Comprensioni

di Draco_Slytherin
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La guerra era finita ormai da due anni. Voldemort sconfitto. I mangiamorte nelle prigioni di Azkaban. Nel periodo della guerra, ogni speranza era stata cancellata. Ma quando il Ragazzo Sopravvissuto aveva sconfitto definitivamente il Signore Oscuro, tutto era rinato. Tutti volevano riniziare a vivere, per loro e per i compagni caduti. Tanti dei nostri erano morti. Tante persone care, come Fred, Lupin, Tonks, lasciando famiglie distrutte, come quella dei Weasly, che alla morte del figlio, del fratello si era chiusa in se stessa. Ed ora, finalmente, tornavano a vivere. George aveva capito che doveva continuare il lavoro ai Tiri Vispri per suo fratello, Molly doveva continuare per tutti, per i suoi figli, per Harry, per me. 

Quel giorno mi svegliai di buon umore. Scesi le numerevoli scale che mi separavano dalla cucina. Non vedevo l'ora di godermi una bella tazza di caffè fumante. 
-Buongiorno a tutti- avrei impiegato troppo tempo ad elencare i nomi delle persone che si trovavano in quella casa. La Tana. Ormai eravamo tutti una famiglia. 
-Buongiorno tesoro, spero tu abbia dormito bene...ma signorina, già vestita?- sorrisi. 
-Si Molly, è tardi, devo andare al lavoro- 
A volte capitava che restassi a dormire alla Tana perchè una certa persona mi implorava. 
-Ah, buongiorno amore mio- 
-Ciao Herm- dissero in coro i tre. 
Ronald era sul divano, come di consueto, accompagnato da una "leggerissima" colazione...un vassoio pieno di cornetti al cioccolato. Signore che delizia. No, non potevo, ero in ritardo. Mentre Harry e Ginny erano accomodati su una bella poltrona, ormai felicemente sposati. Li salutai velocemente. 
-Molly, ti ringrazio tantissimo, io...-
-Tesoro, non lo dire neanche per scherzo. Siamo noi che ringraziamo te per questo splendido dono-. Mi ritrovai sull'uscio di casa con un'affettuosa mamma Molly, munita di mestolo. 
-E poi insomma, questa storia va avanti da due anni. Sono molto orgogliosa di te- 
Dopo averla ringraziata ancora, mi smaterializzai direttamente al bar. Il proprietario era un mago, perciò non c'era pericolo, anche se eravamo nella Londra babbana. 
-Buongriono Karl- dissi, animata da un sorriso. 
-Ehi, Hermione- ad attendermi dietro la cassa, trovai un uomo anzianotto, a volte burbero e rude, ma con i gesti di un padre affettuoso. 
-Il tuo tesoro come sta?- 
-Bene. Era solo un pò di febbre. Niente di che- risposi, appendendo la giacca. 
-Sono contento. Ora piccola, mi dispiace, ma devi andare- disse, accennando ad un tavolo al quale c'era seduto un uomo biondo.
-Agli ordini capo- 
Mi diressi spensierata verso quel tavolo, ma man mano che mi avvicinavo, sentivo che qualcosa non andava. Il cuore aveva iniziato a pesare*. Quando arrivai, finalmente, davanti al cliente, mi si gelarono le vene. Non poteva essere. Non era possibile, che ci faceva lui qui?. Però, quegli occhi, tradivano ogni spiegazione.
Ghiaccio.
In quell'istante, sentii qualcosa rompersi, possibile che fosse il mio cuore? 
-Ma...Malfoy-   

















* Ringrazio tantissimo Giulia 





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