Drops of Memory

di Phai___
(/viewuser.php?uid=94520)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Drops of Memory

 

Yesterday I died, tomorrow's bleeding...

E' passato un giorno da quando Jude lo ha lascito, da quando ha lasciato la sua vita, il mondo, tutto.

'Solo' un giorno da quando è in quel posto sconosciuto – e Robert non sa neanche se esista un posto da dove lui possa guardarlo ora -, un giorno da quando le lacrime, che pochi hanno avuto la possibilità di vedere, gli rigano le guance un milione di vole – forse più -, senza freno.

Lo chiama durante la notte con la stupida speranza che Jude possa sentirlo, si rigira nel letto quando nella sua mente appaiono quelle immagini, ricordi di quel giorno, che indelebili rimangono impresse nella sua mente, urla nel letto svegliandosi di colpo. Tormentato dagli incubi, Robert piange nel sonno, piange durante il giorno e ogni volta che un oggetto in quella casa suscita ricordi di loro.

E Rob ogni mattina si sveglia con la speranza che quello che ha appena sognato sia un altro dei suoi incubi, che appena si risveglierà, potrà vederlo, accoccolato contro di lui, il suo Judesie; potrà posargli un bacio sulla fronte per poi abbracciarlo stretto come, ricorda, faceva usualmente. Invece, quando si sveglia, la casa è buia, malinconica e vuota come la piazza del letto che condividevano.

E piange, singhiozza rannicchiato nelle coperte , cercando di mandar via il gelo che lo circonda e che gli attanaglia il cuore e la mente, affondando il viso nel cuscino di Jude, respirando il suo profumo, che tanto ama, e versando altre dolorose lacrime su di esso.

Robert piange, non riuscendo a impedire che le lacrime scendano. Piange guardando le foto che riempiono i tanti album sistemati ordinatamente nella loro libreria; piange pensando che, quelle foto, sono tutto ciò che gli rimane del suo compagno. E Rob sa che è stupido aggrapparsi a quelle foto, che quest'ultime non sono niente se lui non c'è, ma non riesce a non guardarle. Ogni giorno prende quegli album e li sfoglia, inumidendoli di lacrime, pensando che non potrà più averlo accanto.

Pensa, mentre le guarda, a quando risulti vuoto il futuro, il domani, senza di lui. Pensa a quanto, durante quel domani, gli mancheranno – e quando anche adesso gli manchino – i suoi occhi azzurri, con le loro sfumature in cui Robert amava perdersi ogni volta che li guardava, il profumo assuefante di Jude, il suo sapore... Sapeva che la sua peluria, e l'importanza che lui dava a essa – e che molte volte lo faceva ridere di gusto -, sarebbe stata una delle cose che più gli sarebbero mancate.

Così come le sue labbra morbide, da baciare, dolci... buone e ormai impossibili da anche solo sfiorare.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1040729