IL
SOGNO PROIBITO
Ad
Evangeline e a Giorgia, che hanno contribuito con la realizzazione di
questa One-Shot. E perché mi sostengono sempre; le mie
amiche fedeli!
Voi non potete sapere.
Non potete immaginare.
Nessuno può pensare come ci si sente quando si
è in questo stato.
Ed io, sono rimasta troppo a lungo nei miei pensieri innocui per poter
parlare di come ero.
Quindi lo voglio fare ora. Con questa semplicissima lettera indirizzata
a voi, e con questi caratteri così strambi.
Cari amici, io ero una ragazza molto solare, amavo la vita
più di qualsiasi altra cosa al mondo, amavo molto i fiori, e
amavo la mia città. Winnipeg a nord del Canada. Le vaste
praterie di Winnipeg sono le più famose, e forse anche le
più belle.
Sono sempre stata un pò solitaria, non amavo stare
con le persone, sopratutto le persone che si vantavano di com'erano.
Amavo solamente la natura, perché con lei potevo
parlarci tranquillamente a differenza delle altre persone.
Perché io ero muta. Muta dalla nascita.
Molti a scuola mi prendevano in giro, e per questo fatto non ho mai
avuto un'amica o un fidanzatino, perché nessuno riusciva a
comunicare con me.
Per le persone la lingua dei muti è difficile da
comprendere, e quindi anche se avessero voluto, non sarebbero mai
riusciti a interagire con me.
Ho sofferto molto, certe volte in classe tutti parlavano allegramente,
mentre io desideravo parlare, esprimermi, ridere, come loro.
Ma tutto me lo impediva.
Un giorno di fine luglio però, le cose cambiarono.
Quel pomeriggio avevo acceso la tv, perché fuori pioveva a
dirotto e quindi mi stavo annoiando.
Andai per sbaglio su un canale musicale, dico 'per sbaglio'
perché non ho mai ascoltato musica. Preferivo il silenzio.
Anche se, avevo sviluppato un ottimo senso dei rumori e dei suoni,
visto che uno dei cinque sensi non c'era mai stato.
Sullo schermo piatto della tv, intravidi cinque ragazzi.
Stavano cantando in riva al mare, dai visi sembravano simpatici, e le
loro voci erano angeliche.
Pensai subito a quanto erano fortunati quei cinque ragazzi, almeno loro
sentivano la loro voce, sapevano parlare, e ovviamente cantare.
Spensi poco dopo la tv, perché mi rimpiangevo da sola.
Non amavo i cantanti, loro non sanno cosa si prova a non avere la voce
e non riuscir a parlare.
Non amavo i cantanti e le canzoni, ma quella volta fù molto
diversa, col passare dei giorni le melodie di quei cinque ragazzi si
sentivano per radio, nei centri commerciali, e persino nelle librerie.
Stavano diventando popolari, ed io ogni giorno che passava, avevo una
sorta di ammirazione nei loro confronti.
Ad Agosto, per il mio compleanno, mia madre mi regalò un cd.
Il primo cd che ricevetti da lei.
Lo scartai molto velocemente, e ci ritrovai sopra le facce di quei
cinque ragazzi.
Scoprii che quello coi ricci si chiamava Harry, quello coi tatuaggi
Zayn, il biondo Niall, mentre quello con gli occhi azzurri
intenso Louis, e infine quello pettinato alla Justin Bieber si chiamava
Liam.
Sarebbe stato impossibile ricordarsi tutti quei nomi, e i cognomi ma
feci uno sforzo enorme, mi ricordai che il biondo si chiamava Niall,
che da parte mia era un gran passo.
Il tempo passò alla svelta e quei cinque ragazzi continuai a
seguirli, guardai i loro video, li seguii su twitter, cercai in tutti i
modi di farmi notare.
Ma Winnipeg per loro era troppo lontana, non era nei loro programmi.
Ci restai un pò male, anche se non avevo la più
pallida idea di quello che sarebbe accaduto dopo.
Era fine Dicembre, il 2014 era alle porte, ed io ovviamente ero la
solita, mi ero dimenticata di compreare i regali di Natale.
Quel giorno, la neve fresca si era già adagiata sui tetti
delle case, e sopratutto sulle strade, ma decisi comunque di andare a
fare le ultime compere, prima della viglilia.
Salii sulla mia Audi, e percorsi la statale fin quando arrivai davanti
al semaforo.
Dopo averlo superato, acellerai un pò e sentii urtare
qualcosa.
Non vidi più niente, sentii solo un gran dolore alla testa e
alla schiena, nient'altro.
Da quel giorno, 24 Dicembre 2013, io non mi risvegliai più.
Stetti in coma per circa tre anni, poi i miei famigliari decisero di
finirla, e di lasciarmi morire. Mettendo fine ad ogni sofferenza.
Molta gente ha sofferto inutilmente per me.
Tutta quella gente che mi aveva sempre ignorato a scuola, quel giorno
pianse, in ospedale mi vennero a trovare tutti, anche i più
'fighetti' e le 'oche' della scuola, semrbavano tutti così
amichevoli e amareggiati, ma era tutta arte quella. Erano tutti
bravissimi a recitare, erano molto credibili, ma nessuno di loro era
veramente dispiaciuto per me.
Ecco qua, questa è la mia storia, cari One Direction. La
storia di Dijon McDov, ero solo una teneeger muta che amava i One
Direction.
La mia vita è stata infelice, dalla nascita. E l'unica cosa
bella, siate stati voi: Liam, Louis, Harry, Niall e Zayn! Solo voi.
Sembra impossibile, lo so, ma la mia non era un'ossessione, era solo
un'amore platonico verso cinque ragazzi che non sapevano neppure della
mia esistenza, sì perché forse la mia esistenza
c'è stata per troppo poco tempo, o forse non c'è
mai stata!
Continuerò a sorvegliarvi One Direction, sarò con
voi in tutti i vostri concerti, in ogni radio, in ogni hotel, in ogni
città e in ogni posto che andrete.
Ma voi non mi vedrete.
Perché sarò invisibile, vi ascolterò
senza farmi vedere.
Voglio assaporare tutti gli attimi che non ho potuto godere, in Santa
pace.
Voglio vedere ancora una volta i vostri splendidi sorrisi sorridere, le
vostre lacrime scendere, le vostre cavolate uniche, le vostre idee
pazze. . .
Tutto però in rigoroso silenzio.
Veglierò su di voi, e vi dirò se state
commettendo errori. Vi guarderò sempre, come un angelo.
E, fatemi un favore, quando leggerete questa lettera, non versate
lacrime inuti per me.. perché nessuno si è mai
disperato per me e non credo sia il momento di farlo ora.
Nel piccolo percorso della mia breve vita, ho sognato di incontrarvi.
Ogni giorno che passava mi dicevo: ''
Sù Dijon, prima o poi li incontrerai ''
Ma questo non è avvenuto, perché forse il mio era
solo un sogno. Un sogno proibito, e si sà che le cose se vengono proibite ci
sarà sempre più tentazione nel violare la regola.
Sarò sempre con voi. Dappertutto.
Vostra: Dijon McDov ...
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