Life is too long and too short to live without a woman.

di ScandalousLaRabiosa
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Dende osservava immobile come là, sotto di lui, si svolgeva la vita degli uomini, degli esseri che ora erano i suoi adoranti.

Fare il dio, non era proprio una passeggiata, eppure l'osservare la vita della gente lo rendeva infinitamente rilassato.

Ecco lì: la bimba bionda che esce dall'asilo e va incontro alla madre tutta contenta, il vecchio signore che si siede al parco tutte le mattine e inizia a dare da mangiare ai piccioni...

Una grande pace lo avvolgeva.

Decise di cambiare un po', di guardare altra gente.

Poi eccola, la nascita di un sacco di problemi: in mezzo al centro di Satan City, fra tutte quelle persone che andavano, la sua testa riccia risaltava tra tutte quelle giacche e cravatte.

Camminava a passo svelto, evidentemente in ritardo per qualcosa.

Non la osservava spesso, perchè sapeva che a Piccolo non piaceva che lo facesse, anche se ormai erano passati diciotto... no, vent'anni da allora, non lo sopportava ancora.

Però ogni tanto lo faceva. E facendolo aveva scoperto cose interessanti. Una in particolare, più rilevante delle altre. Però a lui non l'aveva detto. Chissà se lui sapeva?

No, era impossibile. Era passato troppo tempo e se avesse saputo sarebbe tornato almeno una volta da lei.

Forse doveva dirglielo. O forse no.

Poi eccolo: il rumore dei suoi passi che si allontanava, lieve e lento.

-Vai da qualche parte, Piccolo?- gli chiese senza voltarsi.

Per un attimo rimase zitto alle sue spalle, poi lo sent' sospirare:- Vado a trovarla.

Dende fu sorpreso e contento di quella notizia. Finalmente si era deciso.

-Il mio consiglio te l'ho dato, Piccolo. Non sei obbligato ad andare.- Dende voleva che lui andasse, così avrebbe scoperto la verità anche da solo, senza che lui gli rivelasse niente.

-No, è giusto che vada.- detto ciò, sentì Junior librarsi in aria e andare giù sulla Terra.

Meno male, aveva capito da solo.

Chissà se Piccolo lo sa? Si chiese sospirando Dende.

 

Piccolo atterrò ai piedi dell'obelisco di Balzar, sull'erba morbida.

Sospirò impercettibilmente: anche quella volta era atterrato lì. Non avrebbe mai pensato che quella volta avrebbe cambiato la sua vita.

Però dubitava che l'avrebbe rincontrata. Erano passati troppi anni. Troppi...

Con che faccia si sarebbe ripresentato a lei? Vent'anni non erano uno scherzo e lui aveva accettato perchè Dende aveva sempre insistito e perchè doveva rivederla, o almeno spiegargli il perchè della sua scomparsa. Ma qual'era la ragione? Non lo sapeva neanche lui.

Lui le era molto affezzionata, allora perchè l'aveva abbandonata così? Tirò un sospiro, assolutamente non degno di lui.

Non poteva tirarsi indietro, Dende lo avrebbe visto.

Chiuse gli occhi e inspirò: il suo odore di miele non aveva ancora abbandonato le sue narici.

Non l'aveva ancora abbandonata. Si, in fondo voleva vederla ancora una volta. Doveva.

Si liberò nell'aria, diretto verso l'ex Città dell'Ovest. Riusciva ancora a distinguere la sua aura, nonostante fosse passato così tanto tempo, riusciva ancora a ricordare tutto di lei.

Compreso il primo incontro. 





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