Salve gente!!!
Questa piccola storia la dedico alla mia querida
(ZOMI), mentre leggevo le sue bellissime fic non so perché
mi è venuta in mente ^^ sarà in 2 capitoli ^^ il prossimo lo pubblicherò al mio
ritorno ^^ besos!!!
Hito no ushi
Ormai i 2 anni di
separazione erano passati e dopo la ricongiunzione di tutti i membri della
ciurma, la navigatrice e lo spadaccino non erano più riusciti a nascondere i loro
sentimenti, da quel momento passarono mesi, le avventure continuarono, la vita
per loro continuava normale fino a quando...Nami non scoprì di essere incinta
di 4 mesi! Questo lo sapevano solo lei e Chopper, quando il piccolo medico le
aveva detto cosa le stava accadendo in quel preciso momento mille emozioni
l’avevano colpita gioia, preoccupazione. Non sapeva cosa fare perché non sapeva
come avrebbe reagito Zoro, perché non sapeva come avrebbe fatto! Erano pirati!
Un bambino su una nave pirata non era una cosa buona! Chopper le aveva detto
che non ci sarebbero stati problemi, che tutti l’avrebbero aiutata ma
soprattutto che Zoro sarebbe stato contento! Da una parte Nami sapeva che
Chopper aveva ragione ma era meglio aspettare per dirlo a Zoro e agli altri,
infondo erano appena giunti su un’isola era meglio dirglielo quando avrebbero
ripreso il largo.
L’isola su cui
attraccarono non era abitata da persone, da quello che Robin aveva scoperto era
un’isola incontaminata solo vegetazione e animali, un’isola tranquilla
all’apparenza, ma grazie alle sue ricerche l’archeologa aveva scoperto che su
quell’isola si narrava una leggenda.
“...nel cuore nascosto a occhi oscuri,
protetta dal Hito no ushi e
dal labirinto...si nasconde la fonte della salvezza...solo a coloro che hanno
il cuore nobile la via sarà concessa...”
Queste erano le
parole della legenda che Robin aveva rivelato ai suoi Nakama, come sempre le
reazioni erano state diverse, gioia, euforia, paura, divertimento, indifferenza
e curiosità. Appena scesi dalla nave si divisero in coppie
Rufy e Robin
Franky, Usop e
Brook
Zoro e Sanji
Nami e Chopper
Zoro si stupì
della scelta fatta dalla ragazza ma aveva notato nei giorni precedenti uno
strano comportamento in lei, capogiri e vomiti, sia Chopper che Nami lo aveva
assicurato che non era nulla di preoccupante ma non ne era convinto, qualcosa
non gli tornava e ora la decisione della sua mocciosa di andare con Chopper lo
aveva fatto preoccupare ulteriormente, si era lamentato come sempre della
decisione di Nami ma ci aveva rimediato solo un suo energico pugno in testa
-NON ROMPRE! TU
ANDRAI CON SANJI! - e urlatogli contro si era poi diretta con Chopper dentro la
folta vegetazione.
Quando ormai
stavano tornando verso la nave furono sorpresi in una grande radura circondata
da alte pareti di roccia, vegetazione e catturati da dei pirati, i quali li
ammanettarono con manette fatte di algamatolite marina, così da annullare i
poteri dei frutti del diavolo, furono tutti catturati tranne Chopper e Nami che
ancora non erano tornati verso la nave.
-bene...bene bene...e così tu saresti cappello di paglia! Ahahah sei
solo un ragazzino! Ahahah che ridicolo!-
Un uomo sulla
quarantina dalla figura butterata alto meno di 1m e 50 lo guardava dal basso
verso l’alto deridendolo, spostò poi lo sguardo su gli altri membri della
ciurma, soffermandosi su Robin, le si avvicinò ghignando
-tu devi essere
Nico Robin...mmh- la guardò malizioso leccandosi le
sue luride e spaccate labbra -sei sprecata in una ciurma come questa! Se fossi
nella mia saprei come farti divertire- le disse alzandole il mento, Robin lo
guardò male, ma non mosse muscolo o parlò, l’algamatolite l’aveva indebolita
troppo, Rufy aveva cercato di muoversi ma non ci riuscito per colpa delle
manette, avrebbe voluto spaccare la faccia a quel porco
-maiale schifoso
non toccare Robin!- l’urlo era stato di Sanji che schifato dal gesto e dalla
volgarità espressa da quel lurido non aveva resistito, subito un sottoposto del
delinquente lo aveva atterrato al suolo, trattenendolo con la faccia a terra
-non rivolgerti al
capitano Jack in quel modo! Femminuccia! Lui è il grande capitano Jack detto Zugaikotsu! Famoso in tutti i mari per la sua fama omicida!
