Amami per quello che sono.

di _FreeDreams
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Amami per quello che sono.

Prologo





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Non mi sono mai innamorata veramente, ho avuto qualche ragazzo, ma niente di serio. Non avrei mai pensato di innamorarmi sul serio, sopratutto di uno come lui, ma l'uomo è ingenuo e l'amore l'ho prende alla sprovvista. Tutto comincia con una litigata e finisce che vanno a letto insieme. Lui è stronzo dalla testa ai piedi, bello da morire, aveva tutte le ragazze ai suoi piedi, a parte me. Io non lo sopportavo, anzi non mi interessava nemmeno sapere chi era. Ma una fottuta lite in mensa cambiò la mia vita radicalmente. Come è possibile amare una persona ma odiarla allo stesso tempo, ma qualcuno una volta disse: "
Non si può odiare senza amare."  'Fanculo a chi ha inventato l'amore. Secondo me non aveva un cazzo da fare. Infatti il mio primo amore cominciò proprio così:

Mattina piovosa a Milano, primo giorno di scuola. Mia madre come suo solito viene a svegliarmi con un ora prima di dover partire, sa quanto mi ci vuole per prepararmi, ma sopratutto per svegliarmi.
"Giulia tesoro, svegliati sono le sette." di sussurra lei per poi aprire le tende per far entrare la luce.
"Ancora 5 minuti mamma..." dico io con aria assonnata.
"A che ora sei andata a dormire?" mi chiede lei conoscendo precisamente a che ora sono andata a dormire.
"Tardi. Sono stata quasi tutta la notte ad ascoltare e dare consigli ad Anna. Il suo ragazzo l'ha lasciata, anzi l'ha tradita e poi lasciata." dico io riferendomi alla mia migliore amica. Anna mi è sempre stata accanto in ogni situazione. Quel bastardo che l'ha lasciata non sa cosa si è perso.
"Significa ca non l'amava veramente." dice mia madre sedendosi sul letto.
"Mamma...al giorno d'oggi non sono tutti come te e papà. La maggior parte dei maschi sono dei brutti bastardi che sanno solo tradire e ferire. Certo, le troie non ci aiutano di certo."
"Sta attenta al vocabolario. Una vera signorina deve essere rispettosa e non usare tutte queste parole volgari."
"Va bene ma'." Mia madre si alza e va a preparare la colazione mentre decido anche io finalmente ad alzarmi dal mio letto per vestirmi. Dato che fa freddo ho deciso di mettermi addosso un paio di jeans e una felpa blu di Superman. Un'pò da maschiaccio, ma è così che sono in fondo. Un metto un filo di eyliner, un'pò di mascara e del burro cacao. Infine mi prendo le mie adorate Nike e vado giù in cucina per fare colazione. Mia madre mi ha preparato le creps alla nutella.
"Mamma che ore sono?" 
"Sono le 7:50." dice lei come se niente fosse.
"Cavolo, sono in ritardo, l'autobus parte tra 10 minuti. Ciao mamma vi vediamo più tardi." dico io prendendo lo zaino e uscendo di casa. Sento mia madre borbottare qualcosa sul mio linguaggio e mi augura buna fortuna. Infatti nella mia scuola mi serve tanta, anzi, tantissima fortuna. Ci sono tante di quelle troie false e di quei stronzi che è impossibile scappare da scuola senza litigarci.
Fortunatamente arrivo in tempo, l'autobus è in ritardo. Alla stazione però vedo una persona che non avrei mai voluto vedere, ovvero Lorenzo Toscani, non è in classe con me, appartiene alla sezione D, mentre io appartengo alla sezione C. è uno dei ragazzi più puttanieri e più stronzi di tutta la scuola, che diavolo ci fa qui?! Non ho mai litigato con lui, ma questo non significa che non mi stia sul cazzo, è uno di quei figli di papà che non sanno cosa sia quella "vita vera".
Infine l'autobus arriva ed io mi siedo negli ultimi posti. Perchè ho l'impressione di essere osservata, ma sopratutto, perchè ho l'impressione di essere osservata da Toscani? No, non può essere. Sarà una mia impressione. Dopo circa 15 minuti arriviamo a scuola. Vedo Anna seduta su una panchina che mi saluta. La raggiungo e mi siedo accanto a lei.
"Perchè Toscani ti guardava." chiede lei curiosa.
"Pensavo fosse una mia impressione...hm...bho...non lo so. Magari non mi ha mai visto fino adesso." dico io non sapendo cosa rispondere.
"Sì...come no." 
"Stai meglio?" gli chiedo io prendendola in braccio.
"Sì, grazie a te. Mi hai fatto capire che quello stronzo non mi amava, voleva solo portarmi a letto e quando io l'ho rifiutato mi ha lasciato. Vabbe...non importa."
"Sono contenta che l'hai capito e non sei rimasta con lui." Improvvisamente suona la campanella ed io e Anna ci salutiamo e ci separiamo, perchè lei sta nella stessa sezione di Toscani. 
Arrivata in classe mi metto a sedere nell'ultimo banco, quando il professore entra in classe insieme a Marconi,Toscani e Anna, che quest'ultima ha un aria sorridente. Marconi Gabriele è il migliore amico di Tascani, ma non ho mai capito come fanno ad essere amici. Lele è l'esatto contrario di Toscani, è simpatico.
