.
Aveva scelto Hermione, lasciando la giovane da sola, arrabbiata e convinta di non essere all'altezza di nessuno.
Tutti credevano che fosse una ragazza solare e sciocca, si sbagliavano. Non c'era uno solo che la conoscesse realmente, solamente Ron sapeva quanto fosse delicata la ragazza e allo stesso tempo coraggiosa e forte. Conosceva ogni sua fossetta quando sorrideva, e sapeva che, quando era agitata, giocherellava con una ciocca di capelli.
«Sei sempre stata una meravigliosa farfalla e non un bruco come tu pensavi».
Si chiese se avesse fatto la scelta giusta, magari restando assieme a lei, durante questa battaglia, l'avrebbe protetta e salvata da una morta certa.
Il dolore era ancora forte, non ragionava a mente lucida, soprattutto col cadavere di Lavanda sotto il suo sguardo.
Cautamente si avvicinò sempre di più al suo viso freddo. Le stava per dare un ultimo bacio, questa volta un addio definitivo, quando sentì delle urla in lontananza.
La famiglia di Lavanda era arrivata, troppo tardi per vedere la figlia sorridente e allegra e per poter esser fieri di lei.
Di scattò si alzò, senza una parola, del resto non si erano accorti di lui.
Abbandonò quel dolore privato, lasciò due genitori piangere la loro unica figlia persa.
«Ora sei libera di volare... »
Poi voltandosi si allontanò definitivamente, asciugandosi quelle lunghe lacrime amare.
Ricordò nella sua mente, tutti i momenti passati con la ragazza, quelli belli e quelli brutti. In qualsiasi caso, li avrebbe custoditi teneramente nel suo cuore.
Chi ha la barba è più che un giovane, e chi non ha barba è meno che un uomo. [William Shakespeare]