Amore proibito

di Wild Rose
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Incontro

Iniziò tutto per gioco, per caso e affinità.

Tu eri il più pericoloso, il più lontano, irraggiungibile ed inarrivabile, colui che mai e poi mai avrei dovuto guardare, non ci saremmo dovuti nemmeno avvicinare.

Mi guardasti, mi cercasti. Sentimmo il suono reciproco dei nostri esseri intrecciarsi inesorabilmente in musica armoniosa di parole e risate.

Qualcosa scattò immediatamente. L’anima prese a bruciare, il bisogno iniziò a crescere e debordare; era irrefrenabile, assolutamente inarrestabile.

La mia onda fu la prima a devastarti il cuore, la carne e la mente, a travolgerti e confonderti come la marea improvvisa e implacabile, che affoga la ragione nei bisogni dell‘inconscio e dell‘istinto più vero e fiero.

Non potevi allontanarti più.

Non potevamo vivere lontani, mancava l’aria azzurra, l’acqua fresca.

Io sentivo, io sapevo, ma non capivo ancora, non potevo.

E mi guardavi, con gli occhi pieni di voglia misteriosa e quel senso di impossibile che ci allontanava.

Tu sapevi tutto, volevi tutto, sognavi e pretendevi.

Subito. Senza capire, solo mentire.

Eri legato, non potevo impossessarmi di te, né tu di me.

Eri l‘imperatore di un regno inattaccabile. E io candidamente fedele, regina restia nella mia notte oscura.

Corpi ed anime inappagati di un amore proibito.





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