"Ragazzi, quest anno abbiamo fatto cambio con la sezione D, dato che l'anno scorso qualcuno, non faccio nomi ha litigato di brutto con la Marika Cassiani e Jessica Morati." improvvisamente mi sfugge un sorriso, perchè ero stata proprio io a litigare con quelle due oche. Avevano commentato riguardo a me e Anna dicendo che eravamo delle troie, ma le uniche due troie erano loro. 
"Quindi ho deciso di prendere dalla sezione D, Gabriele Marconi e Lorenzo Toscani ed anche Anna Mancini, perchè anche lei aveva divergenze con le due ragazze. Accomodatevi dove volete ragazzi." continua il professore per poi sedersi alla cattedra. Anna viene vicino a me, mentre quei due si sono messi nel banco davanti a noi. Il professore comincia la sua lezione mentre io guardo fuori dalla finestra e sogno ad occhi aperti.
"Gerace, mi vuole ridire per favore quello che ho appena spiegato." mi chiede il professore improvvisamente. Cazzo, questa non ci voleva.
"A dire il vero io non ha capito molto bene professore." dico io con una faccia da cagnolino innocente.
"E perchè non ha alzato la mano per chiedere un ulteriore spiegazione?" chiede lui guardandomi seriamente.
"Stavo per farlo." 
"Per favore presti attenzione alla mia lezione, se non vuole per anche uscire." dice il professore con aria severa, ma che gli è successo, si è stancato di essere preso in giro dai suoi alunni? Era ora, ma almeno se la prendesse con chi merita.
Seguo la lezione questa volta ma improvvisamente suona la campanella e arriva la professoressa di Letteratura, infatti con lei non facciamo niente ci dice che ha un emergenza a casa e deve andare via, ma ci lascia qualche pagina da leggere. Sfoglio le pagine assegnate, ma non ho proprio voglia di leggerle, quindi mi perdo in chiacchiere con Anna, quando improvvisamente:
"Gerace grazie è!" mi dice Toscani e questo che diavolo vuole.
"Con piacere Toscani, ma posso sapere il motivo del ringraziamento?" dico io acida come mio solito.
"Per colpa tua mi ritrovo in questa classe." dice lui leggermente arrabbiato.
"Ah...ma non devi ringraziare a me. Dovresti ringraziare alle tue due troiette e alla loro cara bocca che non sa tacere, per colpa loro sei qui." dico io sorridendo. Infatti quelle due sono andate a letto con tutti i maschi della scuola, incluso Toscani.
"Hmm...l'unica che non sa tenere la bocca chiusa qui sei tu. Dovresti usarla in modo più produttivo." dice lui divertito. 
"Ha ha ha...hai finito di farmi ridere?" 
"Come siamo acidi questa mattina. Che c'è? Il tuo ragazzo non ti a fatto godere abbastanza o cosa? Ah...scusa, mi sono scordato che non hai il ragazzo." bruttostronzocoglione che non sei altro!
" 'Fanculo e non rompere il cazzo!" grazie al cielo suona la campanella per andare a pranzo, infatti due ore non abbiamo fatto niente. Andiamo tutti in mensa. Io e Anna ci sediamo ad un tavolo vuoto, il nostro tavolo. Infatti dal primo superiore stiamo sempre allo stesso tavolo.
"Sai che Toscani fa 18 anni la prossima settimana?" mi chiede Anna.
"E quindi?" 
"E quindi pensavo lo sapessi che ha invitato tutta la classe."
"No, a me non mi ha invitata. Meglio così, non devo sprecare altre ore della mia vita a litigare con delle persone inutili che rendono la razza umana ancora più stupida di quanto non lo è già." dico io facendomi una risatina con Anna. Però all'improvviso arrivano arrivano la Cassiani e la Morati.
"Gerace ho sentito io bene o tu oggi hai detto che siano delle troie?" mi chiede quella bionda ossigenata della Cassiani. Mi alzo in piedi e la guardo in faccia.
"Credevo di aver già chiarito l'anno scorso questo problema. Vuoi che te l'ho ripeta ancora, saranno passati alcuni mesi, ma la mia opinione non è cambiata affatto, per me tu e la tua amichetta non siete altro che due ragazzini viziate che la danno a tutti."  finito il mio discorsino, mi giro con l'intenzione di andarmene, quando improvvisamente qualcuno mi butta dell'acqua addosso. Questo qualcuno è quel coglione di Toscani. Riprendo calma e sto per andarmene per provocare un'altra rissa. 
"Che c'è Gerace? Fai vincere la Cassiani? Ah quindi è vero ciò che dice? Che sei una troia?" R.I.P. calma. Vaffanculo, io a quello lo ammazzo. Prendo il mio gelato e glie l'ho getto addosso. Improvvisamente tutti cominciano a buttare il cibo in aria e comincia così un altra rissa, però il karma fa che proprio in quel momento entra in mensa il preside.
"Gerace, Toscani. Nel mio ufficio. ORA!" Cazzo sono fottuta.



_FreeDreams.

Ciao a tutti. Allora come vi sembra come inizio? è la mia prima fanfic e spero veramente che vi piaccia. Io per adesso non ho altro da aggiungere, ma spero che vi ho incuriosito un'pò con questo inizio.
Baci!




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