Tu non hai il diritto di rivolgerti a lui così!-
-è solo un grande
maniaco!- gli aveva ringhiato Sanji con la faccia ancora spiaccicata a terra
-aahaha lascialo stare Kotsu!
Non sanno con chi parlano! Meglio tornare alle cose importanti! Su parlate!
Perché siete venuti su quest’isola!? Forza!- gli disse in modo minaccioso
prendendo Rufy per la sua blusa rossa, in risposta ricevette solo una lunga
linguaccia del giovane, che lo fece innervosire
-tu moscerino!
Mela pagherai!- lasciò di colpo la presa
su Rufy estraendo dalla sua giacca una strana pistola, la puntò contro Rufy
-ora vedremo se
farai ancora lo spiritoso! Questa pistola è particolare...i suoi proiettili
sono imbottiti di algamatolite marina...appena entrano nel copro esplodono e
disperdono tutta l’algamatolite! Tu che hai ingerito in frutto del diavolo non
hai scampo! Ahahah-
Caricò il colpo e
i ragazzi tremarono, Rufy guardò per l’ultima volta verso Robin, vide i suoi
occhi pieni di paura e dolore...un enorme dolore, le regalò un ultimo sorriso e
si preparò allo sparo.
-Chopper posso
camminare! Su! fammi scendere!- la voce
squillante di Nami fermò l’uomo, che subito si girò verso la folta vegetazione
che gli stava alle spalle, tutti si voltarono verso di loro e i Nakama
guardarono felici e preoccupati i loro amici che ora dall’altra parte della
radura guardavano stupiti i loro compagni! A Zoro non sfuggì che Nami era in
groppa a Chopper e che la giovane ansimava! Che diavolo le succedeva! Questo lo
preoccupava! Chopper e Nami guardavano i loro compagni, ma cosa diavolo stava
succedendo? Subito Nami scese da Chopper e montò la sua fidata arma, e Chopper
le si affiancò cambiando aspetto, non sapevano bene cosa era successo ma! I
loro compagni erano legati e Rufy persino minacciato con la pistola quindi!
Loro non erano amici!
-liberate subito i
miei Nakama-
disse ostile Nami, Jack la guardò da capo a piede, notando i particolari
capelli e il tipo di arma ne dedusse che fosse Nami la gatta ladra, ne studiò
il corpo formoso e invitante coperto solo da una gonnella bianca e una canotta
verde, bella donna anche lei penso, si sarebbe potuto divertire con entrambe!
Piano mosse dei passi verso di lei mettendo le mani in alto e ridendo
-calma, calma
dolcezza...-
-non chiamarmi
dolcezza lurido bodrillone! Lascia i miei amici!-
ringhiò lei, la sua reazione fece ridere di gusto Jack, che comprendendo che
non l’avrebbe calmata fece cenno ai suoi
uomini di attaccarla
-ragazzi
occupatevene voi!-
-si capitano!-
risposero in coro i suoi sottoposti, che partirono subito all’attacco, in pochi
secondi accerchiarono Nami e Chopper, subito il dottore si posiziono davanti a
Nami, non stava bene, si era stancata troppo durante la perlustrazione e il
ventre le faceva male
-Nami ci penso io
tu riposati- lei lo guardò seria
-non ho intenzione
di rimanere con le mani in mano mentre tu combatti contro questi porci-
Chopper sapeva che
gli avrebbe detto cosi, la conosceva bene, non si sarebbe tirata indietro se di
mezzo c’erano i loro Nakama ma soprattutto Zoro
-va bene ma vedi
di non esagerare-
Lei gli sorrise
-tranquillo
Chopper-
Dopo quel piccolo
scambio di parole tra i due erano partiti all’attacco, sembrava andasse tutto
bene, Chopper abbatteva più nemici possibili così da non far stancare troppo
Nami, mentre lei li abbatteva con potentissimi fulmini non permettendo a
nessuno di avvicinarsi a lei, i loro Nakama guardavano tranquilli i loro
compagni combattere per loro sarebbe stato un gioco da ragazzi liberarsi di
quegli stupidi, ma qualcosa non gli tornava, Nami combatteva in maniera strana
e soprattutto Chopper non faceva altro che controllarla, no qualcosa non
andava.
