Mille sono le albe che ho varcato
seguendo i tuoi piccoli passi,
ma in quest’alba non trovo che silenzio:
sono sola sul prato.
Come fior di tarassaco spezzato
dormi tra i vizzi doni nella tana
profonda, che non posso già varcare.
D’erba è il tuo manto, l’unghia è nera spina,
di rugiada son gli occhi, e di mio pianto.
Celi nel ventre germogliar di fiori,
tra le orecchie promessa di giardino;
in ogni stelo ti ricordo, in ogni
alba: mai più se non silenzio,
varcando tutti i giorni ormai perduti. |