Omicron

di Pendragon of the Elves
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Return to the Cold

Era notte fonda. Le stelle brillavano alte nel cielo e degli eleganti cirri notturni incorniciavano la faccia bianca della luna che rispendeva nostalgica col suo pallore mortale: pareva un’inquietante presenza che spiava il mondo. O forse lo osservava preoccupato.
Molte cose erano successe negli ultimi giorni, cose orribili e spaventose. E toccava nuovamente a lui salvare il mondo. L guardava il cielo lasciandosi accarezzare dal freddo vento autunnale che soffiava leggero, facendo sussurrare le foglie e scuotendo le fronde. Una foglia morta gli danzò un istante dinnanzi agli occhi, sorretta dall’aria in precaria stasi, e poi continuò per la sua fluttuante strada.
L sospirò. La sua angoscia si condensò in una nuvoletta di vapore e volò via nel freddo della notte.
Aveva passato bei momenti negli ultimi giorni. E, ora che tornava al lavoro, come sempre, li ripercorreva nella mente. Per non dimenticare. Per non scordare. Poteva morire in qualsiasi momento e, solo quei piccoli, caldi, fuggevoli istanti erano tutta la sua vita: la sua vera vita. Il suo tempo scorreva inesorabile e lui non voleva dimenticare quando scorreva più velocemente, più piacevolmente. Lui non era soltanto il più grande detective del mondo.
Guardò Watari che lo aspettava al cancello con la portiera della macchina aperta: era tempo di andare. L volse ancora una volta il capo verso l’edificio e la luna osservò un sorriso triste e sincero fargli luccicare gli occhi. Una sola ci era riuscita a trovare, vedere e capire fuggevolmente la persona occultata dietro la lettera. Non Q, il grande hacker, non R, il grande matematico, non Niky, la grande psicologa, e neanche Mello e Near, i suoi brillanti successori. No, nessuno di loro: solo lei. Sperò con tutto il cuore che potesse guardare dentro se stessa come aveva fatto con lui e scorgere finalmente la verità che lui aveva visto racchiusa in lei. “Ricerca la forza dentro te stessa, Omicron”.



                                                                    


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Salve, sono di nuovo io e mi vedete ancora alle prese con una fanfiction su Death Note ma, questa volta, non sarà una One-shot: preparatevi ad una storia ben più lunga, il racconto di un personaggio che mi sta molto a cuore che, spero, imparerete anche voi a conoscere e ad amare. Per ora, non aggiungo altro. Spero di riuscire a pubblicare regolarmente i prossimi capitoli. Grazie a tutti quelli che decideranno di accompagnarmi in questa storia e nel cuoricino di una bimba timida che cerca il suo incerto sentiero in un cielo costellato di stelle troppo brillanti. Spero che vi piaccia e che restiate con lei fino alla fine.

Pendragon of the Elves

[non possiedo i diritti per Death Note e l'immagine]




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