Ormai mancavano
pochi avversarsi quando dal nulla spuntò un enorme animale, arrivò nella radura
e abbatté tutti, Nami e Chopper lo
guardarono, non era un animale normale! era un toro con fattezze umane! Chopper
appena lo mise a fuoco vide che assomigliava a Dorton! Quindi anche lui aveva
mangiato un frutto Zoo-Zoo ! forse era lui l’uomo toro l’Hito
no ushi?
L’animale abbatté
tutti i nemici e poi guardo verso Nami e Chopper senza pensarci due volte
carico e partì verso di loro, subito Chopper gli andò in contro cercando di
bloccarlo ma non aveva calcolato la forza di quell’essere che non ci mise
niente a incornarlo e lanciarlo contro una parete, tutti i Nakama urlarono,
-CHOPPERRRRRRRRRRR!!!!!!-
Nami urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, si mosse per andare da lui a
controllare come stava ma una fortissima fitta al ventre la colpì
costringendola a fermarsi di colpo e a portare la mani sul ventre, non aveva
mai sentito prima una fitta del genere! Non era normale, iniziò ad ansimare, le
faceva troppo male! Perché proprio ora si doveva sentire così? Zoro e gli altri
notaro il suo stato e si preoccuparono, che le stava accadendo? Non era
normale! la guardavano ansimare e stringere il ventre, che diavolo?! La
preoccupazione fu spazzata via dalla paura quando videro il toro caricare verso
di lei, Zoro sbianco e urlò
-NAMIIIIII!-
Nami alzò di
scatto la testa e vide l’animale correrle in contro, provò a muovere un passo
per spostarsi ma la fitta aumentava, così prese il suo fidato bastone e lanciò
contro il toro un fulmine, questo sembro fermarlo ma si sbagliava, dopo la
forte scossa l’animale si riprese subito e incenerì con lo sguardo la giovane,
non perse tempo e con un balzo le andò davanti, Nami lo guardò pietrificata!
non aveva più scampo! Lo vide caricare un pugno per colpirla al ventre, no! non
lo avrebbe permesso! Nel preciso istante che lui mosse il pugno verso di lei,
Nami si abbassò facendosi colpire in faccia, venendo scaraventata qualche metro
di distanza da lui, ora per terra con la testa sanguinante, il dolore che
provava al ventre era raddoppiato! Sentiva le urla dei suoi Nakama ovattati, la
voce infuriata del suo Zoro, non ci capiva molto, sicuramente aveva una commozione
celebrare, il pugno era stato micidiale! piano cercò di alzarsi dal suolo ma
ebbe un forte capogiro che la costrinse a ristendersi al suolo! Vedeva anche
offuscato, dannazione! Non ci voleva! Ad un tratto la luce del sole fu oscurata
da un’enorme ombra, alzò lo sguardo e intravide con difficoltà l’animale, tremò
inerme e strinse le mani sul ventre per cercare di proteggere il suo piccolo,
con voce tremante lo implorò
-ti prego...non
fare del male al mio piccolo...ti prego-
Lui la guardò
notava il modo convulsivo con cui stringeva le mani introno al ventre e si
ricordò del momento in cui l’aveva colpita, lui aveva puntato alla pancia ma
lei si era abbassata, non aveva capito il suo gesto ma forse ora lo capiva
“piccolo” si abbassò su di lei e la odorò sul ventre scendendo verso l’inguine,
notò grazie alla gonna che sull’interno coscia scendeva una copiosa scia di
sangue, quella scia voleva dire solo una cosa, stava avendo un aborto e questo
non doveva accadere! Quel bambino non c’entrava nulla! La guardò un ultima
volta in volto la vedeva guardarlo implorante con le lacrime agli occhi
-ti prego...- la
guardò tremava, ansimava e un velo di sudore le imperlava la fronte,stava
