I
colori della
pioggia.
Shin, Shin, To.
Si stringe le
gambe al petto, nascosta nella parte più alta dell'edificio
della Gilda.
<< Basta, quando esco con te piove
sempre. Finiamola qui. >>
Shin, Shin, To.
Se pioveva, quel giorno,
era colpa sua.
Qualche nuvola carica di memorie era tornata ad
adombrarla.
-Ah, eccoti dov'eri.-
-G... Gray-Sama è qui?-
“Qui per ... Lluvia?"
-Vieni, gli altri stanno già
festeggiando.-
Anche con la pioggia?
Le tende la mano.
-Lluvia
… Lluvia ha fatto tornare la pioggia.-
L'afferra senza
però guardarlo negli occhi, in colpa.
-Capita, ma non
può piovere per sempre.- Le fa l'occhiolino e sorride
leggermente, incoraggiante.
Non aveva
saputo, fino a quel momento, che anche se la pioggia torna dopo arriva
comunque il sereno.
Stargli accanto aveva spazzato via il dolore della
solitudine che provava.
Lui le aveva fatto conoscere la
felicità del sentirsi parte di qualcosa, dell'avere degli
amici. Di sentire il sole sulla pelle e ridere, ridere con gli altri,
ridere con lui.
Voleva qualcosa di più, si dichiarava sempre
per poterlo avere accanto, per non far tornare la pioggia perenne
attorno a lei.
Per godere ogni attimo di quella felicità che
sentiva scoppiare dentro di sé.
Per esternare quelle
emozioni che erano state sempre coperte da nubi nere.
Per far conoscere
il calore che lui le faceva provare.
Ma la verità era che
lei era felice già così.
Spunta un raggio di sole, ma le
gocce continuano a cadere.
-Oh, ma guarda! E' una cosa che
non accade spesso-.
Sorride timida, contenta di vederlo sorridere.
Fino
a quel momento non sapeva che, certe volte, poteva piovere anche con il
sole.
Poteva stare accanto a colui che aveva fatto scomparire le nuvole
dentro di lei, in quel modo.
-Hai... hai mai visto l'arcobaleno?-
-Lluvia n-non ne ha mai avuto la possibilità,
perché pioveva sempre senza smettere mai realmente.-
Abbassa
il capo.
Lei non conosceva i colori vivaci dell'arcobaleno che
compariva dopo un temporale.
Qualche tempo di silenzio, ma non si gira
a cercarlo.
Guarda la pioggia cadere illuminata dalla luce.
Iniziano ad
esserci nuovi colori.
Spalanca gli occhi e si porta una mano alla bocca, sorpresa.
Cos'era quello?
Le
gocce di pioggia sono state cristallizzate – si accorge.
Mandano bagliori e riflessi tra loro.
Si volta leggermente.
-G-Gray-Sama! Cosa ... ?- Le aveva congelate, mandando un getto di gelo
abbastanza
vasto – e continuava, per non far sparire l'effetto.
E lei
era totalmente rapita da quei colori che si sprigionavano nell'aria.
Vivaci.
Colorati.
Stupendi.
E nati dalla pioggia che faceva compagnia
al sole.
-L'effetto è simile per quanto riguarda i colori,
ma l'arcobaleno naturale è decisamente meglio.-
Scuote la
testa, un delicato rossore che le si dipinge sul viso.
-Grazie,
Gray-Sama... - Gli prende una mano tra le sue, stringendola con
delicatezza e lasciandosi dietro l'agitazione.
Lo guarda dritto negli occhi, mettendolo in imbarazzo.
Sinceramente grata e felice.
-L...Luvia.-
La magia scompare.
- ... Per
aver fatto vedere a Lluvia i bei colori che può avere la
pioggia.-
Shin, Shin, To.
Che
rompiballe, che
sono. Maaa … *fa finta di niente* mi sono messa in testa di
scrivere qualcosa su gran parte dei personaggi/coppie di quest'opera.
Quindi, Gray, Lluvia, vi tocca anche a voi. ù.ù
Cavolate a parte, mi piace davvero tanto la donna della pioggia: ha dei
modi di fare davvero semplici e sinceri nel suo modo un po'
“bizzarro” di esporli, inoltre riesco a capirla un
po'. Quindi non potevo non dedicarle qualcosa – con un
pizzico del suo Gray-Sama. *-*
Non è niente di che, solo
riflessioni mischiate a delle azioni - volutamente
“troncate” nella parte descrittiva e
probabilmente un po' OOC di
Gray - nate mentre, tecnicamente, scrivevo due capitoli di
altre storie. ^^
Grazie di esservi fermati a leggere.
Dhi. :)
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