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di StillKidrauhlBelieber
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Mi svegliai ed erano le 6 del pomeriggio.
Andai a controllare il telefono, 6 messaggi e 3 chiamate perse.
«Oddio ha il mio telefono mica tengo un suo polmone in ostaggio!» sussurrai alzandomi dal letto.
Mi avvicinai alla porta quando il telefono squillò per l'ennesima volta.
«Ci tieni proprio a farmi rosicare prima di riportarmi il telefono vero?» dissi prendendo le chiavi ed uscendo dalla camera.
«Prima arrivo a capire di che pasta sei fatta, poi quando personalmente ti darò il tuo telefono capirai..» disse "James".
«Visto che la tua voce l'ho già sentita... Se magari mi viene in mente il tuo nome lo ammetti?» dissi sorridendo.
«Bro dobbiamo andare! Lou ci aspetta!» disse una voce interrompendo il nostro "discorso".
«Ma stai zitto deficiente! Sono al telefono!» esclamò lui.
«Da quando hai il suo telefono non fai altro che isolarti e fissare le sue foto! Quando hai intenzione di farla soffrire prima di dirle chi sei?» 
«Io ti picchio Ha..» e cadde la linea.
Dopo quella specie di "urlo" iniziai a farmi qualche idea, ma niente mi era chiaro, chiunque poteva avere quel telefono.
Mi fermai a ragionarci... -Mi chiamo Z... James...- pensai.. -Z... Z.... oddio chi ha il nome che inizia per Z....- "OH MADONNA! nononono nonono dai no, no è impossibile, non può essere lui" provavo a pensare.
Non mi convinceva più nessuna idea, ma il fatto che stava per dire Z... e poi subito dopo James, il fatto che dice che io lo ami, le cose sul telefono, LOU, Ha... HARRY... Se, magari.
accennai un no muovendo la testa quasi nervosamente, presi l'ascensore e arrivai al piano terra dell'albergo.
«signorina aspetti!» disse un uomo, alto, sulla quarantina... 
«Lei è?» domandai guardandolo in viso.
«Non è importante chi sono.... Questo è suo suppongo.... » disse porgendomi la custodia telefono.
Iniziai a guardarlo in silenzio, lo girai e sulla cover c'erano 5 puntini, alzai lo sguardo verso quell'uomo.
«Scusi ma mi dice che sta succedendo?» 
«Mi creda signorina, sarà più felice quando lo scoprirà da sola, ora vado...» disse allontanandosi. «Ah si, questi anche sono suoi.» disse dandomi una busta e un pass per gli studios dove registravano da 20 anni gli artisti più famosi del mondo musicale.
«Oddio...» sussurrai senza nemmeno ringraziare quell'uomo.
Aprì la busta e dentro c'era un biglietto.
"Lo so, stai pensando di trovarmi e di farmi passare un'allegra giornata in compagnia saw l'enigmista, mi dispiace, spero che "la collanina" che ti ha dato Carl sia di tuo gradimento, e spero ci sarai".
Dio, iniziavo a tremare, tutte le mie ipotesi forse erano giuste....
[Continua?..]




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