soffrendo e di quel passo oltre il bambino sarebbe morta anche lei, volse poi
lo sguardo dietro di se, da dove sentiva le urla delle altre persone che aveva
visto, li guardò uno ad uno, erano legati e urlavano disperati un nome,
sicuramente quello della giovane, i suoi occhi incrociarono l’occhio color
ebano di Zoro, quell’occhio lo guardava indemoniato, l’odio che percepiva da
lui era nulla in confronto di quello dei suoi compagni, forse era lui il suo
compagno, ma non era quello che ora doveva fare, ritornò a guardare la giovane
e non ci pensò due volte, la prese in braccio doveva salvare quel piccolo,
mosse un passo quando sentì chiaramente un colpo di pistola partire, senza
pesarci fece un balzo e arrivò in cima alla parete di roccia alla sua destra,
guardò verso il passo e vide quell’idiota di Jack puntargli la pistola ancora
fumante contro
-maledetto!! Torna
qui! Dimmi dov’è la fonte!!- lo guardò ancora pochi secondi poi corse via con
la ragazza tra le braccia, non doveva perdere tempo!
-fottuto stronzo!-
imprecò Jack -Kotsu! Lega quella specie di alce
insieme agli altri! Sbrigati!-
Kotsu fece come gli era stato detto e legò
Chopper ancora ferito con gli altri ammanettandolo, il piccolo medico tornato
ormai al suo dolce aspetto alzo dolorante il volto, si sentiva colpevole per
quello che era successo a Nami, aveva percepito chiaramente l’odore del sangue
di Nami e questo lo preoccupava! Doveva trovarla e curarla! Era suo compito
quello di controllare che non le succedesse nulla! Non era nelle condizioni
adatte! Una donna in stato interessante non doveva subire stress o traumi del
genere! Sapeva che non era buono sia per lei che per il bambino
-tu! Stupido
animale! Ora mi porterai dalla vostra amica!- il pirata fermò i pensieri di
Chopper che alzò lo sguardo verso di lui che gli puntava contro quella strana
pistola
-perche dovrebbe!
Maledetto!- urlò Franky innervosito, Jack rise e si abbassò su Chopper
-perché sono certo
che voglia controllare in che condizioni è la vostra compagna...ed essendo un
animale percepisce chiaramente l’odore sia del sangue che l’odore stesso della
vostra compagna, sono sicuro che quell’infame di Bitoku
la sta portando alla fonte è l’unico posto dove sarebbe al sicuro...certo non
capisco perché l’abbia portata via ma questo non m’importa! Io voglio la fonte!
E grazie alla vostra amica e a te stupido peluche ci arriverò! Quindi vedi di portami da lei!-
Chopper abbassò
gli occhi e sospirò, nono voleva condurre quel mostro alla fonte, se mai questa
fonte fosse esistita ma vedendo quell’essere forse non era proprio una leggenda
e sicuramente portarlo alla fonte non avrebbe portato nulla di buono! Ma doveva
andare da Nami! doveva vedere le sue condizioni, non era per niente tranquillo
-va bene, ti
faccio strada-
I ragazzi lo
guardarono straniti, che gli prendeva? non era normale il suo comportamento,
anche loro erano preoccupati per Nami ma l’avrebbero trovata dopo essersi
liberati di quegli stupidi pirati, perché li stava aiutando? No dovevano capire
cosa nascondeva Nami! ricevuta la risposta fece cenno a Kotsu
di far muovere i prigionieri, prese la lunga catena di algamatolite che univa
le manette e la tirò, facendoli alzare. Mentre camminavano Robin chiese a
Chopper
-dottore cosa sta
succedendo?- lui la guardò e abbassò lo sguardo
-non posso
dirvelo, l’ho promesso a Nami-
-meno fotto che
glielo hai promesso! Voglio sapere cosa sta succedendo a Nami! Chopper! Parla!
Non voglio sentire scuse! Lo abbiamo capito tutti che c’è qualcosa che non va!-
gli aveva detto con tensione Zoro, ormai era inutile che lui continuasse a
nascondere la cosa, lo avevano capito che qualcosa era successo, non era da lei
farsi colpire in quel modo! In faccia poi! L’aveva vista Zoro implorare
quell’essere, non era riuscito a capire bene cosa gli avesse detto ma aveva
visto il suo sguardo implorante, no! ora voleva capire cosa le stava accadendo
-marimo, calmati,
Chopper parla ora non puoi più tenerci nascosto nulla, la situazione non è
delle migliori- aveva detto Sanji con tono calmo e serio, Chopper lo aveva
guardato e aveva sospirato i ragazzi avevano ragione ma non voleva che lo
sapessero così, avrebbe voluto come Nami che lo sapessero in modo festoso,
allegro non così!
-non volevamo che
lo sapeste così...è una cosa delicata, intima...Nami voleva prima parlarne con
Zoro da soli ma...-
A quelle parole Robin
comprese! I capogiri, vomito, la stanchezza!, il modo in cui la sua sorellina
si teneva il ventre, come aveva preferito farsi colpire in faccia più tosto che
sul ventre! Non poteva sbagliarsi!
-Chopper quanti
mesi?- quell’unica domanda che Robin gli aveva posto gli fece capire che lei
aveva inteso, come lei anche Franky, Brook e Sanji aveva intuito grazie alla
domanda posta da Robin e ora guardavano con ansia la risposta del piccolo
dottore
-oggi sono 5 mesi-
disse amareggiato, i ragazzi spalancarono gli occhi, perché non glielo avevano
detto?
-perché non ce
l’avete detto- chiese Brook
-Nami voleva
dirvelo dopo la partenza da quest’isola, non doveva succedere tutto questo,
scusatemi ragazzi, sopratutto tu Zoro-
Zoro lo guardava,
non ci aveva capito molto di quello che stavano dicendo, Nami voleva parlarne
prima con lui? 5 mesi? Pensò ai giorni precedenti, vomito, stanchezza,
capogiri...mmmh dove aveva già sentito di queste cose...mmmh ci pensò...cazzo!
ma che significava! Stava perdendo la calma! Perché non parlavano chiaro!
-parlate chiaro!
Non ci ho capito nulla!-
-idiota! La mia
dolce crostatina è incinta! Di un idiota come te poi! Che disgrazia!- gli aveva
urlato esasperato Sanji, possibile che fosse così idiota! Zoro non proferì
parola, era rimasto come in trans, sembrava non respirasse!
-Zoro, tutto
bene?- gli chiese preoccupato Chopper
-Nami...incinta...bambino...mio...-
Zoro non faceva altro che pronunciare quelle parole, sembrava un disco rotto,
Usop lo guardò
-ragazzi è andato,
il poco cervello che aveva celo siamo giocati-
A quella frase
Zoro si riprese e guardò storto Usop
-taci nasone!-
tornò a guardare Chopper, vedeva lo sguardo colpevole del suo amico e sospirò,
ora capiva i loro comportamenti, perché Nami aveva scelto di andare con
Chopper, i suoi gesti durante il combattimento, ora capiva tutto e ora...la
paura, preoccupazione, rabbia, dolore lo colpirono in pieno! Voleva correre da
lei e assicurarsi che lei e il piccolo stessero bene! Doveva essere li con lei!
-Chopper
sbrighiamoci-
La piccola alce
vide lo sguardo acceso del suo amico e facendogli un cenno con il capo aumentò
il più possibile l’andatura, anche se le ferite e l’algamatolite non lo
aiutavano per